Sono perplesso. Mi chiedo se sia io che non sono normale, o se lo sia il resto del mondo. Prendiamo la parola “internet” (nelle varie accezioni di “lo cerco su internet” o “accesso a internet” o “un po’ di cazzeggio su internet”) e vediamo che significato hanno queste frasi nella mente delle persone.
Se mi dite “Internet” io penso alla struttura di reti, server, router, eccetera che la compone, e penso alla miriade di informazioni, e alle possibilita` di lavorare, giocare, chattare, leggere, condividere idee, software, informazioni di ogni tipo, in ogni possibile formato, con ogni possibile protocollo. L’utente medio pensa “explorer” oppure pensa al “portale” che ha impostato come homepage (o meglio alla pagina iniziale che l’ultima delle 20 toolbar che ha installato gli ha impostato), a facebook e youtube.
Se mi dite “in questo hotel c’e` un accesso a internet” io penso a quel servizio che mi permette di avere almeno un ip pubblico (anche dinamico) e che mi consente di usare qualsiasi protocollo, qualsiasi porta, qualsiasi servizio (tcp, udp, icmp, gre, ecc). Il fornitore dell’accesso spesso pensa “la porta 80 dietro un proxy basta e avanza”. L’utente medio pensa “posso vedere facebook e youtube”.
Se mi dite “con questo cellulare puoi andare su internet” io mi aspetto come minimo di poter avere un browser e un client di email completi. L’utente medio pensa “posso vedere facebook e youtube”.
Se mi dite “cazzeggio su internet” io penso a minimo una trentina di siti di roba che seguo spesso, piu` infinite cose da cercare, scoprire, leggere. L’utente medio pensa “facebook e youtube”
Dieci anni fa “internet” era davvero “internet”, cinque anni fa era “i siti web e la (web)mail” , oggi e` “facebook e youtube”.
Credo che abbiamo un problema. Grave.
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