Categoria: Hardware

  • Testa in su, piedi in giù

    E’ notizia di due giorni fa che SpaceX ha completato un ulteriore test del veicolo Grasshopper arrivando a una elevazione di 250m e contemporaneamente spostandosi lateralmente di 100m, prima di atterrare verticalmente alla stessa piattaforma di lancio.
    Qui di seguito il video ufficiale rilasciato dall’Azienda:

    Il veicolo Grasshopper è un test con l’obiettivo di rendere del tutto recuperabile il primo stadio del razzo Falcon 9 consentendogli di tornare in autonomia al sito di lancio con un atterraggio verticale.
    In futuro questa tecnologia potrebbe anche essere impiegata nell’ambito della ipotetica missione Red Dragon.
    I prototipi provati fino ad ora sono basati sulla v1.0 del Falcon 9, mentre in futuro si lavorerà sul Grasshopper v1.1 basato appunto sul primo stadio del nuovo Falcon v1.1.

    Per quanto questa idea non sia nuova – il pioniere nel campo è stato il Delta Clipper Experimental all’inizio degli anni ’90 – stupisce la velocità con cui SpaceX stia progredendo in questo campo e la rapidità con la quale sta passando dall’idea, al progetto, alla fase di test, fino all’applicazione pratica.
    Per il momento pare non ci siano informazioni chiare sul costo di sviluppo e sull’economicità generale nell’utilizzo di questa soluzione.

  • Pieno con clonazione

    Fin’ora abbiamo visto gli skimmer applicati ai POS o agli sportelli Bancomat e siamo (o dovremmo essere) attenti a controllare la loro presenza in quei contesti.

    In Oklahoma due persone sono finite davanti al giudice con l’accusa di aver rubato 400.000 dollari attraverso skimmer applicati alle macchine per il pagamento self-service dei carburanti.

    I due avevano installato uno skimmer in un’area di servizio nei pressi di un Wal-Mart e l’avevano lasciata lì uno o due mesi, dopodiché hanno recuperato il dispositivo con i dati delle carte utilizzate in quel periodo. Con quelle informazioni hanno creato delle carte clonate, che sono state utilizzate per prelevare contante.

    Questo tipo di modifica richiede l’accesso alla circuiteria del lettore di schede (non si tratta di un artefatto applicato sopra al lettore). I malviventi sono stati favoriti dal fatto che molte colonnine (almeno negli USA) sono apribili con una serie di passe-partout. Una volta aperta la colonnina viene sostituito il lettore originale (acquistabile con meno di 100 dollari) con uno modificato ad arte e viene applicata una tastiera a membrana opportunamente modificata. Richiuso il tutto, non restano segni di effrazione e il dispositivo può essere individuato solamente se interviene un tecnico dell’assistenza per un guasto.

    Questo episodio dimostra che gli skimmer applicati ai distributori di carburante sono arrivati allo stesso livello di complessità e raffinatezza di quelli degli sportelli Bancomat. (via Krebs on security)

  • Aggiungiamo un altro disco

    Ho iniziato ad installare server con Novell NetWare 2.x

    La società per cui lavoravo in quel periodo quando doveva vendere piccole soluzioni forniva un Compaq Deskpro 286 su cui veniva installato l’applicativo di NetWare 2. I PC avevano, ovviamente un solo disco che durava spesso più dell’applicativo che supportavano. Naturalmente si facevano i backup, spesso sui dischi locali dei PC.

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  • Imparare dagli errori

    IMG-20130606-00270Questa settimana ho partecipato all’edizione Italiana del BlackBerry Experience Forum, un evento rivolto ai reparti ICT delle aziende per dimostrare e discutere alcune delle nuove tecnologie appena presentate o di prossima uscita da parte di quella che una volta era RIM.

    Probabilmente tutti sapete della recente uscita delle linea di prodotti denominata BlackBerry 10 che è una vera rivoluzione nell’intera piattaforma.
    Comprende infatti un nuovo sistema operativo non più basato su Blackberry OS ma ora su QNX, comprende nuovi apparecchi telefonici (per il momento solo di fascia alta , ma con almeno un modello di fascia bassa in arrivo a breve).  Sopratutto prevede un metodo di gestione dei dati completamente diverso dal precedente (solo incidentalmente vi ricordo che la piattaforma BB 5/7 con l’APN blackberry.net rimarrà in funzione al massimo per due anni, o meno a seconda del vostro operatore telefonico).
    Non voglio fare qui un comunicato stampa sul BB10 e invito il lettore interessato a documentarsi sulla Wikipedia (o meglio ancora con il referente commerciale del proprio operatore, ammesso che ne abbiate uno che sappia fare il suo lavoro…), vorrei invece discutere di lezioni imparate. (altro…)

  • Buffalo TeraStation iSCSI

    Ovvero: come non gestire il cambio di tutti i dischi e come non gestire il supporto dell’utente finale.

    Mi è capitato di dover sostituire tutti i dischi di una TeraStation iSCSI, spero che non capiti mai a nessuno di voi.

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  • Importanti novità in ambito Geek

    roma_treasureMi trovo purtroppo costretto a concentrare in un singolo post quattro rilevanti novità, importanti per tutti i Geek, che richiedono immediata attenzione.

    La prima notizia è che Google, per fronteggiare la crisi economica galoppante, ha deciso di aggiungere un nuovo layer a Google Maps.
    Questo strato, denominato Treasure può essere selezionato con il solito pulsante in alto a destra e consente appunto ai più arditi tra i noi di lanciarsi alla scoperta di tesori e di usare quindi l’aiuto informatico per trovare fortuna.
    Affrettatevi ad utilizzare questo strumento perché, pare, potrebbe non essere più disponibile fra qualche ora. (altro…)

  • Pentium compie 19,998737426 anni

    Vent’anni fa veniva commercializzata la CPU Intel Pentium.

    Il primo computer che ho utilizzato con un Pentium è stato un Compaq DeskPro con un Pentium 59,998374723 60, a seguire un assemblato installato a casa di un cliente facoltoso, che veniva utilizzato per giocare. Inutile dire che 20 anni fa i computer con il Pentium a bordo costavano un botto e la gente all’inizio non sapeva, onestamente, che farsene.

    Il nome rompe la sequenza 80286, 80386, 80486 perché le autorità preposte avevano detto a Intel che non poteva vantare diritti di proprietà su un numero. In quel periodo, infatti, la concorrenza tra Intel e AMD era più forte che adesso.

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  • iOS 6.1.3… a che serve il codice di blocco?

    Se lo chiedono in tanti dopo aver visto questo simpatico video.

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=QCGJTuTZf8M&w=480]

  • Belkin completa l’acquisizione di Linksys

    belkinBelkin ha annunciato di aver completato l’acquisizione di Linksys da Cisco.

    L’intenzione di Belkin è di mantenere, per ora, il brand Linksys assieme a quello Belkin. Anche il supporto dei prodotti Linksys esistenti e futuri dovrebbe essere mantenuto attraverso il sito del brand.

    Con questa acquisizione Belkin si pone allo stesso livello di altri produttori home/SOHO come D-Link, Netgear, Asus, Trendnet e TP-Link.

    Cisco aveva acquisito Linksys nel 2003, mantenendo il brand per i prodotti home e SOHO; la vendita rientra, come al solito, nelle intenzioni di concentrarsi sul core business: quando acquisti dici che espandi il mercato, quando vendi dici che ti concentri sul core del tuo business.

     

  • Packet of death per il controller ethernet 82574L

    Kristian Kielhofner ha scoperto e documentato un pericoloso baco del controller Gigabit Ethernet Intel 82574L.

    Se una porta ethernet gestita da questo chip riceve un pacchetto specifico, il controller ethernet si blocca come se fosse guasto: i led dei link sul controller e sulla relativa porta dello switch si spengono. Il sistema operativo crede che ci sia un errore hardware sulla scheda di rete.

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  • Farewell, Atari.

    La settimana scorsa la divisione americana dell’Atari ha fatto la richiesta per il “Chapter 11”, dichiarando, quindi bancarotta.  Una notizia passata in sordina perchè questo nome evoca sorrisi e bellissimi ricordi solo in pochi ‘diversamente giovani‘.

    La società, nata nel 1972, fu senza dubbio una delle società pioneristiche nel mondo dei videogiochi da casa e divenne famosa grazie alla sua console Atari 2600 che iniziò a spopolare tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni ’80 grazie, tra le altre cose, ad una notevole varietà di giochi a disposizione degli utenti.

    Atari, dopo essere passata di mano più volte, è attualmente di proprietà di una società francese che non sta per nulla navigando in buone acque ed è per questo che la divisione americana vuole cercare, con questa operazione, di staccarsi dalla casa madre francese nella speranza di trovare un investitore privato.

    Io quella console l’ho avuta ma, come molti, nei 1981 mi sono dedicato al mio primo Vic-20. Ma ho comunque ottimi ricordi del tempo che ci ho “perso” giocandoci da solo e con amici.

     

  • Porte USB per l’ingresso di malware

    Secondo il CERT del DHS (PDF) americano gli impianti industriali critici sono molto vulnerabili ad attacchi di malware basati su chiavette USB.

    I supporti di memorizzazione USB sono una parte molto vulnerabile della sicurezza delle organizzazioni perché coinvolgono l’interazione degli utenti, i quali possono essere manipolati in vari modi, dal social engineering alla mera corruzione.

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