Questo è una delle FAQ di un sito che offre hosting su macchine virtuali.
Siamo capaci tutti di capire quale sia il sito, ma non è questo il punto e vi chiedo cortesemente ci non citarlo nei commenti per “evitare di avere guai di tipo… Imperiale.”
I processori Intel 80386 e Motorola 68030 nella seconda metà degli anni ’80 del secolo scorso hanno introdotto, tra le altre tecnologie, un notevole passo avanti nella gestione della memoria (MMU). Molti software degli anni ’90, uno per tutti il favoloso QEMM386, traevano vantaggio da questa tecnologia per virtualizzare l’indirizzamento della RAM.
Sempre in quegli anni, IBM lanciava i suoi S/390 (poi zSeries), dotati di una tecnologia di virtualizzazione che consentiva di eseguire diversi sistemi operativi contemporaneamente.
Linux, Windows, Mac OSX e altri sistemi operativi utilizzano da vari lustri sistemi di allocazione virtuale della RAM in cui è normale che la stessa area di memoria fisica venga utilizzata da vari task in momenti diversi.
Ci sono sistemi di virtualizzazione disponibili a tutti (ok: VMware) certificati da NSA per eseguire sullo stesso ferro sistemi operativi con diversi livelli di sicurezza, che garantiscono, quindi, una separazione totale delle VM, anche se la CPU sottostante ha dei bachi.
Questo è il risultato di oltre vent’anni di progresso hardware e software delle tecnologie informatiche. Vent’anni buttati nel cesso da una FAQ inutile che, con un po’di onestà e umiltà, si sarebbe potuta fermare alla prima frase.
Per favore, le pagine tecniche lasciatele scrivere dai tecnici. I commerciali fateli divertire con le presentazioni in PowerPoint e con i testi in Comic Sans.
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