Attacchi SSH con il nome presunto della macchina

ISC riporta che sarebbero in corso attacchi a forza bruta contro gli accessi ssh che utilizzano parte del nome del DNS della macchina come utente.

Molti utenti hanno finalmente capito che lasciare aperto l’accesso di root ad ssh è male ed utilizzano utenti non facilmente indovinabili.

L’attacco in questione cerca di determinare il nome della macchina via reverse DNS e utilizza come login la parte dell’host del FQDN.

Ipotizzando che una macchia si chiami paperino.acme.com, l’attacco utilizza paperino come nome utente.

Tool come fail2ban mitigano attacchi a forza bruta come questi.


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Commenti

3 risposte a “Attacchi SSH con il nome presunto della macchina”

  1. Avatar Alessandro Carini

    Vabbè se è per questo ho visto intere infrastrutture con password di root tipo

    zaq12wsx, xsw23edc … intuibili senza nemmeno dover fare shoulder surfing 🙂

  2. Avatar Chiccorosso
    Chiccorosso

    hmmm come sono scaltri gli hacker… devo ammettere che un po’ mi stanno simpatici, perché non hackano solo le macchine ma la psicologia di chi le gestisce. Il che è deliziosamente ingegnoso e perverso 😉

    Penso anche che grazie al proliferare di ragazzini nullafacenti con aspirazioni da codice swordfish la sicurezza al giorno d’oggi è un affare molto serio, il che, in se, nel suo modo contorto e perverso, ha reso un servigio al mondo. Almeno a quello che è abbastanza fortunato da possedere un computer.

    1. Avatar Emilio
      Emilio

      Uh, simpatici, vorrei presentarli ai miei amici, il colonnello Colt, ed i signori Smith e Wesson…

      Ma quali ragazzini nullafacenti…

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