Lo so, questo post attirerà contro di me fulmini e saette… ma sono ottimista: credo nella resurrezione.
In questi giorni sto assistendo ad un simpatico mix tra “spennellata sulla coscienza” e “pecoroni del mondo uniamoci“: il cambio della propria immagine del profilo con quella di un cartone animato della propria infanzia. Entrambi questi atteggiamenti sono tipici di Facebook e si manifestano con frequenza regolare, soprattutto il primo.
Quando ho visto i primi “cambi” ho pensato che fosse l’idea di qualche buontempone, tanto da chiedere a un paio dei miei contatti che già avevano fatto la modifica il perchè di questa cosa e ho ricevuto risposte poco chiare, molto confuse. Con facilità sono, però, riuscito a trovare il perchè ed il percome di questa idea e… francamente sono rimasto deluso e ho deciso di non partecipare.
La mia impressione (si, lo so, è certamente sbagliata) è che ci sia tanta ipocrisia in gesti come questi e quello che leggo in queste azioni è una cosa tipo “Hey, è la settimana dell’infanzia… e io ci partecipo attivamente… cambio la mia immagine di profilo anche io.”
Ma fare qualcosa di concreto… no? E solo in questi giorni bisogna pensare all’infanzia? Gli altro 358 giorni no?
Lo so, sono cinico e probabilmente anche un po’ stronzo. Lo so benissimo. Ma questo è quello che penso. E, tristemente, è la stessa identica cosa che penso quando vedo cose tipo “Pinco Pallino ha aderito alla causa ‘Raggiungiamo <numero superiore a 100.000> iscritti per fermare <causa banale e ovvia>’” oppure quando vedo “Pallino Pinco si è iscritto al gruppo ‘facebook contro la [pedofilia|vivisezione|ecc. ecc.]‘.
L’immagine è quella del vecchio barbiere che con la spazzola toglie dalla spalla i capelli rimasti… solo che in questo caso la spalla sarebbe la nostra coscienza.
A questo poi aggiungiamo tutta quella marea di pecoroni che hanno fatto questo cambio non sapendo bene di cosa si tratta. E ce ne sono, credetemi. Provate a chiedere ai vostri contatti per verificare. Chiedete il perchè di questa iniziativa. Chiedete su cosa bisogna sensibilizzarci e non limitatevi alle frasi fatte tipo “è la settimana dell’infanzia”. Quello lo sa anche Nicole che di anni ne ha 5. Quanti sanno entrare nei particolari? Quanti sanno qualcosa della “Convenzione sui Diritti dell’Infanzia“?
Tornare bambini per qualche minuto, per qualche ora o, ancora più ipocritamente, per qualche giorno modificando l’avatar del proprio profilo di facebook non serve a nulla.
Più che tornare bambini, dovremmo pensare di più e con più attenzione ai bambini e, magari, porre maggiore attenzione al loro futuro.
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