Sophos anti-virus, visione da non tecnica


Allora partiamo con le cose belle:
Sophos antivirus è questo programma qua nato per Mac OSX il primo novembre di quest’anno che si scarica facilmente ed è installabile con altrettanta facilità.
Il suo emblema è uno scudo azzurro diviso in sezioni sulla parte sinistra e ha la simpatica caratteristica, per chi non lo volesse mettere nel doc (cosa che personalmente preferisco perché mi piace avere le cose utili a portata di mano), di produrre un fratellino più piccolo di questo scudo di colore nero che si trova nella toolbar in alto vicino al simbolo della connessione, lingua, orologio, eccetera. Questo stemmino rimane là tranquillo tranne all’attivazione quando le sue sezioni a sinistra somigliano ai tasti di un pianoforte per controllare la situazione, assume una croce bianca per avvertire che non c’è rete e se cambia colore sono cavoli (almeno così mi dicono… il mio è sempre rimasto color fuliggine, il colore più scuro del nero [cit.] e ne sono molto contenta!)
Quando si sceglie di attivare la versione grande per fare le scansioni le opzioni sono due: la prima è usufruire del tasto > che si trova nella finestrella di dialogo che si attiva quando si clicca sullo stemma o l’alternativa è l’opzione sulla stessa finestra in cui si da la possibilità di fare scansioni localizzate. Il succo è sempre quello perchè la scansione viene fatta ma la prima, come è facilmente intuibile, è generalizzata mentre la seconda da la possibilità di fare scansioni su singoli file.
Nell’eventualità in cui si stana qualcosa, lo stemma inizia a saltellare con un bel segnale di pericolo corredato e si apre il quarantine manager. Ti dice che bestiaccia hai preso (mi è capitato con un malware che rompe i cocomeri a windows ma non fa nulla al mac) e nelle preferenze di sistema si possono settare le opzioni per gestire la fine delle immode bestiacce. Le opzioni sono 3: elimina, metti in quarantena e segnala.
Ed è qui che viene la cosa negativa: quando gli ho detto di gestire la bestiaccia spazzandola via mi ha detto che non ci riusciva e che dovevo procedere manualmente. Vado sulle opzioni e non c’è una spiegazione che fosse una su come fare. Seguo il link al sito ufficiale e dice queste illuminanti parole: per procedere all’eliminazione manuale procedere all’eliminazione manuale. Mi veniva da dirgli: “Maddai??” seguito presto da un “Ma come?” Alla fine ho selezionato l’opzione elimina bestiacce che ha eliminato anche i file infetti e ho proceduto a rifare la scansione sia generica che localizzata. Il processo per immettere i file localizzati è un pelo macchinosa: c’è un’opzione sulla finestra di dialogo per farlo ma quando apre la seconda finestra di dialogo ho dovuto procedere come per l’immissione di allegati in una mail. Alla fine zero bestiacce!
Morale della favola: il prodotto è buono e lavora bene, sicuramente meglio di ClamXav che da un po’ tende ad andare in tilt quando procede all’aggiornamento giornaliero e NON aveva stanato la bestiaccia Windosiana. E ciò è male. Il sito è informativo e direi ben gestito. Spero solo che la parte sull’eliminazione manuale dei virus sia stata modificata per renderla più chiara. Sottolineo che da allora non ho + stanato bestiacce quindi non so se si stato aggiornato e che le esperienze narrate sono le mie.

, , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *