• La distorsione della realtà

    Sarà capitato a molti dei lettori di vedere uno dei nuovi prodotti della casa automobilista francese Renault, la piccola city-car Twizy. La caratteristica peculiare di questa auto è quella di essere unicamente elettrica, pensata appunto come il primo modello di serie che possa attirare una numerosa clientela, almeno nel suo circoscritto segmento.
    Se non avete visto lo spot televivo – che poi è l’argomneto di questo post – vi prego di dargli una occhiata grazie al filmato di YouTube che integro per comodità qui sotto.

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=CzAILLueF5Y&w=480]

    E’ a prima vista evidente come lo spot giochi sul concetto assurdo di vedere molti delle apparecchiature elettriche che usiamo tutti i giorni alimentati con qualche tipo di combustibile fossile. Da questo contrasto, il video ci porta poi a indurre che, dopo tutto, anche per viaggiare sarebbe in effetti più logico usare l’elettricità.
    Finito questo spot, qualcuno si sentirà sollevato nel pensare che finalmente ci stiamo avviando verso un futuro pulito basato sulla corrente elettrica a zero emissioni e che, dopo tutte le battaglie ecologiste che si sono combattute il mondo sta veramente cambiando.
    Lo spettatore un po’ più attento, che nel frattempo abbia nche acceso il cervello, invece ne tirerà fuori una conclusione diversa.

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  • Marketing done wrong

    Oggi sono a casa della mia signora, la quale, pur non essendo una nerd come me, non e` proprio a digiuno di tecnologia. Riceve una telefonata da un noto gestore telefonico fisso, del quale lei e` cliente:

    Operatore: “Buonasera, sono Marco di PippoPrada, vorrei segnalarle che solo per i nostri clienti piu` affezionati c’e` l’opportunta` di acquistare, in 30 comode rate mensili, pagabili nella bolletta telefonica, un TAGGET“.

    La signora, che ha capito benissimo cosa intedeva, non si lascia scappare l’occasione di farsi due risate, e risponde “EH?

    Operatore: “… Vorrei segnalarle che solo per i nostri clienti piu` affezionati c’e` l’opportunta` di acquistare, in 30 comode rate mensili, pagabili nella bolletta telefonica, un TAGGET…”

    Un cosa?

    Operatore: “Signora, un TAGGET… un TABBET… sa, quell’aggeggino moderno, quelle cose uscite adesso, simile a un IPPAD  (pronunciato come  “ippopotamo”, non “aipad”) ma molto piu` funzionale

     

    Ovviamente da qui e` andata in discesa verso un deciso fallimento della vendita del TAGGET… ma voglio dire, come si fa?

     

     

     

     

  • ByeDaddy

    A partire dalla notte tra il 22 e il 23 dicembre (ora europea) GoDaddy ha sperimentato sulla propria pelle cosa significa prendere posizioni impopolari.

    Il registar si era, infatti, apertamente schierato a favore del SOPA, contro cui sono stati spesi terabyte di testi.

    Se, da un lato, ognuno è libero (e deve esserlo) di esprimere le proprie opinioni, si deve anche aspettare che i suoi clienti agiscano di conseguenza e scelgano se continuare o meno ad essere tali. Azione e reazione: è fisica.

    La reazione non ha tardato a manifestarsi. Già ieri mattina, 23 dicembre, alle 5 (ora europea) Twitter brulicava di messaggi a sfavore con l’hashtag #BoycottGoDaddy che invitavano a trasferire i domini altrove.

    Io stesso ho trasferito tutti i domini, incluso questo, che avevo su GoDaddy altrove. Il blackout del sito è stato causato proprio dal trasferimento e dal fatto che GoDaddy ha sconfigurato le zone dai suoi DNS immediatamente dopo la mia conferma di trasferimento senza attendere il completamento dello stesso.

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  • Di quanto spazio abbiamo effettivamente bisogno?

    Dovendo allestire il nuovo server casalingo mi sono posto anche il problema dello storage.

    All’inizio ho fatto una lista della spesa provvisioria per il mio pusher di hardware quasi con il pilota automatico e ho incluso due dischi da 2 Tb andando sulla scelta più conveniente per sostituire i 4 dischi attuali.

    Poi la notte ha portato consiglio.

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  • Vulnerabilità in win32k.sys di Win7/64

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    w3bd3vil ha scoperto che questo frammento HTML visualizzato con Safari in un Windows 7 a 64 bit riesce a generare un errore di win32k.sys e a mandare il sistema in crash.

    Il problema non è, ovviamente, di Safari perché un’applicazione utente non deve riuscire a mandare in crash un driver del kernel.

    Il problema sembra essere un baco di win32k.sys causato da una scrittura di dati in un’area di memoria non prevista (memory corruption). Questo tipo di vulnerabilità può essere utilizzata (come è già stato fatto in passato) per bypassare il sistema di sicurezza di Windows e installare programmi senza il consenso dell’utente.

    È legittimo pensare che, ora che questo baco è stato scoperto, ci saranno altri tentativi di sfruttarlo, finché Microsoft non lo correggerà. (via ISC)

  • CentOS 6.2

    A dieci giorni dall’uscita della 6.1 il team di sviluppo di CentOS ha annunciato la disponibilità dei supporti di installazione della versione 6.2.

    Gli ISO per creare i kit di installazione sono disponibili presso i mirror abituali o possono essere scaricati via BitTorrent seguendo questi link:

  • Vecchi amici

    La televisione seriale è una bestia strana. È allo stesso tempo una compagna e una carceriera.

    Ciascuno ha le proprie serie preferite, le stagioni preferite delle serie preferite, i personaggi preferiti, eccetera.

    Non ho mai amato la televisione perché non ho mai tollerato qualcuno che mi imponesse i suoi ritmi. O, più banalmente, perché fin da bambino avevo un videoregistratore e l’ho avuto un anno prima che arrivassero in Italia quegli aggeggi, quindi potevo registrarmi i cartoni animati e uscire a giocare con gli amici. Ma sto divagando.

    Nell’ambito della televisione seriale (e mi limito a questo) ci sono pochi episodi che uno rivedrebbe anche una volta la settimana senza stancarsi, proprio come dei vecchi amici.

    Sono episodi con cui ti trovi a tuo agio, che ti piacciono, che senti come tuoi. Proprio come gli amici, quelli veri.

    Non li rivedo ogni settimana, ma magari una volta al mese mi capita di rivederne uno. Per me questi cari vecchi amici sono quattro, di due serie per molti versi uguali e opposte. Due serie che potrebbero essere lo svolgimento di uno stesso tema fatto da due bravissimi gruppi di persone.

    In rigoroso ordine alfabetico di titolo:

    • Day of the Dead, Babylon 5 di Neil Gaiman
    • Far Beyond the Stars, Deep Space Nine di Marc Scott Zicree
    • In the Pale Moonlight, Deep Space Nine di Michael Taylor e Peter Allan Fields
    • The Decostruction of Falling Stars, Babylon 5 di J. Michael Straczynski

    E i vostri?

  • E’ Natale… anche per Google

    Grazie all’amico geocacher Ivan per la segnalazione.

    Provate a inserire “Let it snow” all’interno del campo di ricerca di Google e godetevi la neve e preparatevi a fare un “Defrost” del monitor.

     

    Sarà… ma questi continuano a stupirmi. Sempre.
    Buon Natale a tutti!

     

     

  • SysRq e reboot immediati

    Probabilmente il tasto SysRq è il meno utilizzato nella tastiera IBM PC AT.

    Nel kernel di Linux si può attivare questo tasto ed abilitare la funzione Magic SysRq Key che può tornare molto utile in caso di emergenza o necessità.

    Questa feature del kernel può essere sfruttata anche quando si è connessi da remoto in ssh.

    Dovendo forzare il reboot di un sistema che non ne vuole sapere di riavviarsi, basta abilitare Magic SysRq Key con

    echo 1 > /proc/sys/kernel/sysrq

    fermare tutti i servizi che possono essere fermati e poi dare il comando

    echo b > /proc/sysrq-trigger

    che provocherà un reboot istantaneo.

  • Da HD a USB

    Non erano tanti anni fa quando il disco riprodotto qui a fianco era il disco di sistema del mio PC.

    È stato un signor disco, Windows 2000 (prima, poi XP) volava (nei limiti imposti da Windows) con quel disco e con l’Adaptec 29160.

    Oggi al MARC di Genova ho comperato una chiavetta USB Verbatim da 32 Gb, con una capacità pari di fatto a quella di quel disco, grossa una minima parte e con un prezzo (27 euro) che nemmeno si avvicina a quello che avevo scucito per quel disco.

    Certo, l’USB2 non ha il transfer rate di un U160 SCSI, ma fa un certo effetto vedere che una chiavetta USB da 32 Gb costa così poco. Nello stesso banchetto con una spesa di cinque volte quella della chiavetta potevo portare a casa un disco SATA da 2 Tb.

    Il tutto nell’attesa di mandare definitivamente in pensione questa tecnologia di dischi magnetici rotanti, che ai suoi esordi si chiamava winchester.

     

  • Rivoglio la mia spada laser!

    Vi siete mai chiesti dove siano i Cavalieri Jedi?

    Questo articolo è in grado di darvi una prima prima risposta a questa fondamentale domanda: grazie al censimento decennale della Repubblica Ceca, i cui primi risultati  sono stati rilasciati Giovedì 15 Dicembre, è emerso che oltre 15.000 Cechi si identificano come Cavalaieri Jedi e di questi quasi 4000 vivono a Praga.

    May be  “the force” “the Schwartz” be with you…
    [youtube width=”260″ height=”211″]http://www.youtube.com/watch?v=UHw6KXbvazs[/youtube]

     

  • Il “registro”

    L’altro giorno mi è capitato tra le pagine del browser un post che tratta di un argomento piuttosto scottante per chi, come me, vive nel mondo dell’informatica: in Malesia si sta valutando una legge per creare un “registro” federale al quale ci si deve iscrivere per poter offrire qualsivoglia tipo di “servizio informatico”.

    La creazione di un “ordine degli informatici” è, spesso, argomento di conversazione tra addetti ai lavori quando ci si trova dinnanzi a dei veri e propri disastri tecnologici o a situazioni dove ignoranza nel campo e assenza di professionalità regnano sovrane.
    Quante volte, infatti, ci siamo dovuti fermare perchè qualcosa di informatico non stava funzionando (esempio) o funzionava secondo una logica difficile da comprendere (esempio)… chiedendoci il perchè si permette a chiunque di fare qualcosa che dovrebbe essere fatto solo da chi è in grado di farlo? (altro…)