Erano nate come mercati dell’elettronica per radioamatori e appassionati di elettronica autocostruita, a partire dallo storico Radiant e sono diventati dei mercati di ogni tipo di immondizia elettronica e non.
Eppure sono divertenti, se prese a piccole dosi e visitate in compagnia.
Adesso ci sono varie entità che organizzano questi eventi, ciascuna con i propri standisti e le proprie location.
Nella mia zona Novegro è diventata troppo cara e piena di trappole per chi pensa di fare affari e prende delle clamorose sòle.
Piacenza, dopo un anno di stop, è ripartita e c’è proprio in questo weekend: piccolina, ma merita un viaggio, anche per andare poi in una trattoria della zona a gustare le prelibatezze locali.
L’evento forse più grosso ed interessante resta quello di Genova a metà dicembre, dove si fanno ottimi affari e si possono acquistare piccoli gadget da regalare a Natale.
In questi happening si trova un po’ di tutto. Ci sono gli stand con materiale informatico, quelli che vendono solamente memorie ottiche (ri)scrivibili, quelli che vendono tutto per il bricolage e quelli che vendono… ogni cosa. Gli stand con il materiale elettronico diminuiscono ogni anno, purtroppo.
Il rischio è sempre di comperare qualcosa solamente perché costa poco. Io mi sono imposto una moratoria dopo la quarta confezione di punte per cacciaviti (posso svitare ogni cosa) e il secondo kit da 200 frese e punte per il Dremel.
Ogni anno c’è un articolo che va per la maggiore. Ultimamente gli elicotteri radiocomandati stanno spopolando, anche se sono oramai inflazionati.
In ogni modo, se si vuole acquistare qualcosa bisogna sempre farlo dopo aver dato una prima occhiata a tutti gli stand perché su molti articoli c’è una bella concorrenza tra gli espositori.
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