Categoria: Spettacolo

  • HyperTrek

    Captain’s Log, stardate 9529.1. This is the final cruise of the starship Enterprise under my command. This ship and her history will shortly become the care of another crew. To them and their posterity will we commit our future. They will continue the voyages we have begun, and journey to all the undiscovered countries, boldly going where no man… where no one has gone before.

    Tutte le chiamate HTTP[S] al sito di HyperTrek vengono ora ridirette in modo permanente verso WikiTrek.

    Tocca adesso a Luca Mauri e al gruppo di persone che lo aiutano (molti dei quali aiutavano anche me con HyperTrek, incluso Luca) portare avanti il lavoro. Non aveva più senso tenere online HyperTrek per l’obsolescenza di alcune librerie che rendevano il sito (e il server) insicuro, l’ultima versione del sito con il dump del database è sempre disponibile su GitHub.

    È ora di abbandonare il campo di battaglia (ooops, citazione dalla saga sbagliata) e lasciare il posto ad altri. Negli ultimi anni ho avuto sempre meno tempo anche per il mio coinvolgimento nella parte IT delle navi (quelle che vanno per mare), che costa fatica, ma dà tante soddisfazioni.

    Grazie a tutti per la bella avventura, ad astra!

  • Font dimenticato rinato grazie a Star Wars

    La voglia quasi maniacale di identificare e decodificare ogni scritta apparsa nei film di Star Wars ha portato Ender Smith di Aurekfonts a riconoscere finalmente le scritte di una delle scene finali di Episodio IV:

    (c) Lucasfilm Limited

    La domanda è: cosa c’è scritto sotto l’immagine del X-Wing e in che font è la scritta?

    La Forza è con te, continua a leggere
  • Avalon Red

    Era tanto tempo che non leggevo un cyberpunk così bello.

    Nota: nessuno spoiler sulla storia in questo articolo.

    Ambientato a metà di questo secolo, racconta la storia di John Harvard, un ex ufficiale con degli impianti cibernetici di livello militare che è riuscito a bypassare la disattivazione degli stessi dopo il congedo.

    Una crisi a livello planetario induce una BigCorp ad assoldarlo per aiutarli a risolvere una situazione che potrebbe diventare catastrofica.

    La storia si dipana sia nel mondo reale sia in una realtà virtuale completamente immersiva.

    Non mancano, ovviamente, i colpi di scena, letteralmente fino all’ultima riga del romanzo.

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  • Arcade Game Typography

    Credo che sia stato segnalato da un contatto di Twitter il mese scorso come notizia di disponibilità in prevendita su Amazon USA.

    Inutile dire che, da appassionato di font e tipografia, mi sono precipitato come un sol uomo ad ordinarlo.

    In un’epoca di font vettoriali a spaziatura variabile e di computer molto potenti dove spesso la GPU è più potente della CPU e con RAM a strafare l’idea di avere font raster di 8×8 pixel è ridicola e desueta, specialmente con al risoluzione attuale degli schermi.

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  • What We Left Behind

    What We Left Behind: Looking Back at Star Trek: Deep Space Nine

    Vi dico solamente una cosa: è bellisimo.

    Chi ha sostenuto il progetto ha potuto vedere lo streaming, non voglio anticipare nulla, ma è un documentario assolutamente intelligente, come si conviene ad una serie come Deep Space Nine.

  • Dune

    Lo scorso weekend ero a Londra per lavoro e in un momento di pausa ho visitato (anche) Waterstones, una delle poche grandi librerie rimaste nella Capitale.

    Nella sezione della fantascienza in testa ad uno degli scaffali c’era un espositore intitolato “I nostri suggerimenti” e nello scaffale faceva la sua bella mostra un’edizione recente di Dune di Frank Herbert.

    Credo che mai suggerimento sia stato più azzeccato. (altro…)

  • Harlan Ellison, 1934-2018

    La scorsa notte è morto Harlan Ellison.

    È stato uno scrittore molto prolifico e assolutamente geniale, uno della vecchia guardia degli scrittori di Fantascienza, quella con la maiuscola.

    Non citerò qui la sterminata mole di storie che ci ha lasciato, andatele su Wikipedia per farvi un’idea, se non sapete chi sia Harlan Ellison. (altro…)

  • WikiTrek

    WikiTrek è un sito in italiano che continua il lavoro interrotto da HyperTrek.

    Luca Mauri ha già illustrato come abbia deciso di addossarsi l’onere della non semplice conversione da HyperTrek (software ad hoc) al formato Mediawiki.

    I problemi della conversione sono stati tanti, inclusa la dannata licenza, ma ieri Luca ha annunciato di aver completato la migrazione dei contenuti di HyperTrek.

    Dal mio punto di vista, fa molto piacere vedere che HyperTrek continua a vivere in un’altra forma. Facendo due conti siamo al quinto formato: Norton Guide, Windows Help, HTML, PHP+MySQL e ora MediaWiki.

    Due parole sulla licenza: fin quando ho iniziato il lavoro il mio schema di licenza è stato «prendete, diffondete, aiutate se volete, non rompete le scatole». Anni fa qualcuno di Wikipedia Italia voleva usare i contenuti di HyperTrek, ma non avrebbe potuto farlo se non avessi dichiarato la licenza GNU Free Documentation Alliance, cosa che è avvenuta. In seguito Wikipedia ha aggiornato la propria licenza a Creative Commons, ma HyperTrek è rimasto con la vecchia licenza. Luca ha dovuto gestirsi anche questa grana formale della licenza (come se non bastasse il resto).

    Prossimamente ogni pagina di HyperTrek conterrà un link esterno alla pagina omologa di WikiTrek, Luca ha già fornito la tabella di raccordo, devo solo caricarla in HyperTrek.

    Ora tocca a WikiTrek: è sua la gestione dell’archivio, sarà lui a guardare verso il futuro e a creare nuove leggende (e magari a non aver paura delle ombre…)

    Se avete un attimo di tempo, andate su WikiTrek e collaborate anche voi.

  • Il mito della programmazione rischiosa

    Ante-antefatto, per chi non ne sa proprio niente:
    i computer vengono programmati da gente quasi normale, utilizzando un linguaggio inventato apposta da gente meno normale per scrivere una lista di istruzioni chiamata “programma“; tale pratica viene chiamata “programmazione“, o “programmare”.

    Antefatto, per chi non ne sa niente:
    il Mito di Cthulhu, avviato dallo scrittore H. P. Lovecraft, descrive una apparentemente caotica collezione di eventi, personaggi ed entità soprannaturali a cavallo tra l’horror, la fantascienza, l’horror, il fantasy e l’horror, in cui se ti va bene CAPISCI e muori, se ti va male sopravvivi e RICORDI quello che ti è successo; è stato direttamente e indirettamente citato più volte anche in questo sito; in questo mito, la risorsa più preziosa e più pericolosa è il Necronomicon, un libro pieno di conoscenze scritto da un Arabo pazzo; tradizionalmente, lo sventurato di turno si imbatte in un’antica traduzione in una lingua, basata su una più antica traduzione in un altra lingua, basata sull’originale in Arabo, e gli errori di traduzione sono a volte fatali. (altro…)

  • Quarant’anni

    [youtube https://www.youtube.com/watch?v=yHfLyMAHrQE&w=520]

    Era il 25 maggio del 1977 quando negli USA veniva proiettato Star Wars per la prima volta al pubblico.

    Che piaccia o no, è un film che ha ridefinito il cinema di fantascienza, le colonne sonore e il concetto di merchandise.

    Buon compleanno Star Wars e grazie per averci fatto sognare per quarant’anni e oltre.

  • Paralleli 2

    Vasilij Vasil'evič Kandinskij - Das bunte Leben (La vita variopinta)
    Vasilij Vasil’evič Kandinskij – Das bunte Leben (La vita variopinta) – 1907 – tempera su tela

    Uhm…

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  • Rogue One

    [vimeo 209326428 w=500]

    Inutile che vi dica che al sottoscritto è piaciuto moltissimo Rogue One.

    Questo video aiuta a spiegare uno dei motivi: alcune scene fanno sentire il geek a casa, ma senza il sovraccarico di riferimenti inutili tipico di un tale Jar Jar Abrams.

    I riferimenti in Rogue One sono misurati con senno, servono a dire “sei a casa tua, tranquillo” senza ripeterlo ogni cinque minuti.