Tag: telecom

  • Internet non è Facebook

    Leggo su La Stampa un’intervista a Roberto Opilio, il direttore della funzione Technology di Telecom nella quale Opilio difende (giustamente, dal suo punto di vista) certe posizioni di Telcom sulla rete e termina con questa perla:

    Facebook (La Stampa)

    No, Roberto Opilio, proprio no. (altro…)

  • Telecom: applicazione del “Comma 22”

    comma22Non so quanti conoscano il “Paradosso del Comma 22“, definito da Wikipedia come “l’apparente possibilità di scelta in una regola o in una procedura, dove in realtà, per motivi logici nascosti o poco evidenti, non è possibile alcuna scelta ma vi è solo un’unica possibilità.“. Bonvi lo ha utilizzato all’interno di una delle sue tavole di Sturmtruppen in questo modo: “Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di guerra, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di guerra non è pazzo.

    Sembra impossibile, ma questo paradosso sembra essere alla base del servizio di Telecom Italia e, soprattutto, alla base dell’avventura che la mia amica ha dovuto affrontare nel mese di Dicembre 2013 con questa società che raggiunge, quindi, la terza (e spero ultima) puntata. Le prime due puntate sono disponibili qui e qui.

    Ieri, all’interno di una discussione su Facebook, la mia amica mi scrive:

    Per la cronaca […], ricevo or ora telefonata dai tecnici Telecom che mi chiedono se e’ tutto a posto. Rilevano che la linea non e’ utilizzata da qualche giorno e si sono preoccupati di chiedermi se avessi bisogno di ulteriore supporto tecnico. Si scusano per il disguido (che imputano al 187) e mi invitano a chiamare (il 187 appunto) per ogni mia ulteriore necessità.

    Sin dalla prima lettura ho avuto l’immagine dei soldati di Bonvi che discutevano sul Comma 22. Perchè è esattamente questo. La colpa dei problemi che abbiamo avuto è del 187. Se ha bisogno chiami il 187.

    Oltretutto, a quanto leggo, questa telefonata sembrava partita bene, dimostrazione che forse in Telecom Italia hanno iniziato a leggere la pagina 1 del manuale Marketing 101… “se è tutto a posto“. Si fossero fermati lì avrebbero fatto qualcosa di buono. E invece no, ecco che se ne escono con una frase che indica che tutte le volte che la mia amica ha spiegato l’urgenza dell’intervento trattandosi della seconda casa, usata solo durante i periodi festivi o qualche week-end (“Rilevano che la linea non e’ utilizzata da qualche giorno“).
    Poi sembra un nuovo ravvedimento (“Si scusano per il disguido”) e poi la mazzata imputando al 187 la colpa e invitando a chiamare quello stesso numero per ulteriori bisogni.

    Sono molto dubbioso di cosa possa succedere in futuro. Non so… ricevere un survey per sapere se la linea Fax e la ISDN sono state installate correttamente.

    E’ offensivo dire che sono ridicoli? Beh, io lo dico. Punto.

  • Telecom: mano destra e mano sinistra non accettano critiche

    Giusto ieri avevo raccontato in modo goliardico la simpatica avventura natalizia di cui ero stato spettatore (non pagante oltretutto) tra Telecom Italia e una mia cara amica che ha dovuto attendere poco meno di un mese per riavere la propria linea (telefonica con ADSL) ri-attivata (e sottolineo riattivata).

    TelecomPoichè si tratta di una storia vera (ridotta nella sua lunghezza e tagliuzzata di qualche simpaticissimo scambio quasi comico tra la mia amica e gli operatori Telecom) ho voluto inserire il link del post anche sulla pagina Facebook di Telecom Italia.
    Ma questa sera, tornando a casa, ho trovato una notifica che mi comunicava (testuali parole): “Ciao Alessandro, siamo spiacenti ma abbiamo dovuto rimuovere il tuo messaggio in quanto conteneva violazioni della nostra policy: http://on.fb.me/policyTI“.

    Al che ho voluto andare a vedere questa policy per (altro…)

  • Telecom: la mano destra non sa cosa stia facendo la mano sinistra

    Babbo Natale quest’anno, ha deciso di regalarmi una vicenda di ordinaria follia con Telecom Italia: uno dei più classici esempi di come il proverbio “la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra” sia più realistico che mai.

    La vicenda, a dire il vero, nasce, inconsapevolmente, dopo le vacanze estive, quando, a causa di un motivo sconosciuto durante il cambio di banca non sono stati spostati i RID per il pagamento del Telefono & ADSL installati nella seconda casa di una mia cara amica. E, all’inizio di Dicembre quando si è recata in quella casa, si è resa conto del problema e che Telecom le aveva sospeso entrambi i servizi.
    Ha quindi immediatamente provveduto a pagare tutte le bollette arretrate direttamente su sito di Telecom chiedendo contestualmente la riattivazione di entrambi i servizi. Sottolineo riattivazione, in quanto sino alla sospensione sia la linea telefonica che la ADSL funzionavano perfettamente.
    Ma questa riattivazione, però, non può avvenire “velocemente”, ma ha bisogno di almeno una decina di giorni… “normali tempi tecnici“.

    Piccola nota: il termine “tempo tecnico” (altro…)

  • Interbusiness chiude il mail relay

    Come annunciato nei mesi scorsi, dal prossimo 15 ottobre mail.cs.interbusiness.it non sarà più operativo.

    Nei nuovi contratti business di Telecom il servizio di mail relay è a pagamento.

    Chi ha dei mail server dietro una linea Interbusiness che sfruttano come relay mail.cs.interbusiness.it dovrebbe recapitare direttamente la mail ai destinatari o contattare il servizio clienti business e concordare un’alternativa, preparandosi, ovviamente, ad aprire i cordoni della borsa.

    Nel comunicato inviato ai clienti Telecom adduce come motivazione della chiusura una non meglio precisata “obsolescenza tecnologica della piattaforma”.

  • Non si scherza con la storia

    Perché prima o poi la Storia si vendica.

    Vi ricordate Luca Luciani? Un promemoria:

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=3T-z2V9xhgo&w=480]

    In seguito allo scandalo delle SIM fasulle, che l’ha visto coinvolto assieme a Riccardo Ruggiero e Massimo Castelli, Luciani ha rassegnato le sue dimissioni da TIM Brasil e da Telecom Italia.

    La notizia è stata diffusa il 5 maggio.

    Ei fu…

  • Timeo Danaos et dona ferentes

    Il lancio del negozio online di eBook creato da Telecom Italia ha causato molto finto scalpore e altrettanto finto risentimento tra le altre aziende che si stanno preparando a scendere nel campo della vendita di eBook protetti da DRM. Al solito: si vuole il monopolio per sé e il libero mercato per gli altri, ma transeat.

    Lo store dell’incumbent telefonico si basa su Adobe Digital Editions, disponibile solamente per Windows e MacOS.

    Per consentire ai potenziali clienti di familiarizzare con i metodi farraginosi del DRM e, probabilmente, per scoraggiarli definitivamente, viene graziosamente concesso il download gratuito di un libro protetto da DRM, “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo.

    Se volete leggere quel libro, scaricatelo legalmente da Liber Liber, usate Calibre per caricarlo sul vostro lettore e lasciate perdere i DRM e i regali di Telecom.

  • Anche Telecom potrebbe arrivare in fibra nelle grandi città

    Per la quarta volta dal 2002, Telecom annuncia di voler portare la fibra nelle case e negli uffici.

    Bernabè ha chiesto ad AGCOM di poter avviare il servizio di fibra a 100 Mbit a Roma, Milano, Catania, Bari, Venezia e Torino entro Natale (quello di quest’anno, sembra); altre città seguiranno fino ad arrivare, nelle intenzioni di Telecom, a 30 entro il 2013.

    Questa potrebbe essere la volta buona, visto che Fastweb ha già attivato il servizio. (via Stefano Quintarelli)