QR code per il WiFi


I QR code possono essere utilizzati per configurare automaticamente le impostazioni della rete WiFi.

In un articolo di ieri vengono descritti i rischi dell’uso pubblico non controllato dei QR code. Questo tipo di utilizzo è relativamente più sicuro perché lo si può usare senza problemi in ambienti privati.

Esiste, per Android, uno standard per configurare le reti WiFi sui dispositivi mobili. Questo metodo permette di evitare di scrivere password in chiaro e di obbligare gli ospiti a scrivere password complesse, quindi si possono utilizzare password lunghe nelle reti per gli ospiti e le si possono cambiare spesso senza timore di mettere a disagio gli ospiti stessi.

Se il codice viene letto con un’applicazione come Barcode Scanner verranno visualizzati i dati della rete (ma non la password) WiFi prima di poterli salvare.

Grazie alla versatile libreria TCPDF di Nicola Asuni, Siamo Geek mette a disposizione un tool per generare un file PDF con il QR code di una rete.

Una volta stampato, il codice potrà essere appeso nelle aree coperte dal WiFi affinché gli ospiti possano configurare velocemente i loro dispositivi. I più paranoici non appenderanno la stampa in un punto visibile dalla finestra.


6 risposte a “QR code per il WiFi”

  1. Visto che stiamo parlando di QR code, ci sono un paio di cose che mi lasciano perplesso. La prima e` che nessun telefono esca con una applicazione per leggere i QR code integrata nel sistema operativo, e la seconda e` che mi chiedo come mai l’applicazione che indichi, Barcode Scanner, si permetta di chiedere pieno accesso ai miei contatti, pieno accesso a internet, e accesso ai miei bookmark.

    • Per l’applicazione integrata sono abbastanza favorevole: meno cose ci sono e meno cose si rompono.
      Per Barcode Scanner… chiedilo a loro! 🙂

  2. Pure io sono d’accordo per l’applicazione integrata (se mantenuta e aggiornata anche su device non nuovissimi, altrimenti meglio una esterna al SO che viene aggiornata più spesso).
    Per quanto riguarda i permessi di Barcode Scanner puoi vedere qui http://code.google.com/p/zxing/wiki/FrequentlyAskedQuestions
    dove spiega uno per uno a cosa servono i permessi (a parte l’accesso a internet che, suppongo, possa servire per statistiche di utilizzo).
    Un problema di android è la mancanza di granularità sui permessi dati a un’applicazione: ad esempio il permesso di leggere i contatti può essere comodo per qualcuno, inutile per altri, e potrebbe essere chiesto all’utente con un popup solo quando realmente necessario…

    • Mi correggo da solo: il permesso di accedere a internet serve perché quando si scannerizzano codici IBAN Barcode Scanner cerca automaticamente il titolo del libro e altri dati a riguardo.

    • Grazie per avermi segnalato la FAQ per Barcode Scanner. Sono diventato ossessivamente paranoico con le applicazioni che installo nel telefono. E credo di aver ragione ad esserlo.

      • Non sei l’unico ad esser diffidente. Se mi trovo davanti un applicazione che per fare una “scurreggina” mi chiede dei permessi spropositati sul mio telefono tra cui magari “la mia posizione precisa” (perchè?) o lo “ius primae noctis” sulla mia progenie qualche dubbio me lo faccio venire.

Rispondi a Kurgan Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *