La scorsa notte è morto Harlan Ellison.
È stato uno scrittore molto prolifico e assolutamente geniale, uno della vecchia guardia degli scrittori di Fantascienza, quella con la maiuscola.
Non citerò qui la sterminata mole di storie che ci ha lasciato, andatele su Wikipedia per farvi un’idea, se non sapete chi sia Harlan Ellison.
Nella fantascienza televisiva ha scritto The City on the Edge of Forever, l’episodio che più di tutti finisce al primo posto nelle classifiche dei migliori episodi della Serie Classica di Star Trek.
Harlan Ellison è stato anche il consulente creativo di Babylon 5. Non è mai stato detto quanto di Ellison ci sia nella serie, ma J. Michael Straczynski ha sempre dimostrato ghrande gratitudine e rispetto verso l’autore. Sicuramente parte del sense of wonder della serie viene da Ellison.
Ellison si è sempre battuto per il riconoscimento (anche, giustamente, economico) del ruolo degli scrittori nel modo dello spettacolo. Lo ha fatto con una veemenza inusuale per uno scrittore, ma è riuscito a dimostrare il ruolo centrale dello scrittore nella creazione di uno spettacolo visuale.
Un Arlecchino che non si è mai pentito.
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