Mikko Hyppönen ha spiegato che il malware viene scritto principalmente per tre motivi: soldi, attivismo politico e lotta tra Stati.
Spesso le persone che non seguono le vicende della parte oscura di Internet non riescono a capire come un computer infetto possa valere dei soldi. La risposta breve è: mercato.
Una regola fondamentale dell’economia dice che il prezzo si forma con l’incontro tra domanda e offerta, quindi ci devono essere delle organizzazioni criminali disposte a pagare del danaro per assumere il controllo di un computer senza che il possessore o l’amministratore lo sappia.
Ernest J. Hilbert di Kroll ha stimato quanto possa essere il valore in termini di somma di risparmi e potenziali profitti per i malviventi per alcune tipologie di utilizzi fraudolenti.
Web server: 1.400 dollari al mese. Un server hackerato su cui sono ospitati dei siti può essere utilizzato per ospitare pagine di phishing, download di malware, server per distribuire software illegale o pedopornografia, server per inviare spam.
Attacchi e-mail: 5.000 dollari al mese. Sotto questa categoria ricadono le attività di spam e scam, la raccolta a strascico di indirizzi di posta elettronica e degli account associati e l’accesso non autorizzato ai servizi di posta elettronica delle società.
Beni virtuali: 1.500 dollari al mese. Si tratta di personaggi, monete e oggetti di giochi online, codici di licenza o di attivazione di giochi, programmi e sistemi operativi.
Attacchi alla reputazione online: 3.000 dollari al mese. Sono attività di spamming degli account dei social network tra cui Facebook, Twitter, Google+, LinkedIn.
Bot: 1.250 dollari al mese. In questo caso il computer viene comandato da un centro di controllo che lo utilizza per distribuire spam, eseguire attacchi DDoS, frodi di click, proxy di anonimizzazione e soluzione dei CAPTCHA.
Furto di credenziali: 2.800 dollari al mese. Vengono rubate le credenziali di vari servizi tra cui eBay, servizi VoIP, FTP, mail per farne un uso fraudolento.
Furto di danaro: 4.000 dollari al mese. Simile al precedente, ma con le credenziali di internet banking, carte di credito, sistemi vari di pagamento e gestione di portafogli finanziari.
Rapimento informatico: 1.000 dollari al mese. Sono attività in cui gli account, i file o i computer vengono presi in ostaggio e viene chiesta una password per poter accedere di nuovo alle risorse.
Ancora scettici? Nel dicembre 2013 ZDnet ha stimato che attraverso quattro account BitCoin usati per incassare i riscatti di CryptoLocker siano transitati 27.780.000 dollari.
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