Tom Clancy (1947 – 2013)

Ieri è mancato Tom Clancy, ricoverato in un ospedale di Baltimore.

Prima assicuratore e poi prolifico scrittore, è molto probabile che molti lettori di questo sito abbiano letto o visto qualcosa scritto da lui.

Il suo primo grande successo è stato The Hunt for Red October (La grande fuga dell’Ottobre Rosso), da cui è stato tratto un film con Sean Connery e Alec Baldwin, che ha vinto un oscar nel 1991; in italiano ha ovviamente cambiato nome in Caccia a Ottobre Rosso. Già in questo romanzo si vede lo stile di Clancy, che descrive in maniera estremamente dettagliata i particolari di mezzi e attrezzature militari, con degli “incisi” di qualche pagina che dimostrano la sua preparazione enciclopedica in merito senza però far calare l’interesse nella narrazione.

Dopo questo successo, Clancy ha scritto svariati romanzi di spionaggio militare o tecnologico alcuni dei quali appartenenti a saghe diverse: Jack Ryan, Op-Center, Net Force, Power Plays.

La sua produzione letteraria include anche molti interessantissimi saggi militari, dei quali consiglio la lettura in lingua originale perché se sono stati tradotti tutti come Fighter Wing, le versioni italiane sono uno spreco di danaro e di carta. (via BBC)


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Commenti

2 risposte a “Tom Clancy (1947 – 2013)”

  1. Avatar Michele
    Michele

    🙁 Il suo genere letterario non era il mio… ma quante ore a giocare con Splinter Cell e Rainbow Six!

  2. Avatar Gino
    Gino

    Solitamente io sono uno che non ama quando cambiano il titolo di un film, specie quando in Italia viene usato un titolo in inglese che non e` il titolo originale (vedi “A Lady In Paris”, oppure “The Millionaire”).

    In questo caso, pero’, il titolo del film italiano e` molto piu` fedele all’originale rispetto al titolo del libro.

    E devo ammettere che quando ho letto il libro a suo tempo (prima che girassero il film) ho comunque apprezzato il titolo italiano del libro, che ha un tono simile a come parlavano gli addetti alla propaganda dell’Unione Sovietica.

    Un film invece ha piu` successo se ha un titolo breve, e riavvicinarsi all’originale in inglese (togliendo pure l’articolo) mi e` parso una buona scelta.

    Cio` detto, mi unisco al dispiacere per Tom Clancy. Ho passato ore molto belle a leggere i suoi libri. E non credo che si possa dire nulla di meglio per uno scrittore.

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