Bloomberg racconta un fatto di cronaca che ha come protagonista Toomas Hendrik Ilves, classe 1953, attuale presidente dell’Estonia.
Nel 2009 l’Estonia ha affrontato la crisi economica con delle strategie definite fallimentari da molti emeriti economisti americani; dopo due anni queste strategie si sono rivelate vincenti e hanno permesso allo stato baltico di iniziare la ripresa. Per intenderci, stiamo parlando di uno Stato con la superficie paragonabile alla Lombardia e al Veneto messi assieme con meno degli abitanti di Milano.
Paul Krugman si è sempre schierato contro la strategia economica estone, l’ultima volta è stato il mese scorso in un post del suo blog intitolato Estonian Rhapsody in cui ribadisce le sue critiche.
Quando Krugman ha pubblicato il suo articolo il presidente Ilves era in visita in Lettonia. Al termine dei suoi incontri ufficiali, Ilves ha guardato il suo iPhone e ha letto il post dell’economista, dopodiché ha scritto cinque tweet in 73 minuti su questo tema dall’albergo di Riga in cui si trovava.
Il Presidente dell’Estonia è una carica rappresentativa, del tutto paragonabile al nostro Presidente della Repubblica.
Tralascio i dettagli della storia perché non è questo il punto e potete leggerla su Bloomberg.
Il punto è: ce li vedete in Italia il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio o anche i segretari di partito a scrivere di loro pugno (non con l’assistenza di un consulente delle PR!) dei twit sul loro account riuscendo anche a linkare un blog del New York Times (dopo averlo letto e compreso, ça va sans dire), il tutto con un iPhone?
Al limite i nostri raggiungono questi livelli:
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