La NASA tenta la via della semplicità per tornare ad esplorare. Lo fa… gonfiando non i muscoli ma i moduli di questo nuovo progetto di veicolo.
Si chiama NAUTILUS-X e, rinverdendo i fasti della mania per gli acronimi degli americani, significa Non-Atmospheric Universal Transport Intended for Lengthy United States eXploration. Quindi stiamo parlando di un veicolo riutilizzabile per le missioni di esplorazione. Può ospitare a bordo 6 persone e sembra destinato entro il 2020 ad iniziare i suoi viaggi, così almeno è stato spiegato in un incontro presso il Future In Space Operations della NASA.
Il veicolo sarebbe assemblato da strutture espandibili come i moduli gonfiabili proposti dalla Bigelow Aerospace. Conterrà inoltre un anello che simulerà una porzione della gravità terrestre ruotando attorno all’asse, come si vede nella stazione spaziale di “2001, Odissea Nello Spazio”, e sistemi per ovviare al bombardamento di radiazioni che subirebbero i componenti delle missioni. Oltre a questo, ci sarà la possibilità di aggiungere moduli specifici richiesti nelle varie missioni.
3 risposte a “Nuovo design per l’esplorazione spaziale”
Eh, in effetti, nel vuoto gonfiare qualcosa non e` difficile. Ma come se la cavano con tutti i problemi tipo schermi per i micrometeoriti e cose simili?
Immagino saranno installati a protezione una volta installati. Purtroppo ho provato a cercare nei vari articoli ma non mi sembra di aver letto qualcosa sull’argomento.
Su questo argomento vi consiglio la pagina della Wikipedia dedicata al Transhab: http://en.wikipedia.org/wiki/TransHab
C’è qualche informazione riguardo l’involucro multistrato: non è molto, ma meglio di niente.