Di recente c’è stato un incremento di hacking di siti e pare che le nuove vittime siano i sistemi di videoconferenza.
Certamente non è simpatico per un SysAdmin o responsabile IT scoprire da Twitter che il sito di cui si è responsabili ha delle falle di sicurezza che sono state sfruttate da dei simpaticoni che hanno spiattellato la falla sulla home page del sito stesso. Tanto chi vuoi che sia interessato al nostro sito! dicono in tanti.
Questi eventi dimostrano come prima cosa una teoria: la sicurezza dei siti Internet è, nella migliore delle ipotesi, sottovalutata. Password ovvie, credenziali condivise tra troppi attori, nessun test serio per gli attacchi standard, modifiche strutturali fatte all’ultimo momento, fornitori abili nella grafica web ma completamente ignoranti in tema di sicurezza, progetti gestiti dal dipartimento sbagliato, subappalti dei lavori… queste sono alcune delle cause che alzano notevolmente le probabilità che un sito venga compromesso.
Le attività di hacking non sono simpatiche, specie se ci si trova dalla parte della vittima, ma credo siano utili.
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