“Il mobile è il canale preferenziale quando il cliente è in mobilità.”
Quando il mio collega (ps: grazie Fabio) è entrato nel mio ufficio e ha pronunciato questa frase sono rimasto un po’ stordito. Mi sembrava infatti assurdo che lui se ne potesse uscire con una ovvietà tale, degna di un Markettaro 2.0. Me la sono fatta ripetere e, subito dopo, ho voluto che mi comunicasse la fonte. Al che… ho capito.
La frase è di Trenitalia ed è citata in una brochure sull’E-Commerce ed il Mobile nel 2010, insieme ad altri concentrati di ovvietà tipo:
“Oggi il consumatore non vuole essere limitato a scegliere tra 2G e 3G, ma vuole avere accesso alla migliore connessione possibile, come ad esempio il Wi-Fi, che non è ancora molto diffuso in Italia.” (Nokia)
[dai… pensavo che il consumatore cercasse solo le cose peggiori]
“Ci sono migliaia di utenti paganti che acquistano sia dal browser del telefono sia dalle application.” (RCS)
[pensa… acquistano e sono tutti paganti?]
“Il mobile permette di fornire un servizio anytime e anywhere.” (Trenitalia)
[bestiale… dei geni, sono dei geni]
Poi ci si chiede perchè siamo sempre indietro in tutto.
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