Facebook fa notizia

Ieri sera facebook andava a strappi e spesso mi beccavo errori di connessione o di qualcuno dei loro reverse proxy. “Poco male” mi sono detto, ho spento il PC e ho continuato a leggere il libro (elettronico, si capisce) che avevo iniziato ieri.

Stamattina scopro che il problema di ieri è una notizia.

Che Paolo o altri blog tecnici ne parlino mi sembra normale per la natura dell’evento e non c’è da stupirsi.

Ma è anche la stampa generalista a parlarne: El País apre la pagina di tecnologia con la notizia dei problemi di facebook e anche il New York Times dà conto del fatto nella medesima sezione.

Bisogna convivere con il fatto che per qualche ora all’anno alcuni servizi non vitali che sono sempre attivi non lo siano. Non è un dramma, ma una cosa assolutamente normale: tempo fa avevo fatto qualche conto in merito alla percentuale di uptime. Qualche ora di non disponibilità di un social network non sono un dramma, ma sono o un incidente (come sembra sia il caso del fatto in specie) o un motivo tecnico di manutenzione che deve passare necessariamente per un breve periodo di non disponibilità.

Facciamocene una ragione.


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Commenti

5 risposte a “Facebook fa notizia”

  1. Avatar kazuma
    kazuma

    Facebook fa sempre notizia. Ma non solo così.

    Quando qualcuno oramai è sulla via del tramonto, si inventa un articolo che parla male di Facebook… vedi Wired.

    1. Avatar Luigi Rosa

      Mi era capitata per le mani una copia di wired italia un annetto fa. Non credevo si potesse arrivare cosi’ in basso.

  2. Avatar Stefano Petroni
    Stefano Petroni

    Tanto rumore per nulla

  3. Avatar Lord Kap

    Luigi Rosa :
    Mi era capitata per le mani una copia di wired italia un annetto fa. Non credevo si potesse arrivare cosi’ in basso.

    Avendo iniziato in mano a Luna, Wired italiano era partito dal basso.

  4. Avatar Kurgan

    Oggi per moltissime persone internet e` facebook. Oggi si vendono cellulari “con facebook”, non “con una connessione internet, un browser, e un client email”.

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