Se si utilizzano le ultime versioni dei tool di VMware per Linux, i sistemi virtualizzati con CentOS potrebbero presentare dei forti ritardi al boot.
Dal momento che non ho macchine Linux sui VMware 5.1 che ho in giro, mi sono accorto di questo problema quando ho attivato l’installazione dei tool tramite i repository yum.
Se viene attivata questa comodissima feature il sistema potrebbe impiegare fino a 15 minuti per completare il boot, al termine del quale il file /var/log/boot.log contiene più righe come questa:
vmsvc[xxxx]: [ warning] [guestinfo] RecordRoutingInfo: Unable to collect IPv4 routing table.
dove al posto di xxxx c’è il PID del job.
Il problema è riconducibile alla libreria libtimeSync.so, anche se non sono ancora chiari i motivi che causano il ritardo al boot.
La libreria può essere localizzata in directory diverse a seconda della piattaforma e del metodo di installazione:
/usr/lib/vmware-tools/plugins32/vmsvc/libtimeSync.so
/usr/lib/vmware-tools/plugins64/vmsvc/libtimeSync.so
/usr/lib/vmware-tools/plugins/vmsvc/libtimeSync.so
Una soluzione potrebbe essere rinominare il file libtimeSync.so
in libtimeSync.so.bak
(o similare) per impedire che venga caricato all’avvio. Questo impedisce la sincronizzazione dell’ora tra host e guest, ma generalmente le macchine Linux hanno attivo ntpd per la sincronizzazione dell’ora di sistema, quindi il danno è veramente contenuto.
Ovviamente è bene verificare questa soluzione in ambiente controllato prima di rinominare il file in ambiente di produzione. (via Chris Colotti)
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