Apprendo per vie notevolmente traverse che eDigita, un sito italiano che venderà libri pieni di DRM, andrà online il prossimo 18 ottobre.
Eppure avevo scatenato Google Alert, come mai non è finito nella trappola del motore, malgrado eDigita abbia attivato Google Analytics sul proprio sito?
Vado a vedere il sito rinnovato tre giorni fa: graficamente impeccabile, quasi asettico. Ci vuole poco tempo per capire perché Big-G lo sta snobbando: tutto il testo che si legge a video è contenuto in due file grafici in formato PNG salvate da Adobe ImageReady senza uno straccio di ALT, per giunta.
Ci sono tre PDF realizzati con Adobe Illustrator CS4 che, fortunatamente, contengono del testo indicizzabile, ma (almeno alle 06:00 del 3 ottobre) la pagina principale non contiene una sola parola indicizzabile, nemmeno uno straccio di META DESCRIPTION. Nulla.
Nel 2010 a molti vecchi lupi della Rete questo potrebbe sembrare assurdo, ma purtroppo il caso citato sopra è tutto fuorché isolato.
Non ci sono “ricette magiche” per essere alti nel ranking dei motori di ricerca. Questa affermazione non deriva da una profonda conoscenza della Rete o da lunghi e sudati studi, ma da una semplice constatazione logica: se esistesse un algoritmo per essere primi nelle ricerche, tutti (o, comunque, tanti) lo utilizzerebbero, la qual cosa livellerebbe tutti quelli che vorrebbero essere primi.
Ci sono metodi per scalare, a fatica, la classifica che si riassumono essenzialmente in “cerca di avere spesso qualcosa di interessante da dire agli altri”. Se qualcuno vi estorce quattrini per scorciatoie facili e veloci, state attenti: il Lato Oscuro è più facile, seducente e rapido, ma una volta che il Lato Oscuro intrapreso avrai… Ma divagando io sto.
Tutti gli sforzi per essere simpatici ai motori di ricerca (registrarsi, generare i sitemap, usare i loro tool…) diventano abbastanza inutili se il motore di indicizzazione non ha testi da elaborare. E se non si viene indicizzati, è inutile dare colpa a questo o a quello, quando basterebbe guardarsi allo specchio.
I metodi per rendere un sito più amichevole ai motori di ricerca e, quindi, scalare il famigerato ranking non sono né scienza missilistica né arcani magici, ma sono poche semplici linee guida disponibili a tutti. Certo ci vuole un po’ d’umiltà per leggerle e applicarle, spesso la parte più difficile del processo.
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