Anni fa avevo fatto una prova su me stesso circa la possibilità di rileggere le informazioni scritte sui fogli che passano in un tritadocumenti.
A parte la frantumazione pressoché totale (meno di 5 millimetri nel lato più lungo) dei fogli, c’è sempre il rischio che le informazioni possano essere lette o ricostruite. Esistono anche dei software che con poca spesa permettono di recuperare i dati dai fogli tritati solamente in un senso (spaghetti).
WPIX riporta che durante la tradizionale parata del giorno del ringraziamento di quest’anno sarebbero state utilizzati come coriandoli anche degli spaghetti con informazioni sensibili della polizia della Contea di Nassau. Macy’s, l’organizzatore della parata, ha dichiarato che gli unici coriandoli ammessi sono quelli tradizionali di carta colorata non stampata; la polizia della Contea di Nassau ha dichiarato che verrà avviata un indagine sul caso e sui metodi di distruzione dei documenti.
In moltissime organizzazioni non hanno una politica di distruzione delle informazioni stampate e banalmente buttano i fogli di carta appallottolati nel medesimo cestino in cui finiscono la carta delle caramelle e i bicchierini del caffè.
A parte un senso civico di riciclo della carta, un cestino distruggidocumenti (anche solo a spaghetti, per iniziare) a fianco ad ogni cestino normale sarebbe auspicabile sia per ridurre i rischi di fuga di informazioni sia per sensibilizzare le persone sull’importanza della distruzione dei documenti. Tra l’altro la carta tritata occupa meno posto e può essere più facilmente compressa dei fogli interi. Alcuni utilizzano gli spaghetti come riempitivo per gli imballaggi: una buona idea, ma da applicare solamente se l’originale non contiene dati da non divulgare. (via Mikko Hypponen)
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