Il patch tuesday di maggio contiene anche la build 1803 di Windows 10.
Questa versione ha avuto una vita un po’ travagliata: nota all’inizio come Spring Creators Update, poi come April Update, è stata rilasciata finalmente in maggio.
Sono state rimosse alcune feature per la mancanza delle quali, presumo, nessuno piangerà:
- Groove Music Pass: la vendita di musica attraverso Groove è terminata lo scorso anno.
- People non include più contatti non salvati per gli account account non Micorosoft.
- Le impostazioni della lingua spariscono definitivamente dal Pannello di Controllo e sono tutte nei Settings (il nuovo Pannello di Controllo, per capirci).
- Homegroup non esiste più.
- Sparisce l’impostazione che permette di connettersi direttamente a WiFi aperte; in precedenza era stato già rimosso il suggerimento a fare ciò.
- Il visualizzatore XPS non è più una applicazione, ma è incluso nel sistema, tuttavia se era stato precedentemente eliminato oppure si esegue una nuova installazione di Windows 10 1803 bisogna aggiungerlo a mano selezinando dalle Features on Demand o dalle APP.
Tra le feature che non vengono più sviluppate e saranno probabilmente rimosse in futuro ci sono il visualizzatore dei file di aiuto di Windows e l’insisme di tecnologie di conversione degli indirizzi IP 6to4.
La novità più importante e, potenzialmente, più pericolosa per la privacy è l’introduzione della timeline (video), una feature che ricorda quello che è stato fatto e quando.
Dopo l’installazione della versione 1803 Windows chiede di nuovo il permesso di utilizzare alcune feature come il riconoscimento vocale e la condivisione con Microsoft di alcune informazioni. Sta a voi decidere, ma una buona soluzione sarebbe di rispondere a tutte le domande l’opposto dell’opzione di default e tornare sui propri passi in seguito. Probabilmente questo limita l’utilizzo di Timeline, ma, come si dice, better safe than sorry.
Da citare l’introduzione di Nearby Sharing (sotto System e quindi Shared Experience nei Settings) per condividere dati con dispositivi nelle vicinanze tramite Bluetooth o WiFi. Anche in questo caso attenzione a non condividere troppo.
In tema di menu Settings, noterete che le icone sono ora più piccole ed è comparsa l’icona del telefono per poter collegare a Windows un dispositivo Android oppure iOS.
Sempre nei Settings sono state introdotte migliorie nelle impostazioni del display (specie per i multischermo), nel suono, nella gestione ello spazio disco (migliori opzioni per liberare spazio), scrittura (i suggerimenti delle parole sono multilingua), font (pagina completamente rinovata) e molte altre.
L’installazione non dura poco, anche su un dispositivo veloce e al primo login pone alcune domande per confermare alcuni settaggi.
Per il momento non ho notato particolari incompatibilità o problemi con software installati.
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