Esci dall’ufficio, arrivi in hotel e vorresti leggere con calma la mail o qualche articolo, ma scopri che la connessione è a pagamento. Eppure sei in un albergo decisamente caro.
Quanto segue è una coda a quanto già esposto da Luca.
Un annetto fa l’albergo di Ancona su un’altura di fronte alla Mole Vanvitelliana voleva 10 €/ora, stesso prezzo richiesto pochi giorni fa da un Marriott della Costa Azzurra in Francia, il cui prezzo di listino (se mai l’hanno applicato a qualche sprovveduto) è di 530 € a notte; un altro albergo di pari categoria della medesima zona ha prezzi analoghi per la connessione a Internet.
Non sto parlando, quindi, di piccoli alberghi, spesso gli unici a fornire gratuitamente una connessione, accompagnata da un sorriso del padrone.
I grandi alberghi, invece, riescono a rendersi ancora più odiosi lucrando su un qualcosa che si può avere con un epsilon del prezzo che tentano di praticare. In buona sostanza, si sta ripetendo la storia delle tariffe delle chiamate telefoniche, che, appena prima delle diffusioni dei telefoni GSM, avevano raggiunto cifre che superavano il furto per sconfinare nella rapina a mano armata.
Da segnalare, per quanto riguarda la mia esprerienza, una piacevole eccezione: l’hotel Hoxton di Londra, che offre connessione gratuita sia nella hall sia nelle stanze.
Domanda agli albergatori che fanno pagare Internet: siete veramente convinti di guadagnarci facendo così? Perché non aumentare di pochi euro la tariffa giornaliera, ma offrendo la connessione Internet (ovviamente con il blocco di p2p e similari) compresa nel prezzo?
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