Per iniziare la lettura soddisfacente di una fanfiction, dobbiamo per prima cosa pensare a che tipo di storia si vuole: breve e soddisfacente o lunga, complessa e potenzialmente utile per levarsi un dente su situazioni che non ci hanno soddisfatto nel canon?
Il secondo tipo è quello per così dire “classico” vale a dire composto di capitoli di minore o maggiore lunghezza che spesso sono introdotti da un disclamer in cui si dichiara che il materiale usato non è il proprio (tranne per i personaggi propri o situazioni di propria creazione) e chiusi altrettanto spesso da note d’autore che possono variare da avvertimenti, commenti buffi o richieste di un commento per valutare la qualità del materiale proposto. Il primo genere invece è composto sia da One Shot che, come si può capire bene, sono autoconclusive oppure essere Stand-alone e Drabbles. Le prime sono storie che si possono leggere spesso sia come One Shot sia come (potenzialmente) parte di un gruppo di storie simili in sequenza. Le drabbles sono spesso lampi di ispirazione dell’autore che spesso non hanno una vera e propria trama riducendosi a frammenti, scene o situazioni. Come si può notare, il confine tra struttura classica e quella più “fanfictionara” è abbastanza labile.
Del secondo elemento importante per la scelta, il genere, ho già fatto un ensemble nell’articolo precedente: dai classici avventura/romance/mistero/soilcapperoio (ovviamente le declinazioni sono infinite) ai fluff, lime, lemon e PWP. Per ripassare brevemente questi ultimi elementi rientrano nel cosiddetto ambito romantico e delineano il livello di attrazione sessuale dei personaggi.
Le sigle sono un altro elemento da tenere a mente, visto che ci permette di scegliere a colpo sicuro
OC => Original Character (la roba degli autori e quindi manipolabili ancora di più dei personaggi altrui. Attenzione che spesso le donne sono ritratte come Mary Sue vale a dire perfette, bellissime, con poteri strabilianti e (ma questa è nota personale perché c’è a chi piacciono) dannatamente irritanti e abbastanza inutili). Aggiungerei che vale anche per gli uomini (noti come Gary Stu).
OOC => Out Of Character (personaggi che hanno un modo di fare ben stabilito che si comportano come se fossero usciti di senno… o anche rinsaviti nel caso di quelli già tarati di loro).
AU => Alternative Universe (in cui alcuni fatti del canon non sono mai esistiti o vengono modificati ai fini della storia .
R & R => Read and Review (come già detto è una captatio benevolentiae)
Altri codici, come già detto, sono legate al rating, ai capitoli immessi e via discorrendo. La cosa più importante, come ho imparato da luuuunga esperienza, è: controllate se la storia è completa o meno. Se la dicitura non c’è, controllate la data dell’ultimo aggiornamento. Se è molto vecchia, leggete a vostro rischio e pericolo. Enjoy!
What remains of the fic…
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