Hai bisogno che si parli di te?
Hai bisogno di stare per un po’ sulle prime pagine dei media tecnologici?
Hai bisogno di pubblicità gratuita?
Semplice, spara o inventa qualche cazzata che abbia a che vedere con Facebook ed il gioco è fatto. Non importa quanto stupida, illogica, inutile, qualunquista o retorica… non importa se reale (tipo il ‘socialsalvin’, vero Marco?) o solo a parole. L’importante è farlo.
L’ultima è di Jimmy Kimmel che, a detta del Corriere, pare sia un popolare comico e conduttore statunitense. Un genio che ha proposto, per il 17 Novembre, il National Unfriend Day, data nella quale si invitano tutti (coloro che non hanno cervello per pensare da soli, nda) a cancellare i ‘friends‘ che non sono friends, filosofeggiando che “These people on Facebook..they’re not your friends. That’s all.”
I casi sono due o questo è veramente un povero ingenuo mononeuronico che crede che il significato di “facebook friend” sia identico a quello di “friend”, oppure questo sa benissimo che i due concetti sono completamente diversi ma, ovviamente, gioca con l’ingenuità di chi gli da retta.
E’ vero che per molti idioti è importante il numero di amici che si hanno in lista. Non parlo di chi usa Facebook a livello commerciale (ci sono professioni che se sfruttassero Facebook bene migliorerebbero il proprio business), ma parlo di chi usa Facebook un po’ come uno status symbol… e ce ne sono a quintali. Quelli che “sei su Facebook? Quanti amici hai?” oppure “Come non sei su Facebook? Figata… io ho x amici!”. Ed è a questi ingenui bagonghi che questo signor Jimmy punta (e sfrutta) per farsi pubblicità…
Ma la cosa triste è che la stragrande maggioranza di chi commenta questa notizia… gli da ragione, affermando che lo faranno loro stessi… forse perchè anche loro, nel loro piccolo, hanno bisogno di pubblicità. E il luogo comune più retorico che viene utilizzato è “se hai perso di vista un amico e non lo senti da oltre 10 anni, è perchè non è tuo amico”.
Il problema di base è che “Facebook Friend” non significa friend. Il fatto che il marketing facebookiano, per tradizione e intelligenza, abbia usato questa parola non è sufficiente per farti spegnere il cervello. Su Facebook l’”amico” non è lo stesso amico che hai nella vita reale. E’ un contatto. Punto e basta.
E’ possibile che qualcuno di questi contatti sia anche un amico vero e proprio, ma questo è un caso. Solitamente sono persone con cui condividi un hobby o un interesse. Sono persone con cui magari ti capita di intavolare discussioni dalle quali impari sempre qualcosa (non ho detto cambi idea, ho detto impari qualcosa). Seono persone i cui l’1% di status o link possono anche farti sorridere o farti pensare. Magari quell’1% mischiato tra l’altro 99% di inutilità, ti fa conoscere qualcosa di interessante, uno spunto per una risata, per un po’ di relax o per un approfondimento. Sono persone che hai perso di vista per qualche motivo e con cui ti fa piacere, ogni tanto, scambiare qualche messaggio senza dover necessariamente trascorrere ore insieme. Sono persone a cui chiedere un veloce suggerimento.
Ripeto: non sono friends. Sono “Facebook Friends“.
Poi certo sicuramente tutti (me compreso) abbiamo qualche inutile “friend” nella nostra lista. Ma questo e il Social Network (in genere) non ha per nulla “deprezzato il concetto di amicizia“, che è una delle filosofeggiate retoriche di Jimmy (e chissà quanti altri).
Semmai sarebbe più utile e importante che la gente non deprezzi il proprio cervello esaltando i Social Network, rendendoli uno status symbol e dando a gente come questo Jimmy la possibilità di farsi pubblicità con queste cazzate.
Chi sarà e cosa si inventerà il prossimo personaggio alla ricerca di pubblicità gratuita?
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