Il secondo intercalare

31 Dicembre 2008 23:59:58
31 Dicembre 2008 23:59:59
31 Dicembre 2008 23:59:60
1 Gennaio 2009 00:00:00
1 Gennaio 2009 00:00:01

Errore? No, è esattamente quello che è successo quella notte a causa dell’introduzione del secondo intercalare (leap second in inglese).

Purtroppo alcuni software, tra cui Oracle, hanno avuto dei problemi, quindi ITU sta prendendo in considerazione (link a un documento MS-Word) l’eventualità di abolire il secondo intercalare, quando sarebbe meglio scrivere dei software che tengano presente questa eventualità.

Moltissimi software si basano sul fatto che “ogni secondo ne passa uno” e non contemplano che l’orologio interno del sistema operativo batta due volte la stessa ora o, peggio, batta un’ora minore di quella attuale. Sui sistemi *NIX e su quelli per cui è disponibile un porting del software l’uso di ntpd come demone sempre attivo mitiga molto questo problema; di contro, la schedulazione di una sincronizzazione una volta ogni tanto può comportare rischi.

Purtroppo il secondo intercalare non è prevedibile o pianificabile in quanto dipende dalle anomalie astronomiche della rotazione della Terra attorno al Sole. È comunque possibile scaricare liberamente un file di testo opportunamente formattato con le indicazioni dei secondi intercalari.


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Commenti

2 risposte a “Il secondo intercalare”

  1. […] La Conferenza Mondiale sulle Radiocomunicazioni ha deciso di non decidere e di rinviare ogni decisione in merito al secondo intercalare. […]

  2. […]  UT1 e il tempo coordinato universale (UTC) si avvicina agli 0,6 secondi viene applicato un secondo intercalare per mantenere il delta tra le due misure entro 0,9 secondi in valore […]

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