Di informatica, burocrazia, sicurezza


La burocrazia (etimologicamente: il potere dell’ufficio) è da più parti considerata un male; molti scritti autorevoli dimostrano anche che sia un fattore criminogeno.

Tra IT e burocrazia è stata subito guerra aperta perché sono due discipline le cui filosofie stanno più che mai agli antipodi. Le caratteristiche di determinismo, rapidità e tracciabilità mal si sposano con chi inventa regolamenti per il puro gusto di farlo e tira in lungo per esercitare un potere meschino che non può durare.

E non pensate che queste cose si verifichino solamente nel settore pubblico.

Non possiamo cambiare così rapidamente – Dove quel “possiamo” ha il significato, ovviamente, di “vogliamo”. La concorrenza e il resto del mondo non aspettano fannulloni e burocrati. Se l’organizzazione mette a disposizione gli strumenti per imparare le nuove tecnologie e per aggiornarsi, non c’è motivo per fermare lo scorrere del tempo.

Sappiamo che bisogna cambiare, ma abbiamo bisogno di allocazione di risorse – Il piagnisteo per la mancanza di fondi, persone, carta, toner, scrivanie, caffè, computer, penne e quant’altro è ben radicato nella struttura burocratica in cui ognuno ha sempre la motivazione pronta per non eseguire un compito assegnato.

Abbiamo sempre fatto così – Frase tipica dell’immobilismo: le cose si sono sempre fatte in questo modo e non vanno cambiate. Un’azione ripetuta due volte è già una tradizione. Non ci si chiede perché si fa qualcosa, ma come la si è fatta l’ultima volta.

Sappiamo che bisogna cambiare, ma abbiamo bisogno di un’autorizzazione – Nella struttura burocratica l’importante non è risolvere un problema, ma sapere a chi passarlo. Un’altra cosa fondamentale è condividere le decisioni tra più persone, in modo tale da poter dire “non è colpa mia”.

La burocrazia mantiene e alimenta se stessa: quando entra in un’organizzazione, se non viene fermata, tenderà a moltiplicarsi esponenzialmente creando numerosi strati di inutile complessità nei cui anfratti si sanno muovere bene solamente gli scaltri amanti delle procedure inutili create per il puro gusto di farlo.

In questo contesto la sicurezza informatica si inserisce con una semplice domanda: credete che vi sta attaccando in questo momento abbia una struttura così pachidermica e ingessata?

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3 risposte a “Di informatica, burocrazia, sicurezza”

    • Una volta che ho dato retta al correttore di Chrome…
      Avevo scritto giusto, me l’ha evidenziato, ho corretto.

      Mi ha proposto “tranciabilità”, maledetto.

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