Titolo oscuro per descrivere uno scanner che individua quante persone attorno a voi hanno installato un software di contact tracing per COVID-19
(altro…)Tag: Android
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Grazie a Google sul traffico do ragione a Cruciani.
A Giuseppe Cruciani, conduttore de “La Zanzara” su Radio 24, non credo piacciano le “notizie sul traffico” visto e considerato che spesso “lancia” quello spazio utilizzando registrazioni come quella di Giuliano Ferrara (“le strade in diretta saranno anche utili ma sono una boiata pazzesca, una cosa di una noia bestiale…eliminatele“) o quello dello stesso Cruciani (che con voce implorante ripete “mamma mia il traffico no, vi prego, il traffico no“).
Nota: entrambi questi lanci li potete trovare in fondo al post.Ma la verità è che in fondo sia Cruciani che Ferrara non hanno assolutamente torto, anzi. (altro…)
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CyanogenMod
Con eccessivo ritardo rispetto a quando avrei dovuto farlo, mi sono finalmente deciso ad installare CyanogenMod sul telefono che uso abitualmente (Samsung S4) e sul muletto per le prove (Google Nexus S).
Ho anche voluto documentare la procedura e scrivere un manualetto per chi vuole utilizzare CyanogenMod. Rimando a questa pagina per le procedure e le eventuali avvertenze.
CyanogenMod permette di assumere davvero il controllo del proprio dispositivo, con i privilegi e i rischi del caso.
Senza installare nulla in più c’è una funzione che da sola vale tutto CyanogenMod: PrivacyGuard. Questa funzione è accessibile dal menu di impostazioni sotto Privacy e permette di regolare i privilegi delle varie applicazioni. Con Privacy Guard si possono revocare o monitorare i privilegi che le vari applicazioni chiedono al sistema operativo. In questo modo potete impedire alle applicazioni di ficcanasare troppo nei vostri dati.
Potrebbe valere la pena fare una prova, magari utilizzando un telefono compatibile dismesso o acquistato di seconda mano per familiarizzare con l’ambiente prima di utilizzare CyanogenMod sul telefono principale.
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Porta USB di Android
L’acceso fisico ad un computer equivale all’accesso di root.
Sebbene questo sia il mantra che viene ripetuto da chi si occupa di sicurezza, c’è la presunzione che cellulari e tablet siano meno attaccabili di un normale computer sotto questo aspetto. Illusi.
I sistemi di estrazione dei dati dai cellulari sono relegati alle apparecchiature per l’uso forense, che costano (quelle belle) oltre diecimila euro, escluso l’abbonamento annuale per gli aggiornamenti.
Michael Ossmann e Kyle Osborn hanno dimostrato {video} come sia possibile con costi contenuti e con materiali facilmente reperibili accedere alla console di debug di Android di molti dispositivi, anche se la funzione di debug è disabilitata. Il metodo utilizzato è semplicissimo, una volta che si conosce come funzionano le cose.
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Applicazioni ficcanaso
Ho già detto circa la mia posizione sulle APP dei dispositivi mobili.
Alcune sono, purtroppo, un male necessario ed è diritto dell’utilizzatore di un dispositivo sapere dove vada a ficcare il naso il software che viene installato.
F-Secure ha creato la APP gratuita App Permissions che permette di sapere chi ha il permesso di fare cosa.
Una volta avviata la App Permissions elenca per default le applicazioni installate in ordine decrescente di invasività. Non mi stupisco che WhatsApp sia in testa alla classifica, anche perché non ho la APP di Facebook.
Oltre alla classifica meramente numerica di permessi è possibile vedere il proprio installato in ordine di possibili costi per il traffico dati, dispendio di batteria e impatto sulle informazioni personali. È anche possibile creare dei filtri personalizzati in base ai permessi.
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I nuovi superamenti dei limiti dei tatuaggi
Un giovine decide un bel dì di farsi un tatuaggio. Oggidì non c’è più niente di sorprendente a riguardo visto lo sdoganamento di quest’arte ormai da decenni. Tuttavia il nostro baldo giovinotto ha deciso che non di tatuaggio normale dovesse trattarsi ma di uno munito di Qr Code. Enjoy!
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=f3qv2dSXQXk&w=480]
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Seria vulnerabilità di alcuni Android
Ravi Borgaonkar, un ricercatore presso il dipartimento delle telecomunicazioni della Technical University di Berlino, ha dimostrato alla conferenza sulla sicurezza argentina Ekoparty l’esistenza di una severa vulnerabilità di alcuni telefoni Android e altri telefoni Samsung basati su sistemi operativi differenti.
Il problema si basa sulla gestione dell’URI tel: e consentirebbe ad un attaccante di convincere la vittima a visitare una pagina web ad hoc per cancellare il contenuto del telefono attraverso un apposito codice USSD.
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Schiavizzare un telefono…
Quando, circa un anno fa, ho scoperto ifttt.com mi si è aperto un mondo. Avere un sistema su internet che si occupasse, per me, di fare alcune verifiche e di reagire di conseguenza mi sembrava qualcosa di assolutamente necessario.
Qualche giorno fa mi è arrivato l’invito per la private beta di atooma e mi sono trovato ad avare uno strumento simile anche per il mio android (si, si, invidiosi, credo ci sia anche per il vostro aifon).
Nell’attuale beta sono attivi solo i triggers relativi ad alcune applicazioni ed alle funzionalità del telefono, ma col tempo ne verranno aggiunti altri, rendendo questa applicazione un must per chiunque voglia sfruttare al meglio le potenzialità e le comodità del proprio smartphone.
Provatelo!
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Linux 3.3
È stata rilasciata la versione 3.3 del kernel di Linux.
Tra le novità degne di nota ci sono:
- inclusione di parte del codice di Android, alcune parti tipiche del sistema operativo mobile rimarranno ancora fuori da Linux, ma la gran parte del codice è in fase di integrazione;
- migliorie e aggiunta della funzione di debugging del file system btrfs;
- aggiunta del supporto di Open vSwitch, che potenzia lo switch virtuale già presente (linux bridge);
- aggiunta della funzionalità di teaming delle interfacce di rete che migliora l’attuale bonding.
Il resto delle novità e i dettagli possono essere letti qui.
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Android: trasferire gli SMS da un telefono ad un altro
Articolo pubblicato contemporaneamente sul mio blog personale
stefanopetroni.wordpress.comRicordate i bei vecchi tempi in cui quando si cambiava cellulare occorreva prendere le ferie per passare i dati da quello vecchio a quello nuovo? Beh, nell’epoca degli smartphone ci si augura che le cose siano un po’ più facili, specie se si passa ad un altro cellulare con lo stesso sistema operativo (nel nostro caso Android).
Una delle cose che non mi è mai riuscita era quella di esportare gli SMS da un cellulare ed importarli in quello nuovo. Era semplicemente impossibile anche se i due telefoni erano lo stesso modello della stessa marca (grazie Nokia). Ma questo è solo un brutto ricordo per gli Androidiani grazie ad un programmino semplice semplice che fa (bene) quello che promette. Stiamo parlando di SMS Backup & Restore by Ritesh Sahu (altro…)
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Da Galaxy S a Galaxy S II
Articolo pubblicato contemporaneamente sul mio blog personale
stefanopetroni.wordpress.comNon sono una persona che cambia cellulare spesso, per me non è uno status simbol ma uno strumento di lavoro e come tale deve durare almeno tre o quattro anni. Questo è quello che pensavo quando l’anno scorso mi sono fatto regalare dai miei amici per il mio compleanno il Samsung Galaxy S. E devo dire che in questi 16 mesi di soddisfazioni me ne ha date tante, aumentando la mia produttività. Uno smartphone ti risolve problemi che prima non pensavi di avere (o che magari non avevi prima di avere uno smarphone :-D).
E’ arrivato però il momento di rinnovare i contratti con il gestore di telefonia mobile dell’azienda per cui lavoro e come incentivo il gestore ci ha dato un nuovo fiammante Samsung Galaxy S II. (altro…)
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Google Sky Map diventa open source
Google ha deciso di donare Sky Map all’open source.
Sky Map è un’applicazione per Android che permette, tra le altre cose, di riconoscere le stelle puntandole con il dispositivo o di cercare la loro posizione in maniera semplice.
L’applicazione era nata nel 2009 negli uffici di Pittsburgh ad opera di un gruppo di dipendenti di Google appassionati di astronomia che hanno utilizzato il 20% del loro tempo per creare questo programma.
Da oggi Sky Map è open source; Google sta collaborando con la Carnegie Mellon University per ampliare le funzionalità del programma e saranno gli stessi studenti ad implementare le nuove funzionalità.