Io trovo incredibile che tutti pensino che la soluzione di ogni problema informatico sia “il cloud” (riferendosi in realta` al SaaS, ovvero Software as a Service).
Certo, e` comodo pagare un canone annuo per collegarsi ad un server remoto gestito da altri dove gira il software che altrimenti avresti dovuto comperare, installare, aggiornare, backuppare, eccetera.
Ma vi siete mai chiesti se il server remoto e` affidabile? Ovviamente il venditore vi avra` detto che il server e` in realta` un sistema ridondante su macchine multiple dislocate in diversi luoghi, con sincronia realtime dei dati, backup storici, UPS, condizionamento, gigabit di banda su piu` connessioni indipendenti, guardie armate alla porta, eccetera.
La realta` invece e` che il software e` installato su 3 HP ML110 con un RAID1 ognuno su dischi SATA di classe desktop, e un semplice backup con backuppc. Nessuna ridondanza (ogni server gestisce N clienti, ma non c’e` ridondanza), l’ UPS e` rotto da 4 mesi, e spesso ci sono gravi sbalzi di tensione di rete a causa della locazione (una zona industriale). La connessione internet e` una singola fibra a 10 megabit senza ridondanza alcuna. I server si trovano in una stanzina condizionata (almeno quello) che pero` e` usata anche come ripostiglio, quindi e` piena di scatoloni e ci sono persone che vanno e vengono continuamente scavalcando le prese elettriche e i cavi di rete.
Quando vi propongono di “mettere tutto nel cloud”, riflettete su quello che vi ho appena detto.
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