Se c’e` un paradigma sbagliato nel mondo della tecnologia, questo e` “meno pulsanti = piu` facile”.
Televisori, radio, media player, e anche dispositivi decisamente meno “consumer” come i caricabatterie da modellismo o le radio da radioamatori, hanno tutti una tragica mancanza di pulsanti. Spesso basterebbero uno o due pulsanti in piu` per rendere l’interfaccia intuitiva e comoda da usare, ma a quanto pare chi disegna le interfacce pensa che “meno pulsanti” significhi “piu` facile”.
E cosi` ho un caricabatterie che ha 4 pulsanti al posto di 6, e a causa di questa limitazione ognuno dei pulsanti ha 3 funzioni che cambiano (senza alcuna indicazione visibile) a seconda del “contesto” in cui ci si trova nel menu`. Se ne avesse avuti 6 (e una migliore logica nei menu`) ogni pulsante avrebbe avuto la sua funzione che non cambia mai.
E allo stesso modo ho una radio che ha una trentina di pulsanti e manopole, ma se ne avesse 40 sarebbe molto piu` rapida da usare, senza entrare e uscire continuamente dai menu` per selezionare funzioni che si usano spesso, come la larghezza del filtro di ingresso o il notch.
Un frullatore che abbia una sola velocita`, sara` perfetto con un solo interruttore. Ma se il frullatore ha 6 velocita`, e` piu` comodo avere 6 pulsanti uno per velocita`, oppure dover premere l’unico pulsante 6 volte per andare alla velocita` massima, e 1 volta per andare alla minima? A me la risposta sembra ovvia, ma a chi costruisce il frullatore, sembra altrettanto ovvio che la risposta sia “un solo pulsante”.
Ditemi voi, sono io che penso in modo sbagliato?
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