Come riportato da più fonti (p. es http://isoc.org/wp/worldipv6day/), il prossimo 8 giugno si terrà la giornata mondiale dell’IPV6.
Alcuni dei principali gestori di servizi (google, facebook. yahoo…) offriranno i loro contenuti anche attraverso IPV6 per 24 ore.
Si tratta sicuramente di un’iniziativa utile, ma che fa sorridere i tecnici. Infatti dal punto di vista tecnico l’utilità è quasi nulla. Solo lo 0,22% dei navigatori internet ha accesso a indirizzi IPV6 e nessuno vietava i gestori di effettuare i loro test silenziosamente ed in maniera assolutamente non invasiva. Da notare che google offre già i suoi contenuti su http://ipv6.google.com/ da diverso tempo. Youtube credo sia già attivo in IPV6. Io stesso ho attivato il nuovo spazio di indirizzamento su diversi domini e posso garantire di non aver mai riscontrato nessun problema.
Fa sorridere, inoltre, il limite temporale delle 24 ore dichiarato dall’evento: se funziona lasciatelo attivo e basta!.
La vera utilità è dell’iniziativa è nascosta dietro alla vera natura della stessa: credo si tratti infatti di un evento mediatico il cui scopo è quello di iniziare a far conoscere al navigatore occasionale alcuni aspetti tecnici relativi al futuro assetto di internet. E soprattutto di far capire al navigatore medio che, contrariamente a quanto insinuato da alcuni articoli apocalittici relativi all’esaurimento dello spazio IPV4, non ci sarà alcun trauma per l’eventuale futuro passaggio alla nuova tecnologia.
Se volete avere un riscontro delle preoccupazioni dell’utente medio date un’occhiata ai commenti in calce all’ articolo su tom’s hardware relativo all’evento: qualcuno si preoccupa addirittura di uno stallo nazionale della connettività internet legata al passaggio a IPV6.
Speriamo che, grazie alla grande visibilità di questa iniziativa garantita dai grossi nomi coinvolti, sia fatta chiarezza una volta per tutte.