All’inizio di agosto Barnes & Noble, dopo il pessimo risultato di incassi, ha annunciato che la società potrebbe essere in vendita. Leonard Riggio, che detiene la maggioranza relativa delle azioni (30%), si è detto pronto a guidare una cordata di investitori che acquisterebbe la società. Sono già stati coinvolti Lazard come consulente finanziario e lo studio Morris, Nichols, Arsht & Tunnell per il supporto legale.
La crescita del mercato degli ebook e le, per ora, deboli performance di nook potrebbero essere alla base della decisione, ma c’è dell’altro da considerare che ha poco a che fare con la tecnologia e molto con la finanza.
Il secondo azionista di B&N è il miliardario californiano Ronald Burkle a capo di Yucaipa Companies, che sta tentando da tempo di prendere il controllo della società. Burkle, con il 19,2% delle azioni, è già in causa con B&N davanti alla corte del Delaware per una decisione del consiglio di amministrazione che limiterebbe la facoltà degli azionisti di acquisire più del 20% delle azioni. Anche la versione preliminare del proxy statement depositato presso la SEC rivela che il CDA è in lotta con Burkle e Yucaipa per il controllo della società. La riunione annuale dei soci di B&N si terrà a fine settembre, quando, probabilmente conosceremo il destino di una catena che fino a pochi anni fa riusciva a fare il bello e il cattivo tempo nell’editoria americana.
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