Categoria: eBook

Per chi non vuole leggere sulla polpa di alberi morti

  • Avalon Red

    Era tanto tempo che non leggevo un cyberpunk così bello.

    Nota: nessuno spoiler sulla storia in questo articolo.

    Ambientato a metà di questo secolo, racconta la storia di John Harvard, un ex ufficiale con degli impianti cibernetici di livello militare che è riuscito a bypassare la disattivazione degli stessi dopo il congedo.

    Una crisi a livello planetario induce una BigCorp ad assoldarlo per aiutarli a risolvere una situazione che potrebbe diventare catastrofica.

    La storia si dipana sia nel mondo reale sia in una realtà virtuale completamente immersiva.

    Non mancano, ovviamente, i colpi di scena, letteralmente fino all’ultima riga del romanzo.

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  • Almanacco dello Spazio

    Almanacco dello SpazioPaolo Attivissimo ha fatto decollare il progetto Almanacco dello Spazio.

    Si tratta di un eBook distribuito con licenza Creative Commons che raccoglie gli eventi sia dell’esplorazione spaziale sia legati all’astronomia, raggruppati ed ordinati per giorno dell’anno.

    La prima versione in bozza è già scaricabile e contiene i fatti essenziali. Paolo aggiornerà l’almanacco a cadenza più o meno mensile.

    Opere come queste servono a capire quanto lavoro e quanti eventi, spesso sconosciuti, stiano dietro l’esplorazione spaziale, che non è fatta solamente da Saturn V e Space Shuttle.

    A Paolo va il mio augurio che il vento siderale gli sia favorevole in questa nuova avventura di divulgazione.

  • Il DRM di Adobe spia gli utenti

    Gabbia dei libri / Books cageSul fatto che il DRM non sia una bella cosa ci siamo già ampiamente espressi.

    Si dice che nei social network e in molti contesti in cui non si paga per l’utilizzo l’utente è di fatto un articolo che il gestore del servizio vende a chi vuol fare pubblicità.

    Una persona che paga per avere una copia crittografata di un libro le cui chiavi sono in mano ad Adobe non si aspetta che Adobe spii ogni suo movimento fatto con il libro acquistato.

    Ars Technica e The Digital Reader hanno scoperto che l’ultima versione di Adobe Digital Editions tiene traccia di ogni tipo di utilizzo fatto con i libri acquistati e li comunica in chiaro ad Adobe. Il software non si limita a tenere traccia dei libri protetti da DRM, ma registra l’utilizzo di ogni tipo di file ePUB e comunica ad Adobe tutti questi dati. (altro…)

  • PRS+

    prs-plusPRS+ è un potenziamento dell’interfaccia de delle funzionalità dei lettori Sony.

    Non viene sostituito il firmware originale, ma vengono aggiunte delle funzionalità non presenti nella versione standard. I modelli della serie PRS supportati sono 300, 350, 505, 500, 600, 650, 900 e 950. Alcune funzionalità sono attivabili solamente su specifici modelli.

    Per aggiornare il mio PRS-600 acquistato negli USA ho dovuto prima aggiornare il firmware Sony (compreso nel pacchetto di installazione di PRS+) e poi installare PRS+. L’aggiornamento del firmware Sony va fatto una sola volta, gli aggiornamenti successivi di PRS+ richiedono solamente che venga copiata una cartella nella memoria interna del lettore e che questo venga riavviato. L’aggiornamento del firmware Sony può essere effettuato solamente da un PC con Windows.

    Una volta completato l’aggiornamento l’about del lettore mostra che sta girando PRS+; nel menu delle opzioni viene abilitata la voce PRS+ Settings che permette di accedere alle funzioni aggiuntive. Questo documento illustra in maniera esaustiva le nuove caratteristiche introdotte dal software alternativo.

    Tra quelle da segnalare, a parte alcuni giochini mangia-batteria, la possibilità di catturare delle schermate, l’elevata personalizzazione dei pulsanti e la possibilità di utilizzare un foglio di stile personalizzato per visualizzare gli ePUB.

    PRS+ merita l’installazione, anche se bisogna ricordare che questa operazione eseguita da utenti poco esperti (o molto jellati…) può danneggiare irreparabilmente (brickare) il dispositivo e deve essere affrontata con coscienza di causa.

  • eBook per tutti

    Mi hanno sempre fatto sorridere le posizioni aprioristiche e snob contro i libri elettronici, ma non è una novità.

    Quello che cerco in un libro è la lettura, il supporto è irrilevante. E non parlatemi di cose come il profumo del libro nuovo che è un nome poetico per identificare i vari composti del processo industriale di stampa: tanto vale sniffare colla e trielina.

    Spianato il campo dai dubbi, a un mese dalle feste di fine anno ho potuto toccare con mano cosa vuol dire consigliare un libro elettronico a due persone che non interagiscono con la tecnologia, usano poco i computer e amano la lettura.

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  • Meglio su carta

    Noi geek, forse più di ogni altra fascia della popolazione, siamo stati “vittime” del fenomeno e-book e dell’editoria elettronica in generale.
    I libri, le riviste – tutti i “documenti” in senso lato – in formato eletronico hanno semplicemente rivoluzionato il nostro modo di accedere alle informazioni. Con un e-reader o tablet delle dimensioni di un libro o una rivista, abbiamo accesso a una intera biblioteca di libri o a un abbonamento intero a quella rivista o a ogni altra pubblicata nel mondo.
    Con le connessioni radiomobili e la pervasività di internet, non è azzardato dire che possiamo quasi portarci l’intero scibile umano nel borsello.
    i documenti eletronici hanno anhe il vantaggio della multimedialità dell’aggiornamento continuo, della socialità nei segnalibri e nelle note a margine.

    Grandi vantaggi, utili per il lavoro, comodi da usare, piacevoli da fruire.
    Meno rifiuti, meno oggetti, meno energia impegnata nella produzione e nel trasporto.
    Eppure nessuno di noi, penso, è rimasto immune alla sensazione di aver perso qualcosa nel passaggio dalla carta al digitale.
    Una impressione sottile, una sensazione non sempre spiegabile a parole. Ci proviamo a volte avanzando qualche scusa sugli schermi retroilluminati o sulla carta digitale, ma forse neanche noi siamo convinti delle spiegazioni. (altro…)

  • Il decreto sui libri digitale? Riprova, sarai più fortunato!

    Ieri, durante la presentazione di “Il Mondo Digitale“, l’ultimo libro scritto dall’amico Marco Camisani Calzolari, si è parlato, tra l’altro, di come i genitori possano aiutare i propri figli ad entrare nel mondo digitale. Figli che, a dire il vero, sono più vicini a questo mondo di quanto non lo siano la stragrande maggioranza dei genitori. Come tutti i discorsi che guardano al futuro, soprattutto a quello dei nostri figli, anche questo è stato caratterizzato da qualche spunto interessante legato, tra le altre cose, al controllo o all’approccio del genitore rispetto alla volontà eplorativa e conoscitiva dei ragazzi.

    Poi arrivo a casa e l’occhio cade sulla notizia della firma dell’attuale ministro Carrozza sul decreto sui libri digitali a scuola… e mi rendo tristemente conto che quello che avevo vissuto, durante la presentazione, era un sogno. Il sogno di un paese dove si guarda al futuro e non si continua a rimanere nel passato. La realtà è quella di un paese dove si tutelano, prima di tutto, gli interessi privati; dove si pensa a tutelare il presente di pochi eletti a scapito del futuro dei nostri figli, dei bambini ed i ragazzi… di oggi e di domani.

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  • Calibre 1.0

    CalibreDopo quasi sette anni si sviluppo (il progetto è nato il 31 ottobre 2006), Calibre ha raggiunto la versione 1.0.

    Il famoso programma di Kovid Goyal per la gestione degli ebook e dei dispositivi di lettura, fondamentale per ogni utilizzatore avido di queste tecnologie, è il tipico esempio di progetto open. È un programma con funzioni che nessun software commerciale potrebbe includere i cui rilasci, spesso frequenti, sono dettati dal raggiungimento di traguardi del codice sottostante, non dalla necessità imposta da qualche ufficio marketing i cui addetti non conoscono cosa stanno vendendo.

    La versione 1.0 è ricca di novità tra cui:

    • un nuovo e più efficiente database la cui gestione è stata riscritta da zero;
    • un nuovo metodo (opzionale e personalizzabile) per visualizzare le copertine dei libri in una sorta di scacchiera;
    • biblioteche virtuali per aggregare a piacere i libri della propria biblioteca;
    • conversione integrata dei documenti Word in grado di convertire anche tabelle, note a piè di pagina e liste;
    • nuove fonti per l’acquisizione dei metadati dei libri
    • il convertitore ha il pieno supporto dell’embedding dei font
    • nuova funzione per modificare la tabella dei contenuti di un libro
    • riscrittura della funzione di esportazione in PDF
    • nuova funzione di ripulitura dei libri elettronici in formato EPUB o AZW3
  • DRM e il mondo alla rovescia

    Sull’idiozia intrinseca del DRM ci siamo già espressi a profusione.

    Charles Stross ha appena annunciato la disponibilità dell’ebook di The Atrocity Archives a 1,99 sterline fino al 5 settembre prossimo. Una bella occasione per chi vuole sanare un ebook non acquistato oppure vuole ringraziare in maniera tangibile la bravura dell’autore.

    Stross è stato un professionista dell’IT e sa benissimo quanto siano inutili i DRM, ma è obbligato a metterli.

    La situazione si fa paradossale quando sul suo stesso blog, nella stessa pagina in cui annuncia la disponibilità degli ebook a prezzo scontato mette anche le istruzioni per togliere i DRM:

    strossdrm

    Se avevamo bisogno di un’ulteriore dimostrazione dell’inutilità della pantomima del DRM che non fa altro che ingrassare Adobe e ridurre i margini di editori e autori, questa è una delle migliori disponibili.

  • Lockdown

    lockdownApogeo ha pubblicato Lockdown – L’imminente guerra civile per il computer universale.

    Si tratta di un ebook gratuito (quindi niente sconti!) che contiene le traduzioni fatte dal sottoscritto con il fondamentale aiuto di Paolo Attivissimo di due discorsi di Cory Doctorow pubblicati sul web da Siamo Geek.

    Sono due letture pregne di concetti e di idee su cui riflettere, specialmente alla luce degli ultimi fatti legati alle rivelazioni di Edward Snowden in merito all’attività della NSA.

    Doctorow non è nuovo a questi temi e tempo fa ha scritto vari racconti brevi in merito, tra cui After the Siege e I, Robot (i link sono alle versioni inglesi del testo, scaricabili gratuitamente).

    Buona lettura!

  • Kindle Worlds

    Amazon ha annunciato l’apertura di Kindle Worlds, un servizio che permette di vendere legittimamente opere di fanfiction.

    La fanfiction è un fenomeno diffuso da decenni, esploso grazie ad Internet, che consente di condividere con altri i propri lavori ispirati ad opere famose a costo quasi nullo.

    Spesso la fanfiction è uno dei modi in cui viene tenuto vivo l’interesse per una saga quando questa termina e non viene pubblicato più nulla dal legittimo detentore dei diritti.

    La produzione di queste opere è un territorio minato dal punto di vista del modo in cui vengono fatti valere i diritti da parte dei detentori e ciascun titolare si comporta a modo proprio.

    Amazon ha deciso di sfruttare questo fenomeno con Kindle Worlds, un servizio appena lanciato che permette di vendere legittimamente la fanfiction. Ovviamente ci sono dei paletti ben definiti, che potrebbero non piacere.

    Il servizio per ora è limitato a tre saghe di proprietà della Alloy Entertainment del gruppo Warner: Gossip GirlPretty Little Liars e Vampire Diaries e altre sono in arrivo anche in altri settori dell’intrattenimento.

    Kindle Worlds non è un servizio di self publishing come KDP,  ma Amazon agisce da vero e proprio editore. Quindi l’autore cede i diritti di pubblicazione ad Amazon, che riconosce all’autore una parte degli incassi, mentre l’altra parte va al detentore dei diritti dell’opera che ha ispirato la fanfiction. Inoltre non vengono pubblicate tutte le opere proposte, ma solamente quelle che passano una selezione, vedremo nel tempo quanto siano strette le sue maglie. Esistono delle linee guida per indirizzare gli scrittori secondo le quali non vengono pubblicate (ad esempio) crossover, storie con pornografia, violenza o storie con eccessiva pubblicità indiretta.

    L’idea di Amazon potrebbe essere replicata anche da altri editori o dagli stessi detentori dei diritti; è indubbio che il fenomeno della fanfiction sia diventato mainstream grazie ad Internet.

  • DRM: la posizione di un autore

    In un post del suo blog l’autore di fantasy Francesco Dimitri dice apertamente quello che pensa dei DRM.

    Ho conosciuto Francesco e sono stato a casa sua a Londra. Non è un Don Chisciotte, ma una persona concreta con la testa sulle spalle.

    Oltre a fare propri alcuni temi contro i DRM derivati da una semplice applicazione del buon senso, in un passaggio del suo articolo Francesco espone una tesi interessante:

    Soldi e tempo, dicevo, due risorse preziosissime. Ma non c’è dubbio che il tempo sia la più preziosa delle due – se non altro perché puoi usare il tempo per creare soldi, ma difficilmente puoi usare soldi per creare il tempo.  E quindi anche chi legge senza pagare, anche il bieco pirata, ti sta dando fiducia. Anche lui merita qualcosa in cambio. Una buona storia, almeno, e anche… a questo punto l’avrete capito, fiducia.

    Bravo Francesco e ben venga questa continua apertura da parte degli scrittori; del resto sono loro a proporre temi nuovi, a produrre idee e storie, non certo gli editori e i distributori; quindi sono gli autori che devono essere ascoltati quando parlano e spiegano.