• Dot-COM 2.0

    Sul finire del secolo scorso si era creata quella che in seguito sarebbe stata chiamata la bolla delle dot-COM.

    Come spiega la Wikipedia inglese, il modello di business delle dot-COM si basava sullo sfruttamento dell’effetto rete. Queste aziende operavano in perdita netta per costruire delle quote di mercato e offrivano i loro servigi in maniera gratuita con l’aspettativa di poter costruire una presenza di mercato tale che avrebbe consentito, in seguito, di applicare delle tariffe ai servizi. Sappiamo tutti come sia andata a finire.

    A partire dall’esplosione della bolla dei tulipani del XVI secolo, ogni volta che si guarda indietro si sorride per la presunta facilità con cui si sarebbe potuta evitare la bolla.

    Ultimamente Skype, 850 milioni di dollari di fatturato, è stata acquistata da Microsoft per 8,5 miliardi di dollari. Lo scopo della società di Redmond, che ha già messo le mani su Nokia, sarebbe di sfruttare i 663 milioni di utenti registrati di Skype per poter vendere servizi di telefonia integrata tra PC e rete mobile. Inutile ricordare che molti di quei 663 milioni di utenti usano Skype perché si telefona gratis e non è affatto detto che pagheranno allegramente Microsoft. Ricorda qualcosa?

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  • Elenco dei profili di Google

    Con questo semplice script in Python è possibile scaricare l’elenco degli URL di tutti i profili degli utenti di Google:

    import urllib
    from BeautifulSoup import BeautifulStoneSoup as bs
    xml = bs(urllib.urlopen('http://www.gstatic.com/s2/sitemaps/profiles-sitemap.xml').read())
    for i in xml.findAll('loc'):
        try:
            urllib.urlretrieve(i.text, i.text[35:])
            print 'Downloaded %s' % i.text[35:]
        except Exception, err:
            print '%s could not be retrieved' % i.text
    print 'All done'

    gstatic.com è il nome a dominio che Google utilizza per servire contenuti statici e ridurre, quindi, il carico sui server principali.

    Il risultato è una serie di file di testo con un URL per ogni riga.

    L’URL è quello del profilo di ciascuno dei 35.513.445 utenti registrati. Per fare un esempio, questa è la pagina del mio profilo, contenuta tra quelle scaricabili con lo script riportato sopra (via Yiannis).

  • Wolfram|Alpha compie due anni

    Due anni fa circa andava online Wolfram|Alpha.

    In occasione del suo secondo compleanno sono stati aggiunti molti dati al motore di ricerca, sia relativi agli Stati Uniti, sia al resto del mondo, sebbene Wolfram|Alpha parli, per ora, solamente inglese.

  • Rendering di Marte

    L’olandese Kees Veenenbos ha sviluppato con Terragen una serie di immagini di Marte, alcune delle quali sono state pubblicate sul sito della NASA e su National Geographic.

    Kees, che utilizza Terragen da oltre dieci anni, è partito dalle immagini del Mars Global Surveyor per creare un modello tridimensionale del paesaggio marziano che ha poi elaborato con Terragen.

    Trigger Pit ha pubblicato alcune di queste immagini, le altre le trovate sul sito di Kees.

  • Un X-Wing con materiale da ufficio

    Un pennarello, un temperamatite, quattro biro, una scheda SD, quattro fermagli a molla, quattro in ottone e della colla a caldo.

    Questo è il materiale necessario per costruire un modellino di un X-Wing con materiale reperibile in ogni ufficio.

    Che la Forza sia con voi. (via BoingBoing)

  • VM con Linux in JavaScript

    Fabrice Bellard ha creato un emulatore di una CPU x86 su cui gira un Linux, il tutto in JavaScript.

    Lo script richiede un browser relativamente nuovo che supporti i typed array di JavaScript.

    Per ora non c’è alcun supporto di rete o di interfaccia grafica.

    L’emulatore può essere provato qui, la prima volta che visitate la pagina, aspettate un attimo per il download degli script.

     

     

  • Ultimo giro – Parte 2

    I diversi rinvii da parte della NASA sono infine risultati in un lancio in un momento assolutamente sconveniente per i lavoratori a tempo pieno.  Così molti di noi si sono persi la diretta del lancio, tuttavia non manchiamo qui una breve cronaca di quello che sarà l’ultimo viaggio della Endeavour nella missione STS-134.

    Nel primo tentativo di lancio, il conto alla rovescia venne interrotto a causa di un guasto a due riscaldatori delle condutture dell’idrazina nella APU numero uno, oggi si è verificato un problema minore con un piccolo danno ad alcune delle piastrelle isolanti vicine al portello di accesso.
    Mentre il primo problema è risultato appunto nello slittamento di due settimane del lancio, il secondo problema è stato invece risolto in breve tempo in loco grazie a un apposito kit di riparazione. (altro…)

  • Rivoltare una sfera

    Nel 1958 il matematico esperto di topologia Stephen Smale ha dimostrato che è possibile rivoltare una sfera in uno spazio tridimensionale senza lacerazioni o pieghe, ma solamente attraverso autointersezioni in questo modo:

    Smale ha il pallino delle sfere (pun intended) perché nel 1966 è riuscito a dimostrare la congettura di Poincaré per dimensioni maggiori o uguali a 5. (via BoingBoing

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  • Chi ce l’ha fatta e chi no

    La prossima settimana sarà la più calda per quanto riguarda gli annunci sulle nuove e vecchie serie televisive americane, tuttavia da qualche giorno già sono in circolazione alcune interessanti novità che riassumiamo qui brevemente in attesa di informazioni più estese.

    Le serie rinnovate per una ulteriore stagione saranno: (altro…)

  • Amazon rimuove alcuni manga yaoi dal Kindle store

    Amazon ha rimosso dallo store di Kindle alcuni manga yaoi senza fornire spiegazioni.

    Due dei titoli rimossi, Weekend LoversKing of Debt erano presenti nello store dal 2009, ma erano stati aggiornati di recente, la qual cosa potrebbe aver scatenato l’azione di censura.

    Le persone che hanno già acquistato le opere possono continuare a leggerle sui loro dispositivi senza problemi, in quanto Amazon ha solamente bloccato la vendita.

    Le linee guida di Amazon in merito sono generiche e aperte ad interpretazione personale: da un alto vengono censurati i manga yaoi, dall’altro ci sono libri come 18 Today! [NSFW] nella cui descrizione si legge 50 full-color, high-resolution photos. Warning: Full-frontal female nudity. For adults only.

    Su Twitter è stato ripreso l’hashtag #amazonfail utilizzato due anni fa quando Amazon aveva tolto dalle classifiche di vendita i titoli LGBT. (via Publisher Weekly)

  • I dollari di Windows

    Gli amministratori di sistemi Windows senza dubbio conoscono bene la possibilità di accedere all’intero disco fisso di un computer collegato in rete per  il quale si hanno le credenziali di amministratore usando la condivisione amministrativa identificata dal nome del drive seguita dal segno dollaro.
    Sfruttando questo accesso, è possibile copiare o prelevare files senza disturbare il lavoro degli utenti, facilitando al contempo l’amministrazione di un computer Windows.
    Ovviamente questa abilità offre il fianco anche a possibili attacchi: è sempre buona norma – e questo è un motivo in più – fare attenzione all’elenco degli utenti che fanno parte del gruppo Administrators e alla forza della loro password. Invece la difesa perimetrale della rete dovrebbe fare in modo di impedire l’accesso a queste condivisione a chiunque sia all’esterno della LAN.

    Fatta questa piccola precisazione sulla sicurezza, diciamo che gli utenti migrati da Windows XP (ancora ampiamente usato soprattutto in ambito aziendale) verso Vista o 7 avranno trovato impossibile utilizzare questo tipo di accesso che infatti risulta disabilitato per impostazione di base nei due sistemi operativi più recenti di Microsoft.
    E’ tuttavia possibile riattivare manualmente questa funzionalità agendo su un valore del Registro che si trova nella chiave

    HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies\System

    Verificate se esiste la voce LocalAccountTokenFilterPolicy, altrimenti createla come 32-bit DWORD e impostatela al valore 1.
    Dopo aver riavviato il PC, sarà di nuovo possibile accedere alle condivisione amministrative usando la solita sintassi del tipo \\nomecomputer\c$.

  • Adobe Flash Player 10.3

    Finalmente un pannello di controllo decente

    Adobe ha rilasciato la versione 10.3 di Flash Player per tutte le piattaforme.

    La documentazione della release descrive in dettaglio tutte le novità contenute in questa versione.

    Tra le migliorie degne di nota c’è finalmente la possibilità di accedere facilmente alle impostazioni del programma. Fino alle versioni precedenti, l’accesso non era intuitivo e l’interfaccia lasciava a desiderare. Dalla 10.3, nel pannello di controllo del sistema operativo è possibile richiamare la funzionalità di configurazione del player. In questo modo gli utenti possono vedere chiaramente quali dati vengono registrati da Flash.

    Da questa versione viene supportata l’API ClearSiteData, che permette al browser di cancellare, se richiesto dall’utente, anche i dati memorizzati da Flash. Una funzionalità analoga è supportata anche per Internet Explorer.

    Da segnalare l’implementazione anche per la piattaforma OSX della funzionalità di auto aggiornamento già presente in Windows. Per default, viene effettuato un controllo ogni settimana.

    Una volta aggiornato Flash, verificate le impostazioni nel pannello di controllo e cancellate i dati registrati da siti che non conoscete.