La complessità del malware

È stata percorsa molta strada dal primo worm di sendmail, dai primi virus o dai primi spyware.

Come illustrato da Mikko Hypponen, adesso il malware viene scritto essenzialmente per tre ragioni: danaro, attivismo politico e attacchi tra Stati.

di un malware ben nidificato. Si tratta di un exploit che sfrutta un integer overflowTIFF creata ad arte codificata base64, che viene creata al momento da un codice JavaScript hex encoded in altro codice JavaScript che è incorporato in un XMLPDFPDF/A.

Questo piccolo esempio dimostra che il malware si può annidare in ogni tipo di file il cui sistema di visualizzazione è prono ad attacchi o contiene vulnerabilità. È, quindi, sempre opportuno aggiornare i vari programmi di visualizzazione e i sistemi antivirus perché i disagi teorici che potrebbero conseguire da un aggiornamento di versione sono sicuramente inferiori ai problemi concreti che derivano da un visualizzatore di cui sono note le vulnerabilità.

Commenti

4 risposte a “La complessità del malware”

  1. Avatar Silvio Sosio
    Silvio Sosio

    Tra Flash e Pdf, Adobe ormai è testa a testa con MS per la software house più dannosa della storia…

  2. Avatar Gino

    Dopo “La banalita` del male” di Hannah Arendt, “La complessita` del Malware”, di Luigi Rosa…

  3. […] È stata percorsa molta strada dal primo worm di sendmail, dai primi virus o dai primi spyware. Come illustrato da Mikko Hypponen, adesso il malware viene scritto essenzialmente per tre ragioni: danaro, attivismo politico e …  […]

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