Fa sempre piacere leggere di vicende che dimostrano che anche nel mondo (anche se forse sarebbe più appropriato il termine ‘casta’) dell’editoria qualcosa di positivo sta accadendo.
La storia, raccontata piuttosto bene da questo articolo del Guardian, è quella di Amanda Hocking che sin da piccola voleva diventare scrittrice.:17 romanzi scritti e tutti puntualmente rifiutati da diverse case editrici.
E così ha deciso di pubblicarlo lei stessa, prima per Kindle, tramite il sito di Amazon e con un lavo ro di un paio d’ore di formattazione, come suggeritole da un blog, è riuscita a renderlo disponibile su altri market:
Il risultato? In soli sei mesi aveva venduto oltre 150 mila copie e in quasi due anni un milione e mezzo, incassando, pare, oltre 2 milioni e mezzo di dollari.
E ora, ovviamente, gli “editori” si sono accorti di lei.
La speranza è che storie come quella di Amanda possano accadere con sempre maggior frequenza, togliendo potere ad un mondo che, come quello delle case discografiche, aiuta molto raramente i “piccoli”…
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