Non è più una novità che RedHat abbia deciso di fatto di trasformare CentOS in una sorta di Fedora, ovvero una distribuzione in cui vengono testati i pacchetti prima di passarli in produzione.
Gregory Kurtzer, fondatore del progetto CentOS, ha deciso quindi di rifondare un progetto analogo con alcune modifiche derivate dalle lezioni imparate dagli errori commessi con CentOS.
Ed ecco che è nato Rocky Linux.
Per la descrizione della distribuzione le storie, i retroscena eccetera vi rimando ad altri siti, qui vorrei raccogliere alcune informazioni ed esperienze in merito alla migrazione verso Rocky Linux, dal momento che il supporto per CentOS 8 scade alla fine del 2021; è vero che CentOS Stream viene supportato fino al 2024, ma oramai è diventata una distribuzione di test e non una distribuzione stabile.
Per migrare la propria CentOS a RockyLinux si può utilizzare lo script migrate2rocky messo a disposizione da Rocky Linux. Dal momento che lo script è attivamente manutenuto, consiglio di scaricarlo ogni volta appena prima di utilizzarlo.
Al momento della prima redazione di questo articolo lo script non ha molti parametri, solamente la possibilità di fare alcune verifiche (-V
) e di eseguire la migrazione (-r
).
Consiglio di effettuare gli aggiornamenti prima di eseguire migrate2rocky, anche perché se non lo fate voi lo fa lo script. Se lo si fa preventivamente a mano si possono verificare ed eliminare eventuali errori e comunque si toglie un’incognita dall’equazione.
E’ anche buona cosa eseguire lo script con l’opzione di verifica per vedere se vengono riportati degli errori o delle segnalazioni.
Se avete installato CentOS 8 con una versione recente di VMware in cui avete specificato che il sistema operativo è, appunto, CentOS 8 dovete disabilitare il secure boot: spegnete la VM e togliete la spunta da Secure Boot Enabled nelle opzioni di boot della VM e riaccendete. Questo non cambia nulla a livello dell’operatività di CentOS.
Se il vostro Linux gira in una VM questo è il momento giusto per fare una snapshot, altrimenti è il momento giusto per fare un bel backup.
Lo script di migrazione esegue prima una verifica dei repository attuali, poi importa le chiavi di quelli nuovi e quindi scarica ed installa gli RPM di Rocky Linux.
I pacchetti tipici di CentOS vengono sostituiti con gli analoghi di Rocky Linux, alcuni esempi:
CentOS Stream 8 | Rocky Linux 8 |
centos-logos-ipa | rocky-logos-ipa |
centos-backgrounds | rocky-backgrounds |
centos-gpg-keys | rocky-gpg-keys |
centos-logos | rocky-logos |
centos-indexhtml | rocky-indexhtml |
centos-stream-release | rocky-release |
centos-logos-httpd | rocky-logos-httpd |
centos-stream-repos | rocky-repos |
L’operazione non è breve, la lunghezza dipende molto dalle performance della macchina e dalla banda disponibile per scaricare i pacchetti di Rocky Linux.
Al termine lo script invita a riavviare la macchina, magari prima date un’occhiata al file di log prodotto per vedere se ci sono cose strane.
Se tutto è andato come si deve, il sistema si riavvia e tutto funziona come prima.
Ricordatevi di rimuovere la snapshot.
Potreste avere dei problemi con pacchetti che dipendono dal pacchetto centos-release, nel qual caso la cosa migliore è contattare il manutentore del pacchetto per chiarimenti prima di passare a Rocky Linux.
Per ora ho fatto dei test con installazioni banali (server NTP o proxy Veeam) e con alcune installazioni di LibreNMS, tutte migrate da CentOS Stream, che erano state migrate a loro volta da CentOS 8 e non ho incontrato problemi, né me ne aspettavo con questo tipo di installazioni.
E’ normale che rimangano i rifermenti ai vecchi kernel CentOS al boot, anche se non funzionanti. Questi spariranno una volta che i successivi aggiornamenti installeranno nuovi kernel.
Finché lo script non viene aggiornato (c’è un baco aperto in merito), se compare il messaggio
Importing GPG key 0x5F11735A:
Userid : "Remi's RPM repository remi@remirepo.net"
Fingerprint: 6B38 FEA7 231F 87F5 2B9C A9D8 5550 9759 5F11 735A
From : /etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-remi.el8
e lo script si ferma, premere Y
e poi Invio, potrebbe essere necessario farlo più di una volta.
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