Categoria: Nerdgasm

  • Ferrofluido in un campo magnetico

    L’immagine a lato tratta da questo articolo, dove si può vedere una versione più grande, mostra del ferrofluido immerso in un campo magnetico.

    Il ferrofliudo è una dispersione di particelle di un metallo ferromagnetico in un fluido, di solito un solvente organico o acqua.

    La foto a fianco, apparentemente non elaborata elettronicamente, è stata ottenuta esponendo una piccola quantità di ferrofliudo al campo magnetico generato da un magnete al neodimio, ferro, boro, terre rare (in inglese: neodymium iron-boron rare-earth magnet). Le cuspidi sono le linee di campo magnetico, che una volta tanto non sono delle righe in un diagramma.

  • Vi manca Star Wars?

    Potete considerare questo adesivo da attaccare alla vostra automobile (ARGH! è lo stesso modello della mia auto!).

    Oppure dovete potete vedere il filmato di Star Wars segnalato da Paolo basato su personaggi LEGO.

  • And the Google “Champ of the Week” is….

    Certe volte Google ancora mi stupisce. Riescono a inventare un po’ di tutto, dall’utile al fondamentale, dal bello ma incompreso (questo è ciò che ancora penso di Google Wave) all’inutile ma diffuso… sino a cose apparentemente geek-oriented, incomprensibili a molti. Questo è probabilmente il caso dell’ultima novità di Google, Demo Slam, attiva da qualche giorno, ma lanciata ufficialmente oggi con un post sul loro Blog.

    Il Google Demo Slam è una vera propria arena dove chiunque può creare e inventarsi dei demo di qualsiasi cosa e sottoporla al giudizio degli utenti. Un modo per portare (o spingere) chi è creativo a inventare delle demo che possano essere anche più interessanti di quelle originali e, magari, involontariamente dimostrare le qualità di una tecnologia applicata al mondo reale.  Insomma, far diventare gli utenti stessi promotori delle tecnologie che loro più usano/amano. (Lo so, detta così ricorda vagamente la pubblicità del Conto Arancio…)

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=CExK6cMFuko&w=480]

  • Un piacevole, ma amaro, sorriso.

    In poco più di un minuto sono riuscito a sorridere, ma con un piccolo groppo in gola. E’ più o meno quello che ho scritto commentando il post di Paolo Attivissimo che mi ha fatto scovare questo video.

    Nei suoi occhi, verso la fine, si vede la fatica e l’impegno per fare qualcosa che a lui piace: recitare. Ho letto il libro di Michael J. Fox (“Lucky Man”, leggetelo, ne vale la pena) e ricordo ancora che quando vivevo negli USA vidi la sua audizione dinnanzi a non ricordo esattamente quale commissione governativa (si, avrei potuto googolare einformarmi, ma questo post lo sto scrivendo di getto): aveva scelto di non prendere medicinali per la sua malattia (morbo di Parkinson) prima di quell’audizione e il suo intervento è stato tanto difficile quando impressionante da seguire.

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=uM6Ms621898&w=480]

    Il video, ovviamente, è per celebrare i 25 anni di vita del cult movie “Back to the Future”.

  • USS Intrepid in LEGO lunga sette metri

    INTREPID COMPLETEUn gruppo di folli ha realizzato un modello lungo sette metri della USS Intrepid utilizzando i mattoncini LEGO.

    La raccolta di immagini linkata sopra contiene vari fasi della costruzione dell’incredibile modellino. (via Gizmodo)

  • Contact Light

    [vimeo http://vimeo.com/15711451 w=480]

    Paolo ha caricato da poco una versione aggiornata di Contact Light.

    Il filmato di quasi diciassette minuti è quello girato dalla macchina da presa montata su un finestrino del LEM e attivata durante la fase finale della discesa verso il suolo lunare; in alcuni momenti Paolo ha inserito le immagini riprese nel controllo missione. L’audio è quello originale del LEM, di CAPCOM e di alcune parti del canale del flight director Gene Kranz. Il tutto, ovviamente, sincronizzato; questa è stata la parte più laboriosa, in quanto gli spezzoni audio e video non sono time-coded.

    Il tutto, per la prima volta, in alta definizione.

    Contact Light è il trailer del documentario Moonscape che Paolo sta preparando grazie al contributo di molti appassionati.

    Da non perdere a 11:30 il momento in cui Gene Kranz chiede ai filight controller di confermare l’OK per l’allunaggio (aggiornato il 16/10/2010 con i nomi dei controller forniti da Paolo Attivissimo):

    – Gene Kranz: OK, all flight controllers go/no-go for landing… RETRO.
    – Chuck Dieterich: Go!
    – Gene Kranz: FIDO.
    Jay Greene: Go!
    – Gene Kranz: Guidance.
    Steve Bales: Go!
    – Gene Kranz: Control.
    – Bob Carlton: Go!
    – Gene Kranz: TELMU.
    Don Puddy: Go!
    – Gene Kranz: GNC.
    – Briggs N. “Buck” Willoughby: Go!
    – Gene Kranz: EECOM.
    John Aaron: Go!
    – Gene Kranz: Surgeon.
    – John F. Zieglschmid: Go!
    – Gene Kranz: CAPCOM, we’re go for landing.

    Il dialogo ricorda una scena di Apollo 13, dove, anche per ragioni di sceneggiatura, si assiste solamente una volta a quello scambio; in realtà durante la missione il flight director chiedeva molte volte, generalmente nei momenti chiave, ai vari controller la conferma per continuare o annullare; si può ascoltare un’altra richiesta si go/no-go alla fine del filmato quando Kranz chiede ai controller l’OK per rimanere sulla superficie lunare.

    Si possono anche vedere i momenti in cui l’AGC va in errore e la reazione dei controller che suggeriscono di ignorare l’errore.

    Buona visione.

  • Terry Watson a Lugano

    Arriviamo assieme a Paolo con largo anticipo per allestire la sala e Terry Watson è già lì che sta chiacchierando con il personale del concessionario Ferrari vicino a cui si terrà l’incontro. Sì, perché le auto sono una delle tante passioni di Terry: ha fatto l’elenco delle automobili che possiede, incluse le due che ha venduto da poco per ragioni di spazio e mi sono perso alla terza.

    Iniziamo a decidere come scombinare la disposizione della saletta e Terry è già a proprio agio: chiacchiera con chi sta cominciando ad arrivare e inizia a raccontare storielle ed esperienze.

    Non posso non accennare a Gene Kranz, di cui Terry ha una grande stima. Una delle grandi figure della storia spaziale americana, su questo non ci piove.

    Prima dell’inizio dell’incontro vero e proprio ha già tirato fuori una chicca: la visualizzazione dei dati delle telemetrie sulle console delle prime missioni Apollo era un esempio di ingegno. I dati erano gestiti da una batteria dei computer IBM più potenti del periodo, i quali, nonostante tutto, riuscivano a visualizzare i valori elaborati su un solo monitor e senza le descrizioni. Il monitor era collocato in un capo di un tubo nero al cui altro capo c’era una telecamera; in mezzo un sistema meccanico spostava delle pellicole trasparenti su cui erano stampate le descrizioni a seconda della schermata selezionata. Il risultato (quando funzionava) era un’immagine televisiva con valori e relative descrizioni che veniva diffusa sui monitor dei controllori. Nelle ultime missioni i computer erano diventati più potenti e riuscivano a visualizzare autonomamente le descrizioni dei dati: ah, la tecnologia!

    Questo è stato il tono dell’incontro e della cena che ne è seguita: storielle, retroscena, foto politicamente scorrette, ricordi della guerra fredda, risate. E un racconto dell’esperienza di pochi giorni prima all’Oktoberfest di Monaco.

    Una serata unica, resa possibile grazie alla passione per le missioni spaziali di Paolo Attivissimo, sul cui blog leggerete tra poco un resoconto probabilmente più dettagliato. A me deve ancora passare l’emozione per aver potuto chiacchierare con Terry Watson per riuscire a mettere assieme qualcosa di più organico.

    Grazie Paolo!

    Aggiornamento 9/10/2010 13:40: alcune foto dell’evento.

  • Zuckerberg on Simpsons

    Non poteva mancare.
    Nell’episodio intitolato “Loan-a-Lisa” (stagione 22, episodio 2), andato in onda negli USA il 3 Ottobre scorso, Lisa scambia qualche battuta con Marc Zuckerberg.

    [vimeo width=”201″ height=”113″]http://vimeo.com/15564090[/vimeo]

  • Apolo 13: Mission Control

    [vimeo http://vimeo.com/14443510 w=480]

    Apollo 13: Mission Control è uno spettacolo teatrale interattivo ambientato in una sala allestita come il controllo missione di Houston in cui vengono ricreati i momenti salienti della missione.

    Peccato che sia dall’altro capo del pianeta.

  • L’universo in potenze di 10

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=qxXf7AJZ73A&w=480]

    La moderna tecnologia ci permette oggi di riassaporare vecchi documentari, rifatti con un tocco di Full HD.

    La voce di Morgan Freeman accompagna perfettamente questo viaggio nell’Universo preso a “piccole dosi”: a potenze di 10.

  • Cosa puoi fare con 1k in Javascript?

    Beh, se la risposta è “non ne ho idea” oppure “ben poco” o, ancora peggio, “nulla, 1k è niente “, allora vi consiglio di visitare la homepage del Javascript 1k Demo Contest ed curiosare nella “Top 10”, per ammirare cosa sia possibile fare in così poco spazio con quel linguaggio.

    Sarò retrogrado, ma il Tetris è troppo forte !

    ps: è possibile che il sito sia lento da raggiungere o inaccessibile… è ancora ‘slashdotted‘ 🙂

  • Mandelbulber

    Ve lo ricordate Fractint e le interminabili ore ad attendere che il dannato frattale venisse terminato?

    La nuova frontiera del frattale è il 3D con filmati da togliere il fiato (grazie a Luca per la segnalazione).

    Il programma per realizzare immagini tridimensionali still o filmati è Mandelbulber.

    Una volta installato ed eseguito, si può avviare il rendering dell’immagine di default, rappresentata a lato e divertirsi ad esplorarla.

    Un manuale, completo di alcuni esempi grafici, viene in aiuto per la comprensione dei vari parametri di rendering.