eBook: un esempio concreto

Mentre qualcuno dalle nostre parti pontifica, mette paletti, si lamenta e fa previsioni in merito agli eBook prima ancora di aver venduto il primo libro elettronico, altrove si creano esempi concreti.

J.A. Konrath, Blake Crouch, Jeff Strand e F. Paul Wilson hanno scritto un libro elettronico a quattro mani in una maniera non convenzionale, se paragonata al tipico ciclo di un romanzo scritto su carta, edito e distribuito con i metodi che, fin’ora, sono considerati convenzinali. Il loro lavoro, Draculas, uscirà domani su Amazon, ma non sarà protetto da DRM.

I quattro sono autori affermati, con una buona esperienza e hanno ciascuno un contratto con una casa editrice. Ciononostante questa volta hanno tentato l’avventura in solitaria, raccogliendo una messe di esperienze interessanti che hanno deciso di condividere.

  • Il fattore tempo: Volendo far uscire il libro prima di Halloween e avendolo terminato in settembre, la pubblicazione elettronica era l’unica via percorribile.
  • La possibilità di fare marketing basato sulle anticipazioni. Avevano reso disponibile gratuitamente il primo capitolo del libro prima ancora di aver scritto il resto. Questo non solo ha permesso di saggiare le reazioni del pubblico, ma ha anche fruttato qualche soldo di preordine.
  • La professionalità. Anche se si tratta di un’edizione elettronica, i quattro scrittori si sono rivolti ad un illustratore per la copertina e ad un professionista che ha curato l’impaginazione dell’eBook.
  • La diversa ripartizione dei costi e ricavi. Negli USA il 52,5% del prezzo di copertina va all’editore e il canale di distribuzione si prende un 30%, il che lascia all’autore il 17,5% del prezzo di copertina. Con l’autopubblicazione e un prezzo di copertina a 2,99 dollari i costi incidono solamente per il 30%; in questo caso i guadagni sono stati ripartiti tra quattro autori, ma ciascuno di loro intasca 51 centesimi la copia anziché i 64 tipici di una pubblicazione convenzionale.
  • L’editing. Il fatto di essere quattro autori professionisti ha consentito di poter fare editing incrociato del loro lavoro.
  • La promozione. Oltre al sito di Amazon, la promozione è avvenuta inviando copie in anteprima ai contatti degli autori e coinvolgendo siti specializzati e blog del settore. In questo caso la pubblicità generalista è stata sostituita da un modello più verticale.
  • I vantaggi del nuovo formato. Se la pubblicazione cartacea ha dei vincoli ben precisi (più pagine ci sono e più aumentano i costi), in quella elettronica la regola vale molto meno. Inoltre, sfruttando sapientemente il nuovo formato, i quattro autori hanno incluso nel libro elettronico dei contenuti aggiuntivi quali versioni alternative, interviste, dietro le quinte e altre informazioni che, alla fine, costituiscono la metà della pubblicazione.
  • Nessun DRM. Nessun costo aggiuntivo per la gestione dei diritti digitali, nessun problema da parte di lettori in panne e piena libertà di tradurre il libro in ogni formato presente e, probabilmente, futuro.
  • Ultimo ma non ultimo, i diritti di pubblicazioni restano in mano agli autori.

Questo è, ovviamente, solo un esempio che potrebbe non essere applicabile a tutti i casi possibili. Tuttavia è indicativo del fatto che gli autori si stanno svegliando e si stanno organizzando per venire in contro ai lettori. Le “grandi” case editrici dovrebbero imparare da queste esperienze, non pretendere di insegnare quello che non hanno ancora compreso. Il vostro monopolio sta scricchiolando rumorosamente: fatevene una ragione.


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Commenti

Una risposta a “eBook: un esempio concreto”

  1. Avatar Kurgan

    speriamo che altri seguano la stessa strada, ma scommetto che, come per la musica, le case faranno in modo che non possa accadere.

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