La posta elettronica, questa sconosciuta (ai programmatori)

Mi capita, in quanto SysAdmin, di dover spiegare ai clienti perché un messaggio apparentemente valido è stato scartato con disprezzo dall’antispam.

Spesso ho a che fare con messaggi non di spam vero e proprio, ma assemblati da programmi scritti da chi non ha la benché minima idea di come sia fatto un messaggio e non sa nemmeno cosa sia RFC 821 (tralasciamo gli aggiornamenti).

L’ultimo esempio è un messaggio scartato da SpamAssassin anche per queste ragioni:  FROM_MISSP_EH_MATCH, FROM_MISSP_NO_TO, MISSING_DATE, MISSING_HEADERS, REPLYTO_WITHOUT_TO_CC, che non sono altro che il modo che SpamAssassin ha per dire “questo testo assomiglia solo vagamente ad un messaggio di posta elettronica, impara le regole e torna dopo aver studiato, asino!”

Mi rivolgo a chi vuole integrare i messaggi di posta elettronica nei propri programmi: o vi studiate religiosamente gli standard, oppure utilizzate librerie scritte da chi conosce la materia. Grazie.


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Commenti

9 risposte a “La posta elettronica, questa sconosciuta (ai programmatori)”

  1. Avatar Kazuma
    Kazuma

    E perchè mai? Studiare le regole? Chissene, tanto Outlook la posta la riceve lo stesso.

    No, non guardare questo mio commento con disprezzo, perchè è quello che passa nel cervello di molti programmatori.

    Il problema, purtroppo, non risiede in chi integra senza studiare, ma anche in tutti quelli che permettono che queste cose possano essere ignorate.

    // Kazuma

    1. Avatar Luigi Rosa

      E’ il guaio di moltissimi programmatori, secondo i quali il software se funziona sul loro PC, funziona su tutti.
      Per fortuna per varie ragioni (FidoNet, esperienze personali, varieta’ delle piattaforme negli anni ’80) ho evitato da subito quell’atteggiamento, ma mi sorprende ancora oggi come in molti si stupiscano che esistono installazioni completamente diverse dalle loro, che non e’ scritto sulla pietra che sotto windows i programmi siano in C:\Programmi e la directory di sistema sia un C:\windows eccetera.

  2. Avatar Luigi Rosa

    Aggiungo che con questi errori non e’ nemmeno possibile mettere in whitelist il mittente perche’ mancano gli header su cui SpamAssassin si basa per la whitelist.

    1. Avatar Stefano Petroni
      Stefano Petroni

      E quale sarebbe il problema di non riuscire a mettere in whitelist uno che non è capace di mandare correttamente una mail? 🙂

      1. Avatar Luigi Rosa

        Una cosa tipo il cliente che rompe i coglioni? 😉

  3. Avatar Kurgan

    A proposito di Oulook, dovreste vedere come si incarta bene Outlook se per caso cerca di mandare piu` mail nella stessa connessione SMTP di quante il server ne accetti..

    1. Avatar Kazuma
      Kazuma

      Lasciamo stare questo argomento.

      Ho avuto un job su SqlServer 2000 che ha smesso di funzionare dopo 2 anni, perchè uno dei destinatari della mail riassuntiva dei calcoli non era più nostro dipendente… morale Outlook non manda nessuno dei messaggi agli altri 9 destinatari perchè il 10 non esiste.

      Quando la tecnologia “intelligente” è scritta da emeriti coglioni !!!

      K.

      1. Avatar Kurgan

        Se invece capita il caso citato da me (diciamo che vuole mandare una mail a 101 persone e il server ne accetta solo 100 per connessione) allora lui manda la mail alle prime 100 persone, la 101esima viene rifiutata, lui chiude la connessione, la riapre, manda la mail alle prima 100 persone (di nuovo), la 101esima viene rifiutata, allora chiude la connessione, la riapre…

        Carino, eh? Specie se sei uno dei primi 100.

        1. Avatar Luigi Rosa

          Sara’ anche algoritmicamente inefficiente, ma se io devo scrivere un sogftware che manda una mail a n persone, mando n mail, non una mail a n persone. Cosi’ faccio quando i clienti mi chiedono sistemi mailing automatici.

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