Con notevole ritardo, questo fine settimana ho finalmente completato la visione del keynote presentato da Steve jobs nell’ultima Apple WWDC su YouTube.
L’ho trovato un po’ sottotono rispetto alle presentazioni viste nei mesi passati, che erano state decisamente di impatto maggiore, nonostante in questo particoalre frangente le novità fossero molte e qualcuna anche interessante.
Tutti ormai sapete che una delle novità presentate è stato iCloud, il sevizio di Apple che consoliderà l’offerta online esistente in un prodotto nuovo e apparentemente più funzionale.
Per mostrare che Apple ha tutti i mezzi per supportare una infrastruttura cloud di questo tipo e con la capacità promessa, proprio negli ultimi minuti di presentazione, Jobs ha mostrato le fasi di costruzione della terza server farm della Azienda, sia all’esterno che all’interno.
In qualche fotogramma che mostra per brevemente un corridoio freddo della farm, ho notato una cosa curiosa che potete anche voi vedere nelle due foto inserite in questo post.
Vi sarete resi conto che nessuno dei server nei rack è un server Apple, ma anzi le mollette di dischi hot-swappable di colore bordeaux ci fanno capire subito che queste macchine sono prodotte da un’altra Azienda californiana abbastanza nota agli addetti al settore.
Sarebbe stato di grande impatto mostrare come anche l’infrastruttura server che sta dietro le quinte dell’offerta consumer di Apple è basata su Mac e MacOS X, non tanto per i fan sfegatati – che per loro definizione rimangono tali indipendentemente che quello che succede – ma piuttosto nei confronti del mercato business.
Il messaggio che passa allo spettatore, a mio parere, è che il Mac va bene per i giochini a casa, ma quando invece il gioco si fa duro e si parla di stabilità del business – e di profitti della Apple – bisogna rivolgersi a una informatica di tipo e marca diversa, forse più seria.
Che il mago del marketing stavolta abbia toppato alla grande?
4 risposte a “Tu usa il mio che io uso il tuo”
Lo dico io: sono server HP. 😉
Secondo me hanno fatto apposta a rivelare il minimo indispensabile per riconoscerli. Apple e’ troppo attenta a questi dettagli per lasciarseli scappare e questo product placement potrebbe significare un notevole sconto per la fornitura.
Apple non produce piu` server, quindi ovviamente doveva appoggiarsi a qualcun altro.
Poi e` chiarissimo che Apple vive sugli ipad, iphone, ipod, istacippa, e fondamentalmente vende giochini di scarsa utilita`. E questo lo capiscono tutti, tranne i fanbois.
Apple aveva un business scarso con i server prima. E anche oggi. Infatti, la scelta di limitarli ad hardware “normale” identifica chiaramente la volontà di servire le piccole realtà, con un prodotto che si sta sempre più assottigliando.
I giochini al momento vendono bene e quello gli basta, credo.
Evidentemente i server Apple costavano troppo pure per loro. 😀