Anno: 2012

  • (im)produttività dell’IT

    I periodi congiunturali come quello che stiamo attraversando sono degli ottimi momenti per valutare i costi non giustificati e i lati improduttivi dell’IT con approccio sereno, ma determinato e con l’idea che non esistano “vacche sacre” o aree intoccabili.

    In un’organizzazione tutti definiscono il proprio lavoro “aaaaassssolutamente fondamentale” e ogni riparazione deve essere fatta in maniera “uuuuuurggeeentttteeeeee!” Questo è un normale comportamento umano che può essere mitigato esponendo i costi delle urgenze e limitandoli con sistemi di budget o rifatturazione interna. Se vogliamo essere un pochino più maligni, alcune volte l’urgenza di un lavoro dipende dalla mancata organizzazione, da una scarsa pianificazione preventiva o da una tendenza sistemica alla procrastinazione.

    Cercherò qui di seguito di analizzare alcune possibili aree di intervento, ben sapendo che sto solamente grattando la superficie.

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  • FreeDOS 1.1

    È uscita la nuova versione di FreeDOS, il sistema operativo open source che permette di eseguire moltissimi programmi scritti per MS-DOS.

    L’installazione avviene tramite immagine ISO; su una macchina virtuale di VMware Workstation 8 bastano un paio di minuti, compreso il tempo per la lettura dei messaggi a video. Oltre al sistema operativo vero e proprio si possono installare alcuni pacchetti aggiuntivi.

    Per default viene creato un menu di avvio che consente di selezionare la modalità di gestione della memoria; se si sceglie l’opzione per avere il massimo della memoria base si dispongono di 639.504 byte liberi nella memoria bassa. Niente male, siamo ai livelli del  magico QEMM-386.

    Il sistema per il momento non riesce a far girare Windows for Workgroups 3.11 in modalità 386 ma non ha problemi con applicativi e giochi del periodo scritti per MS-DOS. (via The Hacker News)

  • Sicurezza stampanti HP: non si fa così

    Pochi giorni fa HP ha annunciato di aver rilasciato gli aggiornamenti del firmware delle stampanti coinvolte in un problema di sicurezza.

    Il problema riguarda la possibilità di installare su alcune stampanti HP un firmware non originale (video) che può esporre dati riservati oppure modificare i parametri di funzionamento della stampante causando danni e, potenzialmente, incendi.

    Il problema è che HP, in una maniera assolutamente irrituale rispetto a casi analoghi, non ha pubblicato l’elenco dei modelli coinvolti, ma dice semplicemente di accedere alla sezione del supporto del suo sito, mettere il nome del modello della stampante, selezionare Download e verificare se c’è un aggiornamento del firmware.

    Questa scelta è stata probabilmente dettata da qualche genio delle pubbliche relazioni o del dipartimento legale, i quali preferiscono sempre nascondere la polvere sotto il tappeto e gestire in seguito eventuali problemi, scommettendo sul fatto che o non succeda nulla oppure si possa minimizzare o smentire.

    Se questa era la norma nel secolo scorso, nel 2012 la mancanza di trasparenza in questo tipo di comunicazioni non paga più, specialmente quando ci sono molte alternative alle stampanti HP a prezzi vantaggiosi.

  • code.NASA

    La NASA ha lanciato il progetto Code.

    Il progetto serve da punto di riferimento per tutte le iniziative open source della NASA. Oltre ai progetti attualmente in corso, sono disponibili le linee guida per creare altri progetti open.

    Lo scopo finale del progetto, di cui sono previste varie fasi, è di avere una robusta piattaforma aperta per nuovi progetti open hardware e software e per il passaggio alla formula open dei progetti attuali.

    L’ente spaziale americano si unisce, quindi, al coro di coloro i quali credono nella validità dei progetti aperti, in cui tutti quante le persone interessate offrono il loro contributo, anche se infinitesimo, per migliorare il progetto.

    Godspeed code.NASA!

  • Jappo quantum levitation

    Qualche mese fa era circolato il video dell’universita’ di Tel Aviv riguardante esperimenti sul diamagnetismo e levitazione quantica.

    Beh… i giapponesi hanno rifatto l’esperimento… a modo loro, ovviamente. 🙂

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=Zqmdv5iyIOY&w=480]

  • Quando la copia è ‘divina’.

    Kopimi” (pronunciato come l’inglese ‘copy-me’) è l’alternativa al concetto di copyright con il quale il Piratbyrån (l’organizzazione svedese “Bureau della pirateria”) pubblica i proprio “lavori“.

    Quello che vedete qui a sinistra è il logo creato nel 2005 da Ibrahim Botani.

     

    “Just before Christmas, the Swedish governmental agency Kammarkollegiet registered the Church of Kopimism as a religious organisation. This means that Sweden is the first country to recognize kopimism as a religion.”

    Si, avete letto bene… la “Church of Kopimism” è stata riconosciuta dalla Svezia. E, ovviamente, hanno il loro sito.
    Questa, lo, ammetto, mi mancava.

  • Anno nuovo, idioti vecchi

    E’ del tutto inutile, la battaglia è persa in partenza: i giornalisti (così come i politici o la gente dello spettacolo) quando parlano o scrivono di internet staccano il cervello (sempre che ne abbiano uno acceso) e ripetono a macchinetta qualche mantra sensazionalistico.

    Non so quanti si ricordano gli anatemi che quell’imbonitore da 4 soldi di Beppe Grillo lanciava contro la rete? Beh, rinfreschiamoci la memoria: qui e un video qui… ed ora che ha scoperto che con la rete si possono fare soldi ha ‘rinnegato’ il suo passato.
    E quanti di voi si ricordano le puntate del Maurizio Costanzo Show dove si discuteva per ore dei “pedofili su internet sino alla famosa frase pronunciata da un ospite e benedetta dallo stesso Costanzo “Internet, di notte, va chiusa“?
    Per non parlare del famoso “Decreto Pisanu“, da poco finalmente decaduto, che dal 2005 impediva in Italia lo sviluppo del wi-fi, imponendo assurde restrizioni degne di dittature o paesi dove la parola libertà è sconosciuta.

    La nuova moda (altro…)

  • Proteggere WordPress con Fail2ban

    Come molti siti basati su WordPress, anche questo subisce un sacco di attacchi.

    Fino a pochi giorni fa gli unici sistemi di difesa erano dei plugin come Secure WordPress che nascondono informazioni utili a chi vuole fare un attacco, sia esso mirato o scripted.

    Di recente sono usciti scanner come WPScan che non solo portano un attacco a forza bruta contro il sito, ma rieschiano anche di creare dei DoS totali o parziali a causa del sovraccarico a cui sottopongono il sistema.

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  • BackBox 2.01

    È stata rilasciata la versione 2.01 di BackBox, la distribuzione Linux dedicata ai test di penetrazione di cui avevamo già parlato un anno fa.

    Tra le novità di questa versione ci sono un aggiornamento del sistema, un nuovo look, i menu ridisegnati e le nuove versioni dei tool, tra cui dradis 2.8, ettercap 0.7.4.2, john 1.7.8, metasploit 4.2, nmap 5.51, set 2.5.2, sleuthkit 3.2.1, w3af 1.0, weevely 0.5, wireshark 1.6.3.

    La distribuzione può essere scaricata in versione i386 oppure AMD64. (via Dissecting)

  • E che la cammella si fosse finalmente lavata?

    L’anno scorso il buon Luigi ha seguito in diverse occasioni (qui, qui e, soprattutto qui) la vicenda alla liberalizzazione del wi-fi che, in Italia, è sempre stato legato ad una serie di inutili e stupidi adempimenti burocratici.

    Il 29 dicembre scorso anno è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’immancabile classico di fine anno: il decreto “Mille Proroghe dove non appare alcuna proroga all’articolo 7 del D.L. 144/2005 e della sua conversione in legge 155/205.

    [youtube width=”260″ height=”210″]http://www.youtube.com/watch?v=C9EKsleJKQU[/youtube]

    Buon anno anche a voi!

  • Quando il contatto è impossibile

    Nel ’45/6 una coppia di artisti legati al mondo dello spettacolo e dell’arte decise di fare fronte comune e creare insieme un film.
    Ci furono decine di bozzetti e disegni preparatori e le idee scorrevano a fiume. L’artista che si occupò della parte disegno era geniale e per questo folle (molti sostengono che fosse una pazzia molto calcolatrice e una semplice maschera… ma con Avida Dollars non si può dare niente per scontato…). L’altro non era così stravagante ma anche lui un visionario in altro ambito. Tra i due c’era un uomo che Dollars chiamava una presenza fantasma che faceva da tramite e teneva assai al progetto contribuendo in ogni aspetto.
    Nonostante questo trio di alto livello, a causa guai economici e probabile altro (succede quando grandi personalità entrano in contatto ma questa è solo una mia speculazione), il progetto venne abbandonato. Venne riesumato 58 anni dopo, utilizzando le decine di storyboard e bozzetti. Il tutto corredato da splendida musica creata da Armando Dominguez e cantata da Dora Luz (a Dollars non piaceva ma io la trovo splendida…).
    Avete indovinato chi è questo trittico? Ho dato un bell’indizio con l’anagramma del nome dell’artista…
    Ecco qui il prodotto finito così vedrete da voi la soluzione del mistero.
    Su Google si possono trovare alcuni dei bozzetti.
    Per maggiori info qui e qui.

     

  • Buon compleanno Isaac Asimov

    Isaac Asimov (Petroviči, 2 gennaio 1920 – New York, 6 aprile 1992)

    Isaac Asimov

    Prima Legge
    Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.

    Seconda Legge
    Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, a meno che questi ordini non contrastino con la Prima Legge.

    Terza Legge
    Un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che questa autodifesa non contrasti con la Prima o la Seconda Legge.