on premises.

Il problema succedeva a caso sia nel tempo sia nelle mail (se mandavo tre mail da un account esterno, una arrivava subito e due dopo qualche ora, a caso). Il cliente non ha altri problemi di connettività, la linea sta sempre su e non soffre di problemi. Il suo IP pubblico ha una perfetta reputazione e non è listato in alcun RBL.

Analisi del fornitore soccombente che cura ancora parte dei servizi: è colpa dei nuovi PC che sono stati aggiunti alla rete (dal nuovo fornitore, ça va sans dire).

Analisi del provider di connettività: è colpa del router, sostituiamo il router dopo aver salvato e ripristinato la configurazione.

Qui ci sono stati due tipi emblematici di analisi errate.

La prima è il tipico post hoc, ergo propter hocPost hoc, ergo propter hoc è anche un modo per fingere (o millantare) competenza senza preoccuparsi di analizzare il problema nel suo insieme o di verificare se eventuali elementi esterniPost hoc, ergo propter hoc fa presa anche perché non serve essere esperti per capire il concetto, quindi è un concetto che piace e che non richiede spiegazioni “noiose”.

Ai fan di questo metodo consiglio un bel banner con scritto «LA CONSEQUENZIALITÀ NON IMPLICA CAUSALITÀtabula rasaon premisesesterno

EUREKA!

Commenti

3 risposte a “”

  1. Avatar storie laboratorio informatica

    Lo penso da tempo, la soluzione dei problemi informatici “strani” o cmq non “consueti” è 50% culo e 50% intuito 😀

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