Autore: Fiordortica

  • Per Voi PC users

    Tempo addietro ho dedicato un articolo a Pogo, un dj/vj australiano esperto in manipolazioni di sample da film/canzoni/telefilm e via di questo passo.
    Tra il nove e l’undici gennaio Pogo ha sfornato una nuova serie di remix, per lo più lavori incompleti finiti o lasciati così ma in qualità migliore delle registrazione prese ai suoi live. Uno di questi però è stato commissionato  per Microsoft CES 2012. Io ho un Mac ma questo remix ha il suo perché.

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=3QoKhL0aS5I&w=480]

    Il remix è disponibile anche in formato audio sul tumblr dell’artista. Consiglio l’ascolto dell’audio delle altre tracce se la musica elettronica è il vostro genere.

    Piccolo bonus: Il sogno del Computer di Musica per Bambini (che non lo è manco pe’ niente… sono un pelo NSFW/molto poco politically correct) con video creato per Illustrazianti 2012.

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=Yoxm-dxqXlU&w=480]

     

     

  • Quando il contatto è impossibile

    Nel ’45/6 una coppia di artisti legati al mondo dello spettacolo e dell’arte decise di fare fronte comune e creare insieme un film.
    Ci furono decine di bozzetti e disegni preparatori e le idee scorrevano a fiume. L’artista che si occupò della parte disegno era geniale e per questo folle (molti sostengono che fosse una pazzia molto calcolatrice e una semplice maschera… ma con Avida Dollars non si può dare niente per scontato…). L’altro non era così stravagante ma anche lui un visionario in altro ambito. Tra i due c’era un uomo che Dollars chiamava una presenza fantasma che faceva da tramite e teneva assai al progetto contribuendo in ogni aspetto.
    Nonostante questo trio di alto livello, a causa guai economici e probabile altro (succede quando grandi personalità entrano in contatto ma questa è solo una mia speculazione), il progetto venne abbandonato. Venne riesumato 58 anni dopo, utilizzando le decine di storyboard e bozzetti. Il tutto corredato da splendida musica creata da Armando Dominguez e cantata da Dora Luz (a Dollars non piaceva ma io la trovo splendida…).
    Avete indovinato chi è questo trittico? Ho dato un bell’indizio con l’anagramma del nome dell’artista…
    Ecco qui il prodotto finito così vedrete da voi la soluzione del mistero.
    Su Google si possono trovare alcuni dei bozzetti.
    Per maggiori info qui e qui.

     

  • Idee geniali ma non pratiche?

    Girovagando nella rete ho incontrato questo link.
    Come si può vedere, è un concept art per delle pile ricaricabili mediante USB. Alla mia mente quasi del tutto ignorante sulle dinamiche di queste cose è parsa un’ottima idea ma la lettura dei commenti al post mi hanno fatto sorgere dei dubbi sulla sua attuabilità. Ma la domanda che mi chiedo più di tutte è forse la più banale: ma le pile per loro natura non devono essere del tutto chiuse? Nel senso, un’apertura laterale può inficiare le capacità di una pila? Al punto che forse un semplice caricabatterie USB da computer forse è un’idea più pratica… Specifico forse che a me le idee strampalate piacciono al di là della loro praticità e attuabilità…

  • Sei la mia rosa poiché le rose mi ricordano sempre di te…

    Vorrei parlare in questa sede di un altro corto geniale e struggente.
    Proviene dalla terra del Sol Levante, dov’è uscito a metà degli anni ’90 e mescola molti temi: futuro, esplorazione spaziale, lirica, ossessione, amore e illusione.
    Il corto in questione è racchiuso con altri due fratelli sotto il nome collettivo di Memories che è un film ma gli episodi sono vedibili singolarmente come corti ed è così che identifico quello di cui parlerò. Qui il link del trailer. Il nome è bellissimo quasi quanto la storia che narra: Magnetic Rose. Il regista è Katsuhiro Otomo che ha scritto la storia originale da cui è tratto Magnetic Rose e il copione degli altri due corti, oltre a dirigere.
    Premessa fondamentale: pur possedendo il DVD di Memories, non sono mai riuscita ad interessarmi alla storia degli altri due corti: Stink Bomb e Cannon Fodder. Ho provato a vederli ma non riuscivo a seguirli forse per lo stacco netto di tema con Magnetic Rose. Quindi se volete cercare e comprare il DVD basandovi su quello che dirò del primo del mazzo e scoprite di ritenerlo un ciofecone, per favore tenete a mente quanto detto. Don’t shoot the messenger!
    Dunque Magnetic Rose. Qui un assaggio della colonna sonora che è meravigliosamente curata a opera di Yoko Kanno che si è occupata delle musiche di altri anime come nel caso di Wolf’s Rain, i Cieli di Escaflowne, Ghost in the Shell e tanti altri. Il motivo per cui ho incluso questo link è che l’elemento musicale è una parte fondamentale di una storia. Non posso dire troppo della trama per non rovinare la visione ma posso dirvi che siamo in un futuro neanche troppo lontano dal nostro (per quanto personalmente penso ci siano delle incongruenze nelle date che vengono menzionate ma questo potrebbe essere dovuto ad un doppiaggio imperfetto) dove un’astronave spazzin- ahem operatrice ecologica (:P), la Corona, riceve un misterioso SOS nelle forma di un’aria di Madame Butterfly, Un bel dì vedremo (cantato da Maria Callas). Per il rispetto delle regole spaziali sul soccorso i nostri sono costretti a investigare questo SOS… un’azione che darà avvio alla storia.
    E’ interessante vedere che, anche se la storia è estremamente breve (mezzora su per giù), c’è una buona caratterizzazione dei personaggi e i dettagli sono molto curati. I personaggi sono pochissimi ma si arriva a preoccuparsi per la loro sorte. Questo è sempre un buon segno di una storia ben raccontata. Considerato che lo script è opera dal compianto Satoshi Kon, maestro di un certo livello (se si vuol ricorrere a un eufemismo alquanto riduttivo) e autore anche del bellissimo film Millenium Actress,  direi che si riconferma una perla d’autore.
    Une delle attrattive di questo corto è che si riesce a mescolare e accostare argomenti ed elementi così disparati come le trine e le tute da esplorazione spaziale ad una storia d’amore che ha come suo elemento portante il rimpianto e l’ossessione, gestiti in un modo tale da compromettere chiunque ne venga in contatto nonostante la verità di un aspetto marcescente sia celato da illusioni e gloria passata. Non è l’unica forma di amore menzionata e questo sarà determinante per la conclusione della storia. Se volete qualcosa di leggero sappiate che qua non si ride. Per quello è più adatto Stink Bomb.
    Quando la storia raggiunge il suo climax con una potentissima versione di Tu Tu Piccolo Iddio, tratto anch’esso da Madame Butterfly, io ho sempre i brividi. Allo stesso modo la coda finale con un malinconico sassofono mi commuove sempre. Un gioiello.

    Godetevelo.

    E non guarderete più le rose con gli stessi occhi…

  • Uomini! Il vostro pelo è creativo!

    Infatti diventa la base di un nuovo font.
    Una studentessa ventenne della Tama Art University del Sol Levante ha preso spunto da (o forse spuntato …)  dei peli maschili per realizzare questa raccolta di lettere pilifere. L’effetto è… particolare ad essere buoni ma evidentemente è una buona idee commerciale datosi che la Adidas lo ha usato in una pubblicità (si spera solo locale… e qui delle battute sulla depilazione ci potrebbero star bene…).
    Qui il link… scendete un pochino e ammirate… il primo post con i disegni ha invero una qualità ipnotica…

  • Un Costruttore di Mondi

    Si parla del bellissimo corto di Bruce Branit, World Builder. Bruce Branit, per chi non lo sapesse, è un regista che si occupa anche di effetti speciali digitali e ha lavorato su Star Trek, Lost, King Kong e molto altro ancora. Ha una sua pagina personale su Wikipedia per chi fosse curioso.
    Per il rispetto della situazione con la SIAE metto solo il link. Se vi va di seguirlo si vedrà un gran lavoro digitale e anche una bella storia (che non guasta).
    Il corto è stato realizzato nel 2007 in una sola giornata di riprese a cui sono seguiti più di due anni di post-produzione per le aggiunte digitali che fanno la storia vera e propria. La storia è semplicissima e si può riassumere in una riga: un uomo costruisce un mondo per la donna che ama. L’attore che interpreta il Costruttore è molto bravo e rende bene le emozioni con le espressioni mentre l’attrice che interpreta la Donna mi sembra che usi un po’ troppo delle posizioni “standard” per rendere le azioni. E’ pur sempre vero che hanno recitato davanti a un green screen e senza mai parlare quindi il risultato è più che dignitoso. La musica è di Randy J. Skach e sottolinea tutta l’azione.
    A me ha fatto venire la lacrimuccia… ma il mio esempio non è da ritenersi valido 😀

  • Pogo o una geniale manipolazione

    Il Pogo di cui sopra è noto su Youtube come Fagottron e è un DJ australiano giovanissimo. Nonostante questo è seguito da tantissimi a causa (o grazie, a seconda dei gusti) di video coloratissimi tratti da film di animazione come live action, mescolando e manipolando i suoni e le affermazioni dei personaggi in maniera ritmica. Ovviamente, visto che siamo in ambito geek e nerd, la maggioranza ha a che fare con questo campo: tra gli altri, Terminator, Alice in Wonderland (vecchia versione), La spada nella roccia, Harry Potter e il più recente sul Signore degli Anelli (non ancora del tutto completo). Tutti consigliatissimi. Non contento di questo, aggiunge anche video live action del suo quotidiano creando musica ad esempio con i suoni di un giardino, tanto per nominare uno dei suoi video più belli, Gardyn. Ha avuto un tale successo che Showtime gli ha commissionato un video su una delle sue serie di punta, Dexter, come spot pubblicitario e ha lavorato anche per la Pixar. Ovviamente trattandosi per lo più di manipolazione elettronica e campionamento da film, viene accusato di ogni possibile “crimine”, dal concetto che la sua non sia musica vera e propria (mi pare una polemica sterile considerato che c’è musica e musica) al fatto che sia spocchioso (se non ti piace non lo segui, dico sempre io). Tuttavia, avendo ottimi contatti di lavoro e un sito personale di tutto rispetto, non credo  che si farà arrestare dalle critiche. Sia come sia, ritengo che il suo talento sia indubbio e che vada tenuto d’occhio.

  • Un geniale caso di sfruttamento del blocco dello scrittore…

    Il blocco dello scrittore è una bruttissima bestia. La soluzione è vecchia come il mondo ma non ci aveva pensato nessuno (forse). Direi che non c’è molto da aggiungere se non che questo saggio accademico può dirsi allo stesso livello del racconto più breve del mondo e di 4’33’‘ quanto a genialità…

  • Giochino divertente

    Questo link http://www.wordle.net/ consente di creare delle “nuvolette” di testo con cui rendere un blocco di testo oppure il link di un blog/sito. Andando nella pagina Create immettete link e testo e lui provvederà a fare la conversione. E’ possibile fare la conversione in modalità random. I risultati sono stampabili e le applicazioni sono variegate: io per esempio sto pensando di usarlo per fare dei biglietti di auguri. Buon divertimento!

  • Sophos anti-virus, visione da non tecnica

    Allora partiamo con le cose belle:
    Sophos antivirus è questo programma qua nato per Mac OSX il primo novembre di quest’anno che si scarica facilmente ed è installabile con altrettanta facilità.
    Il suo emblema è uno scudo azzurro diviso in sezioni sulla parte sinistra e ha la simpatica caratteristica, per chi non lo volesse mettere nel doc (cosa che personalmente preferisco perché mi piace avere le cose utili a portata di mano), di produrre un fratellino più piccolo di questo scudo di colore nero che si trova nella toolbar in alto vicino al simbolo della connessione, lingua, orologio, eccetera. Questo stemmino rimane là tranquillo tranne all’attivazione quando le sue sezioni a sinistra somigliano ai tasti di un pianoforte per controllare la situazione, assume una croce bianca per avvertire che non c’è rete e se cambia colore sono cavoli (almeno così mi dicono… il mio è sempre rimasto color fuliggine, il colore più scuro del nero [cit.] e ne sono molto contenta!)
    Quando si sceglie di attivare la versione grande per fare le scansioni le opzioni sono due: la prima è usufruire del tasto > che si trova nella finestrella di dialogo che si attiva quando si clicca sullo stemma o l’alternativa è l’opzione sulla stessa finestra in cui si da la possibilità di fare scansioni localizzate. Il succo è sempre quello perchè la scansione viene fatta ma la prima, come è facilmente intuibile, è generalizzata mentre la seconda da la possibilità di fare scansioni su singoli file.
    Nell’eventualità in cui si stana qualcosa, lo stemma inizia a saltellare con un bel segnale di pericolo corredato e si apre il quarantine manager. Ti dice che bestiaccia hai preso (mi è capitato con un malware che rompe i cocomeri a windows ma non fa nulla al mac) e nelle preferenze di sistema si possono settare le opzioni per gestire la fine delle immode bestiacce. Le opzioni sono 3: elimina, metti in quarantena e segnala.
    Ed è qui che viene la cosa negativa: quando gli ho detto di gestire la bestiaccia spazzandola via mi ha detto che non ci riusciva e che dovevo procedere manualmente. Vado sulle opzioni e non c’è una spiegazione che fosse una su come fare. Seguo il link al sito ufficiale e dice queste illuminanti parole: per procedere all’eliminazione manuale procedere all’eliminazione manuale. Mi veniva da dirgli: “Maddai??” seguito presto da un “Ma come?” Alla fine ho selezionato l’opzione elimina bestiacce che ha eliminato anche i file infetti e ho proceduto a rifare la scansione sia generica che localizzata. Il processo per immettere i file localizzati è un pelo macchinosa: c’è un’opzione sulla finestra di dialogo per farlo ma quando apre la seconda finestra di dialogo ho dovuto procedere come per l’immissione di allegati in una mail. Alla fine zero bestiacce!
    Morale della favola: il prodotto è buono e lavora bene, sicuramente meglio di ClamXav che da un po’ tende ad andare in tilt quando procede all’aggiornamento giornaliero e NON aveva stanato la bestiaccia Windosiana. E ciò è male. Il sito è informativo e direi ben gestito. Spero solo che la parte sull’eliminazione manuale dei virus sia stata modificata per renderla più chiara. Sottolineo che da allora non ho + stanato bestiacce quindi non so se si stato aggiornato e che le esperienze narrate sono le mie.

  • What remains of the fic…

    Per iniziare la lettura soddisfacente di una fanfiction, dobbiamo per prima cosa pensare a che tipo di storia si vuole: breve e soddisfacente o lunga, complessa e potenzialmente utile per levarsi un dente su situazioni che non ci hanno soddisfatto nel canon?
    Il secondo tipo è quello per così dire “classico” vale a dire composto di capitoli di minore o maggiore lunghezza che spesso sono introdotti da un disclamer in cui si dichiara che il materiale usato non è il proprio (tranne per i personaggi propri o situazioni di propria creazione) e chiusi altrettanto spesso da note d’autore che possono variare da avvertimenti, commenti buffi o richieste di un commento per valutare la qualità del materiale proposto. Il primo genere invece è composto sia da One Shot che, come si può capire bene, sono autoconclusive oppure essere Stand-alone e Drabbles. Le prime sono storie che si possono leggere spesso sia come One Shot sia come (potenzialmente) parte di un gruppo di storie simili in sequenza. Le drabbles sono spesso lampi di ispirazione dell’autore che spesso non hanno una vera e propria trama riducendosi a frammenti, scene o situazioni. Come si può notare, il confine tra struttura classica e quella più “fanfictionara” è abbastanza labile.
    Del secondo elemento importante per la scelta, il genere, ho già fatto un ensemble nell’articolo precedente: dai classici avventura/romance/mistero/soilcapperoio (ovviamente le declinazioni sono infinite) ai fluff, lime, lemon e PWP. Per ripassare brevemente questi ultimi elementi rientrano nel cosiddetto ambito romantico e delineano il livello di attrazione sessuale dei personaggi.
    Le sigle sono un altro elemento da tenere a mente, visto che ci permette di scegliere a colpo sicuro
    OC => Original Character (la roba degli autori e quindi manipolabili ancora di più dei personaggi altrui. Attenzione che spesso le donne sono ritratte come Mary Sue vale a dire perfette, bellissime, con poteri strabilianti e (ma questa è nota personale perché c’è a chi piacciono) dannatamente irritanti e abbastanza inutili). Aggiungerei che vale anche per gli uomini (noti come Gary Stu).
    OOC => Out Of Character (personaggi che hanno un modo di fare ben stabilito che si comportano come se fossero usciti di senno… o anche rinsaviti nel caso di quelli già tarati di loro).
    AU => Alternative Universe (in cui alcuni fatti del canon non sono mai esistiti o vengono modificati ai fini della storia .
    R & R => Read and Review (come già detto è una captatio benevolentiae)
    Altri codici, come già detto, sono legate al rating, ai capitoli immessi e via discorrendo. La cosa più importante, come ho imparato da luuuunga esperienza, è: controllate se la storia è completa o meno. Se la dicitura non c’è, controllate la data dell’ultimo aggiornamento. Se è molto vecchia, leggete a vostro rischio e pericolo. Enjoy!

  • Fanfiction for dummies

    Le fanfiction sono la croce e la delizia di un po’ tutti gli utenti di Internet. La croce per quei fan seri che vogliono solo roba genuina made in autore originale, il canon insomma che gli permette di dormire sereni la notte oppure di far finta che non esista… nel caso in cui le cose divengano seriamente imbarazzanti. Ho visto cose in canon che voi umani non avete idea… Amori incredibili (e non in senso positivo), eroi che si rincretiniscono (vale per entrambe i sessi), gravidanze improbabili e cattivoni che diventano agnellini e parlano come quindicenni…
    Va detto che anche nel campo della fanfiction non è che le cose stiano meglio, eh. Tutto l’ultimo paragrafo è valido soprattutto nelle fanfiction ma lì almeno è scusabile perché ognuno si rigira la focaccia come più gli piace e ogni scarrafone è bello a mamma sua. Letteralmente. Sono personalmente colpevole di un simile crimine. Un Samurai Jack e una coppia City Hunter inzuppati nella melassa e fritti. Dei, mi viene ancora il patema a rileggerla… Non cercatela, il diabete schizzerebbe al soffitto. A meno di serio masochismo…
    Allora per districarsi nel meraviglioso mondo del made in fan vanno dette un paio di premesse: cosa si cerca e in che forma. Mi spiego: tendenzialmente le fic sono romantiche e spaziano tra lo slash (storie omosessuali) e le storie d’amore più convenzionali. Non mancano sviolinate in campo furry e giù di lì ma quello non è il mio campo. Data questa premessa bisogna vedere che pairing vi interessa: la mia tendenza personale è cercare le storie più improbabili con personaggi che spaziano dal minore, al semi ignoto per giungere allo sconosciuto ai più. Per questo tipo di gusti, la ricerca è più ardua ma non del tutto disperata perché esisterà sempre qualcuno con idee e pensieri più estremi dei vostri. Provare per credere.
    Ora che abbiamo dato le premesse fondamentali, tocca vedere che genere di storie si vuole: ci sono quelle del mistero, crimine, avventura e via discorrendo che, in questo caso, differiscono poco da quelle canoniche. MA… e qui va il MA, i siti hanno categorie un pochino più particolari: uno dei siti più famosi, Fanfiction.net classifica le storie con delle lettere partendo da G e PG per quelle adatte un po’ a tutti per concludere con le K, T e M che mano mano ci avviano verso lo sconcio solenne. Visto che è un sito cui accedono anche i minorenni, le M e tutte le degenerazioni vanno in un sister site che è AdultFanfiction.net. Tendenzialmente le M sono le più interessanti sia perché di solito sono il campo di persone più adulte e con meno pudori sia perché diciamocelo francamente: dopo un po’ leggere di uomini e donne adulti che spesso maneggiano armi e sanno il mondo del loro campo, che si comportano come ragazzini diventa irritante davvero.
    Ultima raccomandazione: ci sono dei termini che sono associati con le fanfiction che non sono facilmente intuibili a primo impatto a meno di leggere la storia. Parlo solo di fanfiction inglesi che quelle italiane non riescono a prendermi. Quando si trova il termine: fluff vuol dire una fic dove due personaggi si scambiano tenerezze o fanno qualcosa di puccioso. Quando la fluff diventa un pochino più spinta diventa una lime e quando si scende nello sconcio diventa una lemon. Quando c’è di mezzo solo sesso senza motivazione la dicitura è assai semplice: PWP. Porn without Plot. Enjoy!