Capro espiatorio


Trovasi i server sfondati da un attacco informatico non è mai una bella cosa, ancora meno bella è quando si riceve la notizia dalla pubblicazione dei dati trafugati.Ma ci sono modi appropriati per reagire e ci sono reazioni scomposte.

Molte organizzazioni presenti su Internet sanno che un attacco informatico è tra gli eventi nefasti da mettere in conto e spesso ci sono piani di reazione già pronti che coinvolgono sia la parte tecnica sia la parte di relazioni con il pubblico e con i clienti/utenti.

Quando un’organizzazione politica vene sfondata e uno dei suoi membri tuona che il problema è la sicurezza informatica dell’Italia ha sbagliato tutto.

Innanzi tutto ha sbagliato perché la compagine politica a cui appartiene non è l’Italia.

In secondo luogo ha sbagliato perché la sicurezza dei server su cui sono registrati i dati del suo gruppo deve essere garantita ex lege dall’amministratore di sistema e dal responsabile della tutela dei dati personali (in questo caso si tratta di dati sensibili, trattandosi di politica). Se le persone scelte non sono all’altezza, non è un problema dell’Italia.

In terzo luogo sbaglia nel non ammettere una colpa e a dire, come ogni chiacchiera da bar, che la colpa è dell’Italia, quindi tutti colpevoli, nessun colpevole.

Sarebbe auspicabile che quando un gruppo politico serio, qualsiasi gruppo politico, subisce un attacco di questo tipo faccia condurre un’analisi ad un’entità terza, pubblichi i risultati assieme al piano di rimedio delle falle. Si tratta di dati sensibili di cittadini, non di un torneo di fantacalcio.

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7 risposte a “Capro espiatorio”

  1. Condivido in pieno il tuo pensiero. Si dovrebbero fare dei cartelloni luminosi in modo tale che le persone leggano bene e si rendano conto di come vengono veicolate le notizie.

  2. “Se le persone scelte non sono all’altezza, non è un problema dell’Italia.”

    ma lo potrebbe diventare, alle prossime elezioni

  3. So di chiederti molto, ma hai idea di cosa intendesse Di Maio quando parlava della sicurezza informatica in Italia?

  4. Peraltro ora hanno annunciato di aver intrapreso un’importante contromisura per controbattere gli effetti dell’attacco: hanno mandato una mail a tutti gli iscritti con l’invito a cambiare password. Ah bé, fino al prossimo leak…

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