Aggiornare software o configurazioni da remoto è oramai una cosa che facciamo in molti, tanto abbiamo sempre delle reti di protezione, più o meno comode.
Ma quando l’oggetto da aggiornare si trova a 36 minuti-luce (655 milioni di chilometri) la situazione è leggermente diversa.
L’oggetto in questione è il MIDAS che si trova a bordo della sonda europea Rosetta lanciata nel 2004 con la missione di intercettare e studiare la cometa Churyumov–Gerasimenko.
La logica di controllo del MIDAS è rimasta in ibernazione dal lancio fino a poco tempo fa, quando è stata risvegliata in kernel mode, la modalità che permette di eseguire la manutenzione del software, incluso il caricamento di aggiornamenti o nuove versioni.
Il blog della missione spiega alcuni dettagli tecnici sull’aggiornamento software, che ieri è andato a buon fine.


Se pensate che impostare un client di email per inviare tramite SMTP autenticato sia facile e lineare, non avete mai cercato di fare parlare assieme Apple Mail e Plesk.
C’era una volta un povero informatico che, molto attento, alla data di scandenza della propria patente ha provveduto ad effettuare la visita medica e le pratiche necessarie per il rinnovo in un pomeriggio di fine Ottobre 2005.
Oggi voglio parlarvi di una pratica aberrante, che io definisco “la cascata dei catorci”.
