Il sito di auto pubblicazione di libri Lulu ha annunciato di aver abbandonato i DRM.
Questo avviene dopo che Lulu aveva motivato l’utilizzo di quel tipo di tecnologia per poter assicurare successo agli autori.
Lulu permetteva agli autori di utilizzare Adobe Digital Editions come sistema di DRM.
Le prime reazioni di alcuni autori sono state negative, in quanto ritengono che i DRM servirebbero a tutelare il rispetto dei loro diritti. Niente di più falso.
Innanzi tutto la protezione via DRM di un file ha un costo certo, che deve essere pagato o dall’acquirente come maggiore costo o dall’autore come minore guadagno, o una via di mezzo. L’unica che guadagna davvero in questo caso è Adobe.
In seconda istanza c’è la presunzione che la protezione del DRM non sia scardinabile o lo sia solamente da hacker incalliti. Anche questo è assolutamente falso. Ci sono plugin per i gestori di eBook che rimuovono i DRM in un attimo.
In sostanza il DRM è una bella favoletta che si raccontano editori e autori tra loro, credendo di vivere in un mondo in cui basta pagare una gabella ad Adobe per assicurarsi lauti incassi.
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