[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=1K7MjQZR09k&w=480]
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Cancellare un disco con i comandi ATA
Avevamo già trattato l’argomento della cancellazione di un disco, questa volta vediamo come farlo utilizzando i comandi ATA, che operano ad un livello inferiore rispetto a quello che avevamo trattato la scorsa volta.
Lo scopo delle istruzioni che seguono è di inviare al disco da cancellare il comando Secure Erase (SE). Questo comando è disponibile anche su molti dischi SCSI e su alcuni dischi FC.
SE dice al firmware del hard disk di sovrascrivere tutte le aree dati del disco, indipendentemente dal fatto che siano raggiungibili dal sistema operativo, quindi anche quelle non partizionate. Nel caso in cui un disco sia scollegato dall’alimentazione durante il processo di cancellazione, appena questo viene alimentato riprende la cancellazione. Per evitare che qualcuno spenga il disco e lo connetta ad un altro firmware prima del termine della cancellazione, SE cambia la chiave con cui i dati vengono scritti sul disco, rendendo impossibile il recupero dei dati in tempi ragionevoli.
Secondo alcune fonti, questa procedura potrebbe migliorare le performance dei dischi allo stato solido (SSD).
HIC SUNT LEONES!
Queste operazioni devono essere eseguite su hardware sacrificabile, non utilizzate il vostro computer di lavoro o l’unico computer che avete per compiere le operazioni descritte di seguito. C’è il rischio concreto che il testo che segue contenga indicazioni che portino a danneggiare irreparabilmente l’hardware e comportino la perdita definitiva di dati. Questo tipo di attività va eseguito con coscienza di causa e ogni tipo di responsabilità è a carico di chi esegue queste operazioni.
HIC SUNT LEONES!
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URL Hunter
URL Hunter è un gioco che si svolge nella barra dell’indirizzo di un browser.
È un gioco sperimentale monodimensionale con regole abbastanza semplici che dimostra come sia possibile fare un uso creativo di un URL.
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Universalmente diversa
No, non ne è valsa la pena.
Sto rispondendo qui a una domanda che mi ero fatto da solo in un altro post (quando ancora questo blog non esisteva) un paio di anni fa.
Il post allora aveva come argomento la ragionevolezza della chiusura della serie Stargate Atlantis in favore dell’imminente lancio del secondo spinoff della saga: Stargate Universe.
Come tutti sapete ormai, SyFy ha deciso di non rinnovare la serie per la terza stagione e, nonostante non ci siano dichiarazioni ufficiali da parte di MGM, è sostanzialmente certo che la serie sia ormai finita.
E’ arrivato quindi il momento di parlare di nuovo di questo franchise.Per i non appassionati, dobbiamo forse fare un passo indietro spiegando che questa serie TV rappresenta la terza incarnazione sul piccolo schermo della saga di Stargate.
Iniziata con il film per il grande schermo nel 1994, molto conosciuto anche presso il pubblico non specialistico grazie alla direzione del celebre Roland Emmerich e alla interpretazione di Kurt Russel, la serie è continuata poi in televisione con Stargate SG-1.
Pur senza aver interessato particolarmente il pubblico e la critica nei primi anni, la serie è sopravvissuta per evolvere in un classico di hard science fiction raccontando in maniera ottima l’ipotetica ascesa della civiltà umana da scopritrice casuale dello Stargate a potenza di rilevanza extragalattica, capace di competere con alieni di provenienza ben più antica. Nel corso di 10 anni, SG1 è diventata la serie sci-fi americana di maggior longevità della TV (solo recentemente superata) raccogliendo un buon numero di fan insieme a giudizi molto favorevoli sia di critica che di ascolti.Per queste ragioni, non solo la serie ricevette un prolungamento da 8 a 10 stagioni alla metà del decennio, ma fu affiancata da Stargate Atlantis con premesse identiche, ambientazioni simili, ma basata in una diversa galassia. Costruita sui successi della serie precedente, Atlantis raggiunse ben presto interessanti livelli di narrazione e dimostrò di saper ben costruire storie con il background impostato dai predecessori.
Dopo 5 stagioni, per motivi che non sono del tutto chiari, ma che probabilmente hanno a che fare con il cachet degli attori, anche Atlantis venne chiusa. Anche questa serie avrebbe dovuto proseguire con film direct-to-DVD con cadenza regolare, come SG1. Parallelamente sarebbe dovuto partire un nuovo spinoff, Universe, appunto.
Il futuro di Stargate sembrava roseo, ma non tutto è andato come doveva. -
Giochiamo col 3D?
Spectrum, la rivista ufficiale della IEEE online, riporta alcune applicazioni pratiche robotiche del sensore 3D della Kinect.
Il sensore funziona proiettando un fascio di luce laser a infrarosso che poi viene catturato dal sensore stesso determinando la distanza di ogni “pixel” di ambiente circostante.
Per ora siamo a livello di “primi passi” o di divertimento (chi mai piloterebbe un roomba come nel secondo video?), ma le potenzialita’ di un vero sensore 3D a basso costo e relativo SDK sono tutte da esplorare.
Buona lettura e visione (en).
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Le caratteristiche di un antivirus
Ci sono molti parametri che influenzano le decisioni che portano all’adozione di uno specifico antivirus in ambito lavorativo, non tutte legate alla sicurezza informatica.
Molti scelgono, legittimamente, un antivirus in base al costo, all’integrazione con il software installato e all’impatto sul lavoro di tutti i giorni dei client.
Ci sono esigenze specifiche di alcune aziende, che non interessano altre. Per esempio, se qualcuno degli utenti mobili si reca in Paesi in cui ci sono limitazioni della libertà dell’utilizzo di Internet o sono state adottate misure di sorveglianza, saranno necessari antivirus in grado di individuare questi tipi di minacce.
Se un governo imponesse agli ISP l’adozione di software come FinFisher, l’antivirus dovrebbe tentare di rilevarlo? FinFisher non costa poco, come è possibile vedere in un articolo pubblicato sul blog di F-Secure, e se lo possono permettere solamente grosse organizzazioni.
Quando si sceglie un antivirus forse è bene controllare anche da che parte sta in casi come questi.
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Baco nell’implementazione di STARTTLS in alcuni MTA
Wietse Venema, l’autore di Postfix, ha scoperto una vulnerabilità del suo stesso programma presente anche in altri MTA.
Il problema si presenta nelle fasi iniziali del passaggio a TLS della comunicazione SMTP.
Wietse ha scoperto che, accodando altri comandi SMTP in chiaro al comando STATRTLS, quello che avvia la sessione TLS, l’MTA esegue i comandi accodati anche se sono in chiaro e anche se seguono la richiesta di sessione cittografata. Se, infatti viene inviata la stringa
"STARTTLS\r\nRSET\r\n"
, l’MTA risponde con due status 250 anziché uno solo, indicando, quindi, che ha eseguito anche RSET, sebbene sia dopo la richiesta (confermata) di passaggio ad una sessione crittografata.Il problema, come spiega Wietse, risiede nell’implementazione del sistema di stratificazione dei vari protocolli ed è, quindi, possibile che altri programmi che usano TLS potrebbero essere interessati da questo baco.
Per quanto riguarda Postfix, il problema non è presente nelle versioni 2.8.x e 2.9.x mentre è stato risolto nelle versioni 2.7.3, 2.6.9, 2.5.12 e 2.4.16.
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Meno rumore, grazie
Capita spesso, leggendo libri o consultando siti che trattano fotografia e tecniche collegate, di rimanere frustrati nel leggere quello che sembra un complicato setup necessario per ottenere qualsiasi tipo di scatto professionale, tra filtri, treppiede, foto di prova e via dicendo.
Premetto che io sono un grande estimatore dei fotografi professionisti, non critico per niente la loro tecnica, ma anzi ammiro la loro capacità di fare arte con un mezzo che negli anni è stato banalizzato prima con le macchine fotografiche usa e getta, ora con le fotocamere digitali integrate nell’iPhone e nei suoi cugini.Detto questo, personalmente trovo che nella stragrande maggioranza dei casi, la fotografia sia il cogliere un momento specifico che a volte dura una frazione di secondo e che non si ripeterà. Ritengo che un fotografo amatoriale con una dotazione media – non necessariamente costosa o complicata – possa fare degli scatti decenti ricorrendo al buon senso e a un minimo di pratica.
In questo post vorrei dimostrare la fondatezza della mia opinione, trattando come esempio una tecnica abbastanza semplice e piuttosto efficace, ovvero la riduzione del rumore tramite mediazione di immagini multiple (avrà un nome meno verboso che io non conosco?).
Con un esempio pratico mostrerò come ottenere un risultato discreto in condizioni difficili. -
Internet Explorer 6 countdown
Internet Explorer 6 è stato rilasciato il 27 agosto del 2001, poco prima di Windows XP.
Dieci anni dopo ancora il 12% dei browser utilizzati su Internet è costituito da Internet Explorer 6.
The Internet Explorer 6 Countdown tiene traccia dell’utilizzo di questa versione del browser, che sarebbe da non utilizzare più per svariate ragioni, non tutte di tifoseria anti-Microsoft.
Secondo il sito, le due nazioni in cui viene utilizzato ancora maggiormente Explorer 6 sono la Cina (34,5%) e la Corea del Sud (24,8%).
Dal lato opposto della classifica troviamo due Paesi scandinavi, Norvegia (0,7%) e Finlandia (0,9%).
L’Italia presenta un 3,3% di utenti che utilizzano ancora Internet Explorer 6.
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Mezzo gigabyte di luna
È disponibile per il download un’immagine da mezzo gigabyte della parte della Luna rivolta verso la Terra.
L’immagine e stata ottenuta assemblando i dati inviati dal Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA, la risoluzione finale è di mezzo metro per pixel, sufficiente per distinguere anche l’insieme delle impronte (non una singola, ovviamente, ma l’insieme!) lasciate dagli astronauti durante le missioni esplorative.
L’immagine finale misura 24.000 x 24.000 pixel. Ottima per essere utilizzata come sfondo del desktop, magari dopo averla ridimensionata.
Sono anche disponibili una versione ridotta e una con alcune indicazioni dei nomi delle zone lunari.
Le foto come come questa rappresentano l’ennesimo dito medio al neon rosso che si staglia nella notte contro i complottisti spaziali, posto che questa gente meriti ancora un accenno di attenzione.
Al momento della pubblicazione di questo articolo il server da cui si scarica l’immagine composita è un po’ sovraccarico. (via Sky & Telescope)
Aggiornamento del 13/3/2011 – È stata pubblicata anche un’immagine del lato oscuro della Luna ottenuta assemblando 15.000 fotografie.
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CentOS 4.9
È disponibile la versione 4.9 di CentOS.
Per mantenere la compatibilità con la versione upstream, non c’è un CD di installazione di questa versione, quindi l’aggiornamento deve essere fatto solamente attraverso il repository con il comando
yum upgrade
Alcune novità di questa versione, la versione completa dell’elenco è disponibile sul sito:
- aggiunti di alcuni aggiornamenti al microkernel delle CPU Intel;
- OProfile supporta anche le CPU Intel Xeon Nehalem;
- la KornShell è stata aggiornata alla versione ksh93t+;
- il pacchetto coreutils contiene le utility per calcolare tutte le alternative della famiglia SHA-2;
- Mozilla Firefox 3.6.13;
- SystemTap 1.3 che supporta le nuove carattristiche di kprobe;
- OpenOffice 2.0.
La versione 5.6 dovrebbe uscire tra pochi giorni, consentendo al team di CentOS di dedicarsi alla 6.0.
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Da MS-DOS 5.0 a Windows 7
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Presumo che ci siano persone che, come chi scrive, abbiano usato in produzione tutti i sistemi operativi che si vedono in funzione e, probabilmente, abbiano fatto tutte quelle installazioni o upgrade.
Grazie ad Aldo per aver segnalato il video.